Home Riforma PA Dall’uso dei fondi europei nei territori all’innovazione sociale: i temi al centro della Rubrica PCM
La gestione dell’otto per mille e le sue semplificazioni, l’importanza delle competenze digitali post-PNRR, lo sviluppo della capacità amministrativa per l’accesso ai fondi europei, e le strategie di coesione territoriale. Nell’articolo potete approfondire tutti i temi al centro della rubrica della Presidenza del Consiglio dei Ministri a FORUM PA 2025, che ha visto circa 20 incontri nei tre giorni di Manifestazione
13 Giugno 2025
Strumenti innovativi e collaborazioni intersettoriali possono rafforzare il sistema amministrativo, migliorare l’impiego dei fondi europei e promuovere uno sviluppo urbano sostenibile, assicurando al contempo una rete di supporto solida e partecipativa. Dalla digitalizzazione della pubblica amministrazione alle novità nell’accessibilità delle norme in rete, fino alla capacità amministrativa nell’accesso ai fondi europei e alle strategie di coesione territoriale, FORUM PA 2025 ha ospitato anche quest’anno una rubrica curata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con tanti appuntamenti tematici, ciascuno progettato per offrire spunti concreti e visioni innovative.
Ora è possibile rivedere tutte le puntate della Rubrica PA di FORUM PA 2025.
Rivedi la puntata Otto per mille allo Stato: novità e semplificazioni. Si è tenuto il 19 maggio scorso a FORUM PA 2025 il talk “Otto per mille allo Stato: novità e semplificazioni”, a cura della PCM – Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo. Alla fine dello scorso anno, la procedura per la gestione della quota Irpef dell’otto per mille a diretta gestione statale è stata integrata e modificata (decreto n. 213 del Presidente della Repubblica del 13 novembre 2024). Le innovazioni e semplificazioni introdotte puntano a migliorare già dal 2025 l’impatto dei progetti nei settori di intervento, con un’assegnazione dei fondi più rapida e più mirata al raggiungimento degli obiettivi fissati unita a un puntuale controllo sull’utilizzo dei fondi. Nel corso del seminario sono state illustrate le principali novità e gli impatti attesi.
Rivedi la puntata PA digitale 2026, il ruolo delle competenze digitali per il post PNRR. Si è tenuto il 19 maggio scorso a FORUM PA 2025 il talk dal titolo “PA digitale 2026, il ruolo delle competenze digitali per il post PNRR”. Il PNRR ha permesso di stanziare risorse senza precedenti per la digitalizzazione della PA: dalle infrastrutture alle piattaforme condivise passando per servizi e strumenti standard. Ma per rendere sostenibile e di impatto la trasformazione digitale, è necessario continuare a investire sulle competenze digitali delle persone, dal personale della PA che eroga i servizi in modalità digitale ai cittadini che ne usufruiscono. In questo evento organizzato dal Dipartimento per la trasformazione digitale della PcM abbiamo analizzato sia il tema nell’ambito PA, soprattutto locale, dove è necessario instaurare un vero e proprio cambiamento culturale, sia nell’ambito della cittadinanza, guardando alle iniziative messe in campo per accompagnare tutte le fasce della popolazione a un utilizzo consapevole degli strumenti finanziati dal PNRR, e non solo.
