Financial Stability Review - BCE - Format Research

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24 maggio 2025

Financial Stability Review – Stabilità finanziaria al banco di prova della geopolitica

Dall’ultima edizione della nostra Financial Stability Review emerge che un panorama geopolitico in rapida trasformazione potrebbe essere il banco di prova per la stabilità finanziaria dell’area dell’euro. Le tensioni commerciali e la volatilità che ne consegue si potrebbero ripercuotere su famiglie e imprese dell’area, comportando rischi di credito per le banche e i soggetti non bancari.

Financial Stability Review fornisce una panoramica dei potenziali rischi per la stabilità finanziaria nell’area dell’euro. Mira a promuovere la consapevolezza nel settore finanziario e tra il pubblico sulle problematiche relative alla stabilità finanziaria nell’area dell’euro. Viene pubblicata due volte l’anno; la prossima pubblicazione è prevista provvisoriamente per il 26 novembre 2025.

Prefazione di Luis de Guindos, Vicepresidente della Banca Centrale Europea

L’annuncio di una nuova serie di dazi da parte dell’amministrazione statunitense nell’aprile di quest’anno ha causato un’impennata della volatilità dei mercati finanziari, mettendo a dura prova le già tese valutazioni di mercato.
Sebbene le aspettative sui dazi si siano in qualche modo attenuate da allora, le ripercussioni dello shock continuano a farsi sentire e i rischi di un rallentamento economico sono aumentati in modo significativo.

I mercati finanziari di tutto il mondo hanno subito vendite a una velocità inquietante all’inizio di aprile e le condizioni finanziarie si sono notevolmente inasprite. Mentre gli asset rischiosi hanno recuperato le perdite dopo l’annuncio delle sospensioni temporanee dei dazi, i mercati rimangono molto sensibili alle notizie sugli accordi commerciali globali.

Il brusco cambiamento nella politica tariffaria statunitense fa parte di un più ampio mutamento del contesto geopolitico, con impatti economici e finanziari che potrebbero ancora mettere alla prova la stabilità finanziaria dell’area euro.

L’incertezza permane in molti importanti ambiti politici oltre al commercio, dalla regolamentazione alla sicurezza nazionale. In questo contesto, è aumentata la probabilità di eventi estremi avversi sempre più frequenti e di impatto. Inoltre, sebbene gli squilibri globali rimangano una questione di lunga data nel dibattito politico, non è chiaro se i dazi siano lo strumento politico più adatto per affrontarli.

Il funzionamento dei mercati finanziari ha retto bene durante la recente ondata di vendite. Nonostante i ribassi, le valutazioni azionarie rimangono elevate, mentre gli spread creditizi appaiono ancora sfasati rispetto al rischio di credito sottostante. I fondi aperti che investono in obbligazioni societarie hanno registrato alcuni deflussi e non sembrano ben preparati a resistere a significative tensioni di liquidità.

In caso di nuove turbolenze, questi fondi potrebbero essere costretti a vendere attività, trasformando le oscillazioni dei prezzi in aggiustamenti più disordinati.

Un’economia aperta

L’area dell’euro è un’economia aperta, con imprese fortemente integrate nelle catene di approvvigionamento globali. Le tensioni commerciali avranno un impatto diretto sui ricavi e sui costi delle aziende che dipendono dal commercio estero. Inoltre, gli effetti negativi sulla fiducia probabilmente indurranno gli operatori di mercato ad agire con maggiore cautela, il che potrebbe anche travolgere i settori meno esposti agli effetti diretti dei dazi.

Ciò potrebbe mettere a dura prova la gestione del rischio di credito da parte degli intermediari finanziari dell’area dell’euro.

Qualora la crescita economica risultasse inferiore alle aspettative, inoltre, ciò potrebbe esercitare pressioni sulle finanze pubbliche, già sotto pressione a causa dell’aumento della spesa per la difesa.

Tre approfondimenti analitici

Questa edizione della Financial Stability Review della BCE include tre approfondimenti analitici. Il primo analizza i recenti sviluppi nei mercati delle criptovalute e la loro crescente interconnessione con il settore finanziario tradizionale. Il secondo analizza i rischi per la stabilità finanziaria derivanti dalle tensioni commerciali, mentre il terzo analizza come l’invecchiamento della popolazione potrebbe influire sulla stabilità finanziaria nei settori finanziario e non finanziario.

Lo scopo del Financial Stability Review

L’FSR ha lo scopo di promuovere la consapevolezza dei rischi sistemici tra i decisori politici, il settore finanziario e il pubblico in generale, promuovendo in ultima analisi la stabilità finanziaria. è stato preparato con il coinvolgimento del Comitato per la stabilità finanziaria del SEBC, che assiste gli organi decisionali della BCE nello svolgimento dei loro compiti.

Luis de Guindos,

Vicepresidente della Banca Centrale Europea

(Immagine di copertina BCE Financial Stability Review)

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