L’intelligenza artificiale secondo Meta: un nuovo standard per le app social

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A fine marzo 2025, Meta AI è sbarcato ufficialmente in Italia. Dopo aver debuttato con successo negli Stati Uniti, l’assistente virtuale di casa Meta arriva anche in Europa, integrandosi nativamente in WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger. Non si tratta solo di un aggiornamento tecnico, ma di una chiara mossa strategica: Mark Zuckerberg vuole giocare un ruolo da protagonista nel mondo dell’intelligenza artificiale, sfidando direttamente OpenAI (Chat GPT) e Alphabet (di proprietà di Google). L’obiettivo? Fare di Meta non solo un colosso dei social, ma anche una delle aziende leader nel settore dell’AI.

Cos’ è effettivamente Meta AI?

Meta AI è un assistente virtuale generativo basato sul modello linguistico LLaMA (attualmente nella versione 3.2), progettato per offrire supporto all’interno delle app Meta. La sua particolarità è che a differenza di molte soluzioni concorrenti, Meta AI non richiede l’installazione di app aggiuntive. Per esempio è sufficiente essere già dentro WhatsApp o una delle altre piattaforme del gruppo Meta e digitare @MetaAI in chat, oppure cliccare sull’icona blu dedicata che sta comparendo in queste settimane in milioni di dispositivi. Da quel momento in poi, si può interagire con l’assistente come si farebbe con un amico o un collega.

Funzionalità di Meta AI e limiti legati alla privacy in Europa.

L’ intelligenza artificiale può scrivere testi complessi, tradurre contenuti con uno stile idiomatico accurato, rispondere a curiosità, fare ricerche sul web in tempo reale e persino moderare una chat di gruppo. Chi lavora in team o ha bisogno di organizzare conversazioni numerose troverà utile la possibilità di far gestire l’amministrazione di gruppi da Meta AI su WhatsApp. L’assistente può aggiungere o rimuovere partecipanti, sintetizzare discussioni e intervenire quando qualcuno viola le regole di comportamento. Tuttavia, non tutto è già disponibile. Le funzioni visive come la generazione e analisi di immagini, molto apprezzate negli Stati Uniti, non sono ancora attive in Italia. Meta ha adotto un approccio graduale, per rispettare la conformità alle leggi europee sulla protezione dei dati. Inoltre ha assicurato che le conversazioni con l’AI restano separate dalle altre chat e che è sempre possibile cancellare la cronologia; in più i dati degli utenti europei non sono stati usati per addestrare il modello.

Possibili opportunità e scenari futuri

Nel futuro Zuckerberg e il suo team punteranno sempre di più a costruire un ecosistema AI uniforme e coerente su tutte le piattaforme del gruppo, perfino attraverso dispositivi come gli occhiali Ray-Ban Meta o il visore Oculus Quest 2. Inoltre c’è già in cantiere un’app dedicata solo a Meta AI, con funzionalità avanzate e — molto probabilmente — un sistema di abbonamento, come già avviene per le versioni premium di ChatGPT. Se l’esperimento avrà successo, le app che usiamo ogni giorno si trasformeranno in veri assistenti personali, capaci di rispondere, suggerire, organizzare e, forse un giorno, anche prevedere ciò di cui abbiamo bisogno.

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