Rivedi la puntata Lo sviluppo di una nuova capacità amministrativa nell’accesso ai fondi europei a gestione diretta, le novità del TSI 2026 e un esempio di successo nell’ambito del TSI e dell’accesso ai fondi. a cura della PCM – Dipartimento per gli Affari Europei. Il Dipartimento Affari europei della Presidenza del Consiglio dei Ministri si pone come polo di coordinamento e di supporto per un più efficace accesso ai fondi diretti dell’UE e per le riforme. Con riferimento ai fondi diretti, il Dipartimento promuove una nuova capacità amministrativa nell’accesso ai fondi europei a gestione diretta, attraverso azioni mirate al miglioramento delle capacità progettuali dei soggetti pubblici e privati, attività di supporto e assistenza alla progettazione, informazione e comunicazione. Tali attività saranno ulteriormente sviluppate grazie al Decreto legge n. 25/2025 che ha previsto che il Dipartimento per gli affari europei della Presidenza del Consiglio dei Ministri possa avvalersi della società in house Eutalia per l’attuazione di specifiche progettualità, per una maggiore e più efficace partecipazione da parte delle pubbliche amministrazioni italiane a progetti a valere sui programmi a gestione diretta dell’Unione europea. Il seminario è stato anche l’occasione per presentare il Technical Support Instrument 2026, le novità introdotte a seguito dell’insediamento della nuova Commissione Europea e le tempistiche per la partecipazione al programma. Un esempio di successo tra i programmi italiani finanziati nell’ambito del TSI è il progetto “DIGITAL SKILLS TO INCREASE QUALITY AND RESILIENCE OF THE HEALTH SYSTEM IN ITALY”, selezionato nell’ambito della call TSI 2022 e riferito alla riforma e innovazione dei sistemi sanitari. Il progetto è connotato da una forte cooperazione tra amministrazioni e stakeholders e ha sviluppato efficaci sinergie e complementarità tra diversi fondi e iniziative Europee. L’analisi di questa esperienza ha permesso di approfondire come realizzare partnership efficaci e sviluppare capacità amministrativa anche in relazione alla capacità di utilizzare diversi fondi in maniera complementare e sinergica.
Rivedi la puntata PN Capacità per la Coesione: una strategia integrata per migliorare l’uso dei Fondi Ue sui territori. Il Programma Nazionale Capacità per la Coesione 2021-2027 – a titolarità del Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri – si basa su una strategia che integra azioni di supporto e rafforzamento della capacità amministrativa rivolte ai diversi attori della politica di coesione europea e convergenti verso l’obiettivo di una migliore performance complessiva di sistema. Le due principali azioni CapCoe – il piano di assunzioni per la gestione della politica di coesione e il Centro Servizi Territoriali, un insieme di strumenti e servizi di supporto tecnico specialistico per accompagnare l’intero ciclo di vita dei progetti cofinanziati – si rivolgono agli Enti territoriali delle Regioni del Sud. Ma il Programma prevede anche azioni di rafforzamento che guardano alle Amministrazioni territoriali del resto del Paese e alle Amministrazioni nazionali coinvolte nell’attuazione della politica di coesione. Con l’obiettivo di rappresentare questa strategia e aggiornare sulle attività che il CapCoe sta portando avanti, il talk prevede approfondimenti sulle assunzioni, sul Centro Servizi e sugli strumenti resi disponibili attraverso la Segreteria Tecnica PRigA, nell’ottica del consolidamento di una community lungo l’intero ciclo di programmazione.
Rivedi la puntata Le Città Medie Sud e l’innovazione sociale: tra housing e rigenerazione urbana. Il talk ha avuto l’obiettivo di presentare lo stato di avanzamento dei progetti in corso di attuazione dei nuovi beneficiari del PN Metro Plus: le Città Medie Sud. Una selezione di progetti è stata presentata attraverso le testimonianze dirette di alcuni Comuni che hanno già avviato le progettualità sul tema dell’housing e della rigenerazione urbana. Il talk è stato inoltre l’occasione per condividere l’eredità del percorso di accompagnamento lasciata dal ciclo di programmazione precedente nell’attuazione delle nuove politiche e riflettere sul futuro della coesione anche alla luce dell’”Agenda dei Comuni e delle Città per Coesione” e della proposta di riprogrammazione di metà periodo, presentata il primo aprile dal Vicepresidente esecutivo della Commissione europea Raffaele Fitto.
