Il paesaggio della Lessinia si conferma ancora una volta terreno fertile per la solidarietà, l’inclusione e lo sviluppo locale partecipato. Tra i protagonisti del progetto “Turismo sociale” promosso dall’ULSS 9 Scaligera figura con ruolo attivo il GAL Baldo Lessinia, che da tempo si impegna nel promuovere non solo la valorizzazione del territorio ma anche una visione più ampia e consapevole di accessibilità.
Come sottolineato dal presidente Ermanno Anselmi durante la conferenza stampa che si è svolta stamane a Verona presso il ristorante Il Mangiabottoni (che impiega tra il personale ragazzi e ragazze con disabilità), il GAL è coinvolto nel progetto già da due o tre anni: «È importante quello che stiamo facendo, perché stiamo costruendo una sensibilità sui nostri territori. Oltre a creare sviluppo, vogliamo creare sviluppo con una sensibilità verso i soggetti più fragili. Lavoriamo a 360 gradi per l’inclusione».
Il valore di questo approccio si concretizza nel coinvolgimento attivo di enti, associazioni, istituzioni e volontari, tutti impegnati a rendere le esperienze outdoor realmente fruibili da tutte e tutti, senza barriere. Un esempio concreto è rappresentato dalla Malgalonga di Fosse, in programma il 29 giugno, che vedrà il GAL partecipare con l’intero partenariato. A coordinare il progetto è il Tecnico di progettazione del GAL, Sofia Boscaini.
In quell’occasione, grazie alla collaborazione del Comitato Fosseland, sarà proposto un percorso accessibile di 5-6 km, individuato e verificato da un altro partner di progetto, il CAI di Verona, per permettere a persone con disabilità, anche grazie all’uso di joëlette, di vivere l’esperienza naturalistica in modo pieno. Coinvolte nell’iniziativa anche la Residenza “Bartolomeo della Scala” di Erbezzo, il Centro Val d’Illasi di Badia Calavena, la Piccola Fraternità di Corbiolo e altre associazioni territoriali.
«Saremo presenti con tutto il partenariato, compresi i rappresentanti dell’ULSS 9 Scaligera – ha aggiunto Anselmi – e sarà un’ulteriore occasione per testimoniare il nostro impegno e la nostra presenza concreta».
Il GAL non si limita a sostenere queste azioni, ma contribuisce a dare continuità a una visione di territorio accogliente e solidale, in cui lo sviluppo rurale si lega alla qualità della vita, alla partecipazione e all’inclusione. Quella del 29 giugno non è la prima iniziativa di questo genere, già a fine 2024 in occasione dell’inaugurazione dell’Alta Via dell’Alpone furono coinvolti CAI e associazioni per le medesime finalità.
Insieme, appunto, a realtà come il GAL Baldo-Lessinia, CAI Verona, AGESCI, Correre Oltre, Associazione GabbiaNo e tante altre, l’obiettivo dell’Ulss 9 Scaligera, presente alla conferenza con il direttore generale Patrizia Benini e al direttore dei Servizi Socio Sanitari Felice Alfonso Nava, è quello di offrire esperienze gratuite, sostenibili e condivise, valorizzando le risorse naturali e culturali della montagna veronese, aprendole alla fruizione di tutti.
«Un progetto che grazie a realtà come il GAL e tante altre riesce a calare il concetto di inclusione sociale in ambito turistico, con ricadute positive sui territori che le ospitano – afferma Patrizia Benini –. È la dimostrazione di cosa significa integrare i compiti dell’ULSS 9 Scaligera con tutti i soggetti del territorio impegnati in questo ambito».
Grazie al progetto Turismo Sociale, il GAL Baldo Lessinia rafforza il proprio ruolo di ponte tra istituzioni, territorio e comunità, contribuendo a costruire un modello di crescita locale attento alle persone e ai loro bisogni, in ogni stagione della vita.