Ciauscolo e molto di più, Re Norcino racconta la tradizione marchigiana - Slow Food - Buono, Pulito e Giusto.

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I quattro fratelli Vitali proseguono con Re Norcino il lavoro avviato dal nonno nel 1957 allevando suini e trasformando le loro carni nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Coltivano, allevano, producono e vendono: sono i fratelli Vitali – Giampiero, Massimiliano, Luca e Giuseppe – che a San Ginesio, in provincia di Macerata, portano avanti una tradizione che risale al 1957. Quella di Re Norcino, che da quasi settant’anni alleva suini e produce salumi. L’azienda, oggi, si sviluppa su circa 40 ettari nel territorio di Petritoli (Fermo), nei quali pascolano gli animali e dove crescono orzo, mais e favino usati per alimentarli; il laboratorio di trasformazione si trova invece in un casale all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a una quarantina di chilometri dalla costa, dove il vento che soffia dal mare garantisce le condizioni ideali per la stagionatura dei salumi.

Filosofia antica applicata all’oggi

«Io e i miei fratelli siamo la terza generazione impegnata in questa azienda a gestione familiare» racconta Giuseppe, che si occupa principalmente della parte commerciale e burocratica. «Ma in una piccola realtà come la nostra, tutti devono saper fare tutto». Figli e nipoti, intanto, un po’ alla volta stanno cominciando ad avvicinarsi all’attività inaugurata dal bisnonno. Presente, passato e futuro s’intrecciano spesso nelle parole di Giuseppe, mentre descrive il loro approccio all’allevamento: «Cerchiamo per prima cosa di mettere davanti a tutto il concetto di etica: far star bene gli animali per stare bene anche noi. È un po’ la filosofia del vecchio contadino: per lui, se un maiale, una vacca o un vitello si ammalavano era una tragedia perché significava perdere la fonte di sussistenza della famiglia. Per questo motivo li accudiva con ogni attenzione possibile».

In azienda, assicura Vitali, ragionano allo stesso modo: «Abbiamo cercato di applicare questa filosofia al mondo moderno» e per farlo hanno messo a punto un sistema di allevamento che si basa sull’assunto che «gli animali devono poter scegliere dove stare: all’aperto o al chiuso, ad esempio, a seconda dei momenti e dei loro desideri». L’idea, spiega Giuseppe, è avere «cinque spazi con caratteristiche diverse, per mettere l’animale nelle migliori condizioni di comfort». Allevano tra i duecento e i duecentocinquanta capi di un incrocio tra Duroc italiano e razze autoctone, un ibrido che vive bene all’aperto, in condizioni semibrade.

Re Norcino e dove trovarlo a Distinti Salumi 2025

Re Norcino è uno delle oltre 40 aziende che partecipano al mercato di Distinti Salumi, che si snoda nelle vie e nelle piazze di Cagli – Piazza Matteotti, Piazza Papa Nicolò IV e Via Leopardi, ed è accessibile sabato 26 aprile dalle 10:00 alle 19:00 e domenica 27 aprile dalle 10:00 alle 18:00. Scopri tutti i produttori presenti!

Non solo ciauscolo

I suini, spiega Vitali, vengono macellati in un mattatoio che dista cinque chilometri dall’azienda e le mezzene lavorate nel laboratorio di trasformazione a San Ginesio, nella frazione di Pian di Pieca. «Una frazione piccolissima caratterizzata da un microclima unico. Lo dice anche il nome stesso, che fa riferimento all’aria che soffia dal mare e che, incanalata in una valle lunga 40 chilometri con cime alte oltre duemila metri, arriva così forte da piegare tutto ciò che incontra».

Le produzioni sono quelle tipiche della norcineria marchigiana. C’è naturalmente il ciauscolo, il salame morbido e spalmabile simbolo di queste zone, ma non solo: spiccano il lardellato, il salame magro, la salamella di fegato e quella piccante, la salsiccia, e poi il guanciale, le pancette, il lonzino – «una tradizione della mia famiglia, il nonno piuttosto vendeva tutto il resto ma un lonzino lo teneva per sé a ogni costo» – e naturalmente il lardo, il prosciutto, con una stagionatura che va dai 18 ai 40 mesi a seconda della pezzatura, la spalla e la culattina di San Ginesio.

di Marco Gritti, info@slowfoodevents.it

Distinti Salumi è un evento organizzato dalla Città di Cagli in collaborazione con Slow Food Italia e Slow Food Marche. Vi aspettiamo nel centro storico di Cagli dal 25 al 27 aprile, l’ingresso è gratuito!

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