Rivedi la puntata Progetto ITALIAE, il suo avanzamento a dieci mesi dalla chiusura delle attività, per la possibile attivazione di nuovi progetti sul periodo di programmazione 2021 2027. Si è tenuto il 19 maggio scorso a FORUM PA 2025 il talk “Progetto ITALIAE, il suo avanzamento a dieci mesi dalla chiusura delle attività, per la possibile attivazione di nuovi progetti sul periodo di programmazione 2021 2027 – Sostegno alla capacità amministrativa, alla governance e alla riorganizzazione istituzionale, finalizzata al rafforzamento amministrativo. I gruppi europei di cooperazione territoriale e opportunità di partecipazione ai bandi dei progetti di CTE”. ITALIAE è un progetto del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DARA) della Presidenza del Consiglio dei ministri, finanziato originariamente nell’ambito del PON “Governance e Capacità Istituzionale” 2014 – 2020 e, dal dicembre 2023, finanziato su Programma Operativo Complementare al PON. La sua finalità è sostenere la modernizzazione istituzionale ed organizzativa degli enti locali, principalmente attraverso un riordino basato sull’associazionismo, allo scopo di creare bacini istituzionali idonei ad innescare dinamiche di governance efficace e sviluppo locale. Diversi sono i progetti e le iniziative assunte a favore degli enti locali, per i quali si è voluto descrivere i risultati ottenuti e le nuove opportunità da raggiungere. Tra le numerose attività, il Progetto ITALIAE ha avviato uno studio per migliorare la gestione dei Gruppi Europei di Cooperazione Territoriale (GECT) in Italia. L’obiettivo principale è realizzare una mappatura dei GECT e sviluppare linee guida per semplificare la cooperazione tra le istituzioni coinvolte, favorendo, al contempo, le modalità di accesso ai progetti di cooperazione territoriale europea, a valere sulla programmazione comunitaria.
Rivedi la puntata Il PN Metro Plus 2021-2027 e la costruzione dell’Agenda Urbana: l’azione del Programma con il supporto di Anci per un nuovo modello di sviluppo delle città. ll PN Metro Plus che nasce in continuità con il PON Metro 2014-2020 ampliando la sua azione verso nuovi ambiti di intervento sfidanti e innovativi, si pone come un interlocutore privilegiato nel dialogo sul presente e futuro della politica di coesione. Insieme ad Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), il talk ha offerto un punto di osservazione costruttiva con le città al centro della politica di coesione. L’architettura del Programma individua, infatti, le 14 città metropolitane come attori principali, responsabili dell’attuazione degli interventi (Organismi Intermedi) e 39 città Medie del Sud come potenziali beneficiari di interventi di inclusione e innovazione sociale. L’azione del Programma è frutto del costante raccordo dell’Autorità di Gestione con i Comuni e gli uffici competenti sul territorio, nonché con l’Anci, garantendo nuovi modelli di co-progettazione, di governo multilivello e di pianificazione strategica dei territori interessati dalle politiche urbane. Il PN Metro Plus, unico programma sul panorama europeo concentrato sullo sviluppo urbano, si delinea come attore indispensabile e proattivo nell’attivazione di processi partecipativi perseguendo un modello di intervento che consente di affrontare in modo congiunto e sistemico i fabbisogni e le sfide presenti nei differenti contesti.
Rivedi la puntata ZES unica: l’autorizzazione unica, strumento per attrarre investimenti. Si è tenuto il 20 maggio scorso a FORUM PA 2025 il talk dal titolo “ZES unica: l’autorizzazione unica, strumento per attrarre investimenti”, a cura della PCM – Struttura di missione ZES. La Zona Economica Speciale (ZES) unica del Mezzogiorno, la più grande d’Europa, è uno strumento chiave nelle politiche economiche italiane, progettato per attrarre investimenti, stimolare lo sviluppo economico e incentivare occupazione e competitività, offrendo vantaggi fiscali e normativi. Tra gli strumenti disponibili, l’Autorizzazione unica gioca un ruolo fondamentale nella semplificazione, consentendo alle aziende di ottenere con un solo passaggio tutte le autorizzazioni necessarie per avviare o ampliare la propria attività, riducendo drasticamente tempi di attesa e costi burocratici. Questo strumento rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del sistema economico del Sud Italia, rendendolo più attrattivo per investitori nazionali e internazionali. Di seguito gli elementi “chiave” dello strumento: – Tempi certi e ridotti: l’autorizzazione unica viene rilasciata mediamente in poco più di 30 giorni – Sportello Unico Digitale (SUD ZES): è il portale per la presentazione dell’istanza e per ricevere informazioni in tempo reale sul procedimento – Pubblica utilità: i progetti sono dichiarati di pubblica utilità e, se necessario, può essere disposta la variante urbanistica.
