Se è vero che leggere di episodi di violenza e di dolore provoca sensazioni di angoscia, è altrettanto reale che il crimine ci attrae poiché stuzzica la nostra curiosità. Tuttavia, una narrazione troppo sensazionalistica in merito a fatti di cronaca nera potrebbe avere effetti negativi sul benessere delle persone. Il giornalismo costruttivo emerge come un’alternativa innovativa e possibile anche in questo campo. Quali potrebbero essere i potenziali vantaggi di tale approccio nella copertura di eventi legati al crimine?
Rompere il ciclo di sensazionalismo e paura associato alla cronaca nera
Il sensazionalismo nella copertura dei fatti di cronaca nera è un fenomeno diffuso nei media contemporanei, spesso caratterizzato da titoli enfatizzati e da un lessico che amplifica la violenza e la sensazione di orrore legata alla narrazione degli eventi. Tuttavia, il giornalismo costruttivo offre un’alternativa a questo approccio, in quanto indirizzato verso una narrazione più equilibrata e informativa.
Durante la copertura di un omicidio, anziché concentrarsi solo sui dettagli macabri del delitto, i giornalisti potrebbero investigare sulle cause profonde della violenza commessa come la povertà, la disuguaglianza sociale o i problemi di salute mentale del colpevole. Inoltre, potrebbero evidenziare le risorse disponibili per prevenire futuri crimini, come programmi di reinserimento sociale o interventi psicologici. Coinvolgendo il pubblico si può incentivare la partecipazione e, al tempo stesso, contribuire a ridurre l’effetto di allarmismo diffuso dalla tradizionale cronaca nera.
Negli ultimi anni, l’informazione connessa alla pandemia di COVID-19 ha sollevato molte preoccupazioni riguardo al tasso di suicidi. Tuttavia, un’analisi dei dati ISTAT ha mostrato che, in Italia, nel 2020 la mortalità per suicidio è calata rispetto al periodo precedente alla pandemia. Su 3.712 casi registrati, il 79% riguardava individui maschi e il 21% individui femmine, con una diminuzione rispetto alla media del 2015-2019 del -2,8% nei maschi e del -7,7% nelle femmine.
Il ruolo dei media nel plasmare le percezioni del pubblico
I media hanno un’enorme influenza sulle percezioni e le reazioni del pubblico di fronte ai crimini. La copertura giornalistica può contribuire a formare un’opinione pubblica informata e consapevole, o può alimentare pregiudizi e paure irrazionali. Il giornalismo costruttivo si propone di svolgere un ruolo attivo nel plasmare le percezioni del pubblico, presentando una narrazione più approfondita e inclusiva.
La copertura dei casi di violenza domestica può essere influenzata dalla tendenza dei media a enfatizzare gli aspetti più sensazionalistici dei crimini. Tuttavia i giornalisti possono mettere in luce le cause strutturali della violenza protratta, promuovere una maggiore consapevolezza e stimolare il dibattito su possibili soluzioni.
In Europa, ad esempio, la percezione dell’immigrazione è spesso distorta da una narrazione mediatica scandalistica che associa gli immigrati alla criminalità. Tuttavia, il giornalismo costruttivo può contrastare questa tendenza presentando storie che evidenziano le sfide e le opportunità dell’integrazione degli immigrati nella società. Questo tipo di narrazione più inclusiva e completa può aiutare il pubblico a comprendere meglio la complessità dei problemi legati alla criminalità e a sviluppare risposte più informate.
L’impatto del giornalismo costruttivo sulla fiducia dei lettori
La fiducia tra cittadini e istituzioni è fondamentale per il corretto funzionamento di una società democratica. Tuttavia, la copertura giornalistica negativa dei fatti di cronaca nera può erodere questa fiducia, alimentando il senso di diffidenza e alienazione verso le istituzioni. Il giornalismo costruttivo, invece, può contribuire a rafforzare questo legame, promuovendo la trasparenza, l’oggettività e la responsabilità nelle relazioni tra media, istituzioni e cittadini.
I media possono investigare in profondità il caso, fornendo un quadro completo delle responsabilità e delle azioni intraprese dalle rispettive parti al fine di prevenire futuri abusi. Questo modus operandi può contribuire a portare alla luce eventuali violazioni della legge e a promuovere la responsabilità dei funzionari pubblici.
Sempre nell’intento di dare spazio anche alle soluzioni, il giornalista può informarsi in merito alla possibilità di attuare delle riforme atte a rafforzare l’integrità delle istituzioni. Susciterebbe così il sincero interesse dei cittadini facendo leva sul loro potere decisionale.
In sintesi, il giornalismo costruttivo emerge come un’alternativa innovativa nel panorama mediatico contemporaneo. Esso offre un approccio che va oltre la mera esposizione dei fatti, focalizzandosi sulla ricerca di soluzioni e sull’empowerment delle comunità di lettori. Informarsi in chiave costruttiva, non solo risulta più utile, ma anche più piacevole. Pertanto, scegliere questa opzione anche in ambiti specifici come, ad esempio, in merito ai fatti di cronaca nera, potrebbe rappresentare un’opportunità interessante e, al tempo stesso, formativa.
Questo articolo è stato scritto per la Giornata Nazionale dell’Informazione Costruttiva 2025 #GNIC2025
Iscriviti alla Newsletter
Iscriverti alla nostra Newsletter ti darà l’opportunità di ricevere contenuti esclusivi pensati per te, comunicazioni, segnalazioni di eventi e indicazioni su come tornare ad avere un buon rapporto con l’informazione.