Buonomo: �La rappresentativit� si misura con criteri trasparenti. No a scorciatoie burocratiche�
14/06/2025 Sindacato.
�Il riconoscimento da parte del ministero del lavoro di alcune organizzazioni datoriali, come � avvenuto di recente per Conflavoro, non deve trarre in inganno: la sottoscrizione e il deposito di un contratto collettivo nazionale al Cnel non equivalgono automaticamente a una garanzia di buona contrattazione collettiva�.
� quanto ha affermato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo.
�La rappresentativit�, infatti, si misura con riferimento a criteri trasparenti, fondati sulla reale presenza nei luoghi di lavoro, sulla consistenza effettiva delle deleghe sindacali e sulla capacit� di tutelare concretamente le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori. Troppe volte, invece - ha sottolineato la sindacalista della Uil - dietro sigle formalmente riconosciute, si celano contratti al ribasso che alimentano dumping salariale e normativo, minando l�intero sistema delle relazioni industriali. Servono poche e brevi norme sulla rappresentanza che, recependo e valorizzando quanto previsto negli accordi interconfederali gi� sottoscritti dalle parti sociali, consentano di superare l�ambiguit� tra riconoscimenti formali e rappresentanza sostanziale, ponendo cos� un argine definitivo ai cosiddetti contratti pirata. La qualit� della contrattazione - ha concluso Buonomo - non si fonda su scorciatoie burocratiche, ma su soggetti che rappresentano effettivamente il mondo del lavoro�.
Roma, 14 giugno 2025