IVA 2024: al via le lettere per favorire la compliance - redigo.info

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Con il provvedimento del 9 ottobre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’invio delle lettere di compliance ai titolari di partita IVA che presentano differenze tra i dati della dichiarazione IVA 2024, riferita al periodo d’imposta 2023, e l’importo delle operazioni IVA trasmesse telematicamente.

L’Agenzia ha stabilito le modalità con cui mette a disposizione dei contribuenti e della Guardia di finanza, anche tramite strumenti informatici, le informazioni risultanti dal confronto tra i dati delle operazioni comunicate ai sensi del D.lgs. n. 127/2015 e dell’articolo 1, commi da 209 a 214, della legge n. 244/2007, e i dati contenuti nella dichiarazione IVA. Questo confronto consente di individuare eventuali anomalie.

Le lettere di compliance contengono elementi e informazioni utili che permettono ai contribuenti di valutare la propria posizione fiscale e, se necessario, di correggere eventuali errori o omissioni. Per farlo, possono utilizzare l’istituto del ravvedimento operoso previsto dall’articolo 13 del D.lgs. n. 472/1997, anche in forma modificata.

I contribuenti possono attivare il ravvedimento operoso in ogni momento, purché non abbiano già ricevuto la notifica di un atto di liquidazione, accertamento o irrogazione delle sanzioni. Inoltre, non devono aver ricevuto comunicazioni di irregolarità ai sensi degli articoli 36-bis e 54-bis del D.P.R. n. 600/1973 e del D.P.R. n. 633/1972, né gli esiti del controllo formale ex articolo 36-ter del D.P.R. n. 600/1973. Anche se l’Amministrazione ha già avviato accessi, ispezioni o verifiche, il contribuente può comunque procedere spontaneamente se non ha ricevuto formale comunicazione di tali attività.

Infine, l’Agenzia ha indicato nel provvedimento anche le modalità con cui i contribuenti possono richiedere chiarimenti oppure trasmettere eventuali elementi, fatti o circostanze non noti all’Amministrazione, contribuendo così ad una valutazione più completa e corretta della propria posizione fiscale.

Redazione redigo.info

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