Rivedi la puntata La trasformazione digitale della PA attraverso l’interoperabilità dei dati. A tutti i livelli della Pubblica Amministrazione, sia centrale che locale, la digitalizzazione sta profondamente trasformando processi e servizi. Dal suo rilascio nel 2022, la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) ha visto una progressiva e significativa adozione da parte degli enti, che in questi anni hanno iniziato a sperimentare concretamente i benefici dell’interoperabilità. I primi risultati di questa trasformazione, ancora in evoluzione, iniziano oggi a essere percepiti anche dai cittadini, attraverso servizi più semplici, veloci e integrati. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti delle amministrazioni coinvolte hanno condiviso le esperienze maturate nell’introduzione dell’interoperabilità nei propri processi. Sono stati analizzati i vantaggi conseguiti, le principali criticità affrontate, i risultati già ottenuti e le prospettive di sviluppo future.
Rivedi la puntata Insegnare l’Europa: strumenti e risorse per una scuola 4.0. Durante l’incontro, insieme al Dipartimento e al Ministero dell’Istruzione e del Merito, si è parlato di Europa=Noi, il percorso didattico dedicato ai temi fondanti della cittadinanza europea, utile per le lezioni interdisciplinari di Educazione Civica. Sono stati presentati gli strumenti didattici disponibili, con particolare attenzione alle novità dell’anno scolastico in corso e a quelle che avrebbero caratterizzato il progetto per il 2025-2026.
Rivedi la puntata L’accessibilità delle norme in rete: la nuova app e il portale open data di Normattiva. Il Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi (DAGL) della PCM in collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS) ha voluto approfondire l’utilizzo del portale Normattiva e presentare nuovi strumenti digitali. Nel corso della rubrica è stata illustrata in dettaglio l’evoluzione del portale Normattiva. È stata presentata l’App Normattiva e l’utilizzo del portale Open data.
Rivedi la puntata #INVESTINJTF: attivare gli investimenti delle imprese per la tripla transizione. Gli scenari aperti dal Rapporto Draghi e confermati dalle strategie per la messa in sicurezza dell’economia e della competitività europea in un contesto globale in rapida evoluzione mettono al centro, con una rinnovata rilevanza, gli investimenti per la diversificazione economica nelle aree in transizione. Si tratta di un modello che non riguarda soltanto il Sulcis Iglesiente e la Provincia di Taranto, come aree elegibili del Programma Nazionale finanziato dal Fondo per la Transizione Giusta (PN JTF), ma è di interesse per chiunque voglia collegare le politiche di coesione ad azioni concrete di supporto alle imprese e ai talenti per pilotare la tripla transizione – ambientale, sociale e competitiva – dei sistemi territoriali. Il talk ha offerto un momento di confronto sulle opportunità offerte dal PN JTF per investimenti che andassero nella prospettiva della Bussola Europea della Competitività, del Clean Industrial Deal e dell’effetto leva che il connubio tra innovazione e sostenibilità generava.
Rivedi la puntata Formazione aumentata: Intelligenza artificiale, comunicazione e cultura organizzativa. Per rafforzare lo sviluppo delle competenze del personale pubblico occorre agire su domanda e offerta: modificare comportamenti e cultura delle persone, da un lato; differenziare e innovare significativamente le opportunità formative, dall’altro. Molte speranze di innovazione della formazione sono riposte e saranno soddisfatte dall’applicazione dell’intelligenza artificiale ai processi formativi. Allo stesso tempo, è fondamentale investire sui fattori strategici di tipo organizzativo: in un contesto in cui la trasformazione digitale impone alla pubblica amministrazione nuove sfide di linguaggio e relazione, comunicare la formazione diventa una “azione strategica” necessaria. La formazione deve quindi saper parlare alle persone, con la voce delle persone. Le traiettorie di innovazione sopra descritte impattano necessariamente sui diritti: delle