HCOB PMI® Settore Manifatturiero Eurozona
A giugno i volumi della produzione aumentano leggermente
Punti salienti:
- HCOB PMI Manifatturiero dell’Eurozona a 49.5 (maggio 49.4). Valore massimo in 34 mesi.
- HCOB PMI della Produzione Manifatturiera nell’Eurozona a 50.8 (maggio: 51.5). Valore minimo in 3 mesi.
- Rallenta la crescita della produzione, ma gli ordini ricevuti si stabilizzano e la fiducia sale ai massimi da febbraio 2022
Dati raccolti tra il 12 e il 23 giugno
Malgrado con una leggera perdita di slancio da maggio, i dati di giugno hanno mostrato una forte espansione della produzione nel settore manifatturiero dell’eurozona. È incoraggiante osservare che durante l’ultima indagine, il totale dei nuovi ordini si sia stabilizzato, ponendo così fine a un periodo di calo durato 37 mesi. Anche le vendite estere (incluso il traffico intra-eurozona) sono rimaste invariate nel corso del mese, interrompendo la flessione che ormai continuava da marzo 2022.
ùGuardando avanti, le speranze di un’inversione di tendenza delle condizioni della domanda sia nazionale che estera hanno contribuito a un ulteriore miglioramento delle previsioni dell’attività futura per i prossimi 12 mesi, ma ciò non ha impedito ulteriori tagli all’occupazione e all’attività di acquisto.
L’HCOB PMI® del Settore Manifatturiero Eurozona, che misura lo stato di salute delle aziende manifatturiere dell’eurozona ed è redatto da S&P Global, ha raggiunto il livello massimo da agosto 2022 con 49.5, in salita minima dal 49.4 di maggio. Malgrado sia rimasto ancora al di sotto della soglia neutra di non cambiamento di 50.0, l’ultimo dato ha segnalato una marginale contrazione delle condizioni del settore manifatturiero. La riduzione del personale e delle giacenze degli acquisti ha influito negativamente sul PMI principale di giugno, mentre l’aumento della produzione ha avuto un impatto positivo.
Commento Manifatturiero Eurozona
Analizzando i dati PMI, Dr. Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso la Hamburg Commercial Bank, ha dichiarato: “Il settore manifatturiero mostra segnali di una certa stabilizzazione. Per il quarto mese consecutivo le aziende hanno aumentato lievemente la loro produzione, gli ordini ricevuti hanno terminato di diminuire e i tempi di consegna leggermente più lunghi indicano inoltre che la domanda sta aumentando leggermente. Sullo sfondo di numerose incertezze (i dazi statunitensi, la crisi in Medio Oriente e la guerra in corso della Russia contro l’Ucraina) questo può certamente essere osservato come un segno di resilienza. Tutto ciò è però anche attribuibile al fatto che, dopo anni di recessione, il ciclo economico solitamente dopo un po’ cambia tendenza in quanto i vecchi macchinari devono essere sostituiti, le auto non possono più essere riparate, e la necessità di modernizzazione delle fabbriche non può essere ulteriormente rimandata.
HCOB PMI® Settore Manifatturiero Italiano
A giugno la produzione manifatturiera ritorna a contrarsi
Punti chiave:
- Rinnovato calo della produzione dato dall’ulteriore contrazione dei nuovi ordini
- Calano le pressioni inflazionistiche
- Continuano i tagli occupazionali e diminuisce l’ottimismo delle aziende
Dati raccolti tra il 12 e il 23 giugno 2025
I dati di giugno hanno segnalato l’ennesimo deterioramento dello stato di salute del settore manifatturiero italiano, con i nuovi ordinativi in constante calo che hanno contribuito a una nuova diminuzione della produzione. Il calo produttivo è risultato complessivamente solido, vista che la debole domanda dei clienti interni ed esteri ha pesato sul livello delle nuove vendite. Le imprese campione hanno di conseguenza ridotto gli acquisti e l’occupazione, riportando inoltre un calo anche delle giacenze di materie prime e di semilavorati. L’incertezza economica globale ha influito negativamente sulle prospettive, con le aziende che hanno infatti riportato previsioni storicamente modeste sulla produzione dei prossimi dodici mesi.
Allo stesso tempo, le pressioni inflazionistiche sono diminuite. A giugno, i costi di acquisto e quelli di vendita sono diminuiti conseguentemente agli sconti applicati dai fornitori che sono stati trasferiti ai clienti nel tentativo di essere più competitivi.
L’Indice HCOB PMI® (Purchasing Managers’ IndexTM) sul Settore Manifatturiero Italiano, un valore composito a una cifra della performance manifatturiera derivato dagli indicatori relativi ai nuovi ordini, alla produzione, all’occupazione, ai tempi di consegna dei fornitori e alle scorte di acquisti, a giugno è diminuito a 48.4, da 49.2 di maggio. L’ultimo indice ha riportato un leggero deterioramento delle condizioni operative al tasso più veloce in tre mesi.
Commento Manifatturiero Italiano
Analizzando i dati PMI, Nils Müller, Junior Economist, presso Hamburg Commercial Bank, ha riportato: “A giugno il settore manifatturiero italiano ha perso vigore, con il PMI principale sceso a 48.4, che ha segnato il più forte deterioramento delle condizioni operative da marzo. La produzione, dopo la breve ripresa di maggio, ha registrato una nuova contrazione, trascinata da un forte calo dei nuovi ordini. Sia la domanda interna che quella estera sono rimaste deboli, con le aziende che citano le persistenti difficoltà nell’assicurarsi nuovi clienti e il calo di interesse nei principali mercati esteri.
La flessione è stata generale in tutti i componenti PMI. I nuovi ordini sono calati al tasso più rapido degli ultimi tre mesi, spingendo le aziende a ridurre la produzione e l’attività di acquisto. Anche se ad un ritmo più lento, continua a calare il livello occupazionale, in gran parte a causa della mancata sostituzione del personale dimissionario e alla riduzione di quello temporaneo….