focus su Occhio di pavone (Olivo) e Oidio (Vite) per giugno 2025 – Elaisian

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Nel mese di giugno, con l’avvicinarsi dell’estate, le condizioni microclimatiche nei campi di olivo e vite in Italia e Spagna diventano favorevoli allo sviluppo di due delle fitopatie più diffuse e dannose: l’Occhio di pavone (Spilocaea oleagina) nell’olivo e l’Oidio (Uncinula necator) nella vite.

Queste patologie, se non gestite correttamente, possono compromettere la resa produttiva, la qualità del raccolto e la sostenibilità economica e ambientale delle pratiche agronomiche. In questo approfondimento tecnico vediamo:

  • dinamiche epidemiologiche delle due malattie,
  • condizioni ambientali favorevoli al loro sviluppo nel mese di giugno,
  • strategie di prevenzione agronomica e chimica,
  • il ruolo della previsione agrometeorologica e dei sistemi di supporto alle decisioni (DSS), come quelli forniti da Elaisian.

🫒 Occhio di pavone dell’olivo: caratteristiche e gestione

Ciclo biologico e diffusione

Spilocaea oleagina è un fungo ascomicete che si conserva nei residui vegetali e sulle foglie infette. Le infezioni primarie avvengono dopo piogge persistenti e umidità relativa superiore all’85%, con temperature ottimali tra 10°C e 25°C.

A giugno, soprattutto in presenza di piogge primaverili residue o irrigazione a goccia frequente, si verificano spesso infezioni secondarie.

Sintomi agronomici

  • Macchie tondeggianti con alone giallastro (“occhi di pavone”) sulle foglie adulte.
  • Defogliazione precoce.
  • Riduzione della superficie fotosintetica → calo di produzione e vigore.

Strategie di controllo

  • Potatura e gestione della chioma per favorire circolazione dell’aria.
  • Evitare irrigazioni sovrabbondanti e trattamenti non necessari.
  • Trattamenti rameici mirati, solo se le condizioni climatiche lo giustificano (secondo i modelli previsionali Elaisian).
  • Uso di DSS per individuare finestre di rischio reale, riducendo input chimici e costi operativi.

🍇 Oidio della vite: incidenza e tecniche di prevenzione

Biologia del patogeno

Uncinula necator è un fungo ectoparassita che si sviluppa a partire da micelio svernante o cleistoteci nel legno e nelle gemme. A giugno, con temperature comprese tra 20°C e 28°C e umidità relativa tra 40% e 75%, si ha un’attività sporulativa intensa.

Sintomi e danni

  • Patina bianca-polverosa su foglie, tralci e grappoli.
  • Rallentamento nello sviluppo vegetativo.
  • Scarsa lignificazione, aumento del rischio di muffe grigie su acini in invaiatura.
  • Perdita di aroma e rischio per la qualità enologica.

Interventi consigliati

  • Monitoraggio attento dei sintomi precoci su foglie basali e germogli giovani.
  • Potature verdi e sfogliature per migliorare aerazione.
  • Trattamenti con zolfo (elementare o micronizzato) solo quando i modelli agrometeorologici segnalano rischio elevato.
  • Strategie integrate con modelli previsionali Elaisian per evitare trattamenti a calendario e intervenire in modo realmente necessario.

🌡️ Come interviene Elaisian: prevenzione predittiva e DSS in campo

Elaisian integra:

  • Sensori climatici in campo (temperatura, umidità, bagnatura fogliare),
  • Modelli fenologici e fitopatologici validati scientificamente,
  • Algoritmi predittivi per Occhio di pavone e Oidio,
  • Avvisi automatici (via app, mail) per segnalare i periodi ad alto rischio.

✅ Vantaggi per aziende e tecnici:

  • Riduzione del numero di trattamenti (>30% in media),
  • Aumento della precisione e della tempestività degli interventi,
  • Tracciabilità delle decisioni tecniche,
  • Maggiore sostenibilità ambientale, compatibile con disciplinari biologici e integrati.

📌 Raccomandazioni operative per giugno

In oliveto:

  • Analisi storica climatica e posizionamento mirato dei sensori.
  • Monitoraggio attivo dopo piogge ≥5 mm o notti con umidità >90%.
  • Consultazione del dashboard Elaisian per verificare rischio reale.

In vigneto:

  • Applicazione del modello Elaisian per prevedere la curva epidemica dell’Oidio.
  • Programmazione mirata dei trattamenti (es. zolfo, bicarbonato) nelle fasi fenologiche sensibili.
  • Valutazione dell’impatto del microclima tra filari e copertura vegetale sul rischio fitosanitario.

🌱 Conclusione: strategia integrata per una gestione fitosanitaria sostenibile

Occhio di pavone e Oidio non sono inevitabili. Con una gestione agronomica attenta, integrata da sistemi tecnologici predittivi come quelli di Elaisian, è possibile ridurre i danni e i costi, migliorare la qualità delle produzioni e rispettare l’ambiente.

Per agronomi, tecnici e aziende agricole, l’investimento nella previsione agrometeorologica è oggi un vantaggio competitivo concreto.

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Recapiti
Chiara di Elaisian