595mila entrate previste dalle imprese | Unioncamere - Format Research

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 10 giugno 2025

595mila entrate previste dalle imprese a giugno (+5,1% rispetto a 12 mesi fa) e circa 1,5 milioni entro agosto

Aspettative positive in tutti i settori, incertezza solo per le costruzioni (-2,6%) In flessione la difficoltà di reperimento (45,4%)

Sono 595mila le opportunità lavorative offerte dalle imprese a giugno e salgono a quasi 1,5 milioni nel trimestre giugno-agosto, con un incremento di circa 29mila unità rispetto a giugno 2024 (+5,1%) e di oltre 83mila unità sul corrispondente trimestre (+6,0%). Nel mese, sono positive le previsioni di assunzioni del manifatturiero con oltre 2mila contratti in più rispetto a un anno fa (+2,9%) e dei servizi (+28mila contratti; +6,4%), mentre registrano una flessione le costruzioni (-1mila contratti; -2,6%).

Infatti, a giugno, pur rimanendo elevata (45,4%), la difficoltà di reperimento incontrata dalle imprese nel reclutare il personale risulta in flessione di oltre 2 p.p. rispetto a 12 mesi fa.

Sistema informativo Excelsior

A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali per il mese di giugno.

Difficili da reperire 270mila profili

Nel mese sono difficili da reperire 270mila profili pari al 45,4% delle figure professionali da inserire in azienda, soprattutto a causa della mancanza di candidati per ricoprire le posizioni lavorative aperte.

A risentire maggiormente del mismatch sono le industrie metallurgiche e metallifere (63,3% dei profili ricercati dalle imprese è di difficile reperimento), le imprese del comparto costruzioni (61,4%), le industrie tessili, abbigliamento e calzature (59,7%), le imprese del legno-mobile (57,1%) e della meccatronica (52,2%).

Tra i profili di più difficile reperimento, il Borsino delle professioni segnala per le professioni intellettuali gli ingegneri (54,4%) e gli specialisti nelle scienze gestionali, commerciali e bancarie (45,1%).

Per i tecnici si registrano elevati livelli di mismatch per i tecnici in campo ingegneristico (66,2%), i tecnici della salute (66,1%) e i tecnici della gestione dei processi produttivi (61,0%). Le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (57,5%) e gli operatori per la cura estetica (56,0%) sono le professioni di più difficile reperimento tra quelle qualificate nelle attività commerciali e dei servizi.

Per gli operai specializzati si segnala l’elevata difficoltà di reperimento negli addetti alla rifinitura delle costruzioni (75,3%) e all’istallazione/manutenzione attrezzature elettriche/elettroniche (71,5%); difficili da reperire sul mercato anche i conduttori di macchinari dell’industria tessile e delle confezioni (83,9%) e di macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (66,4%).

(Lavoro – Immagine da Unsplash)

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