Aiuti "de minimis" non registrati: chiarimenti e soluzioni dall'Agenzia - redigo.info

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Con il provvedimento del 5 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate ha avviato un’attività di comunicazione e invita i beneficiari di aiuti di Stato e in regime “de minimis” – per i quali ha rifiutato l’iscrizione nei registri RNA, SIAN e SIPA – a regolarizzare spontaneamente la propria posizione. Il motivo del rigetto è legato alla presenza di dati in qualche modo errati o incoerenti con la disciplina agevolativa nei modelli Redditi, IRAP e 770 per l’anno d’imposta 2021.

Le comunicazioni, inviate al domicilio digitale dei contribuenti, contengono tutte le informazioni necessarie per identificare l’anomalia e consentire la regolarizzazione. I destinatari sono inviati a verificare la correttezza dei dati dichiarati nel prospetto “Aiuti di Stato” e, se necessario, a correggerli tramite dichiarazione integrativa, usufruendo delle sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso (art. 13, D.lgs. n. 472/1997).

Il provvedimento dà attuazione all’art. 1, comma 636, della legge n. 190/2014, che prevede la messa a disposizione delle informazioni fiscali ai contribuenti e alla Guardia di Finanza, anche con strumenti informatici. I dati comunicati riguardano gli aiuti non registrati, le anomalie riscontrate e le modalità per richiedere chiarimenti o inviare osservazioni all’Agenzia.

A supporto del sistema, il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (RNA) – istituito presso il MIMIT dalla legge n. 234/2012 – è interoperabile con i registri SIAN e SIPA per gli aiuti nei settori agricolo, forestale e della pesca. Il regolamento attuativo (D.M. 31 maggio 2017, n. 115) e i relativi protocolli informatici (decreto direttoriale 28 luglio 2017) disciplinano il funzionamento e la trasmissione dei dati.

L’Agenzia gestisce la registrazione massiva degli aiuti fiscali automatici e semi-automatici sulla base delle dichiarazioni dei contribuenti. L’iscrizione nei registri avviene nell’esercizio finanziario successivo, senza preventiva verifica. Il provvedimento consente ora ai contribuenti di correggere spontaneamente eventuali errori che abbiano impedito la corretta registrazione degli aiuti dichiarati.

Redazione redigo.info

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