L’assemblea in programma l’11 e 12 luglio 2025 presso la sede Fao di Roma è uno dei momenti più significativi nella vita democratica della nostra associazione.
Nel 2021, con il nostro ultimo congresso – che ha eletto l’attuale consiglio direttivo, abbiamo deciso di mettere al centro di ogni azione il tesseramento, la rete e i contenuti. Abbiamo deciso di riaffermare che associarsi è la prima forma di sostegno a Slow Food e che, oltre alla società civile, tutti i protagonisti dei nostri progetti dovessero essere soci.
In un’epoca di disinteresse e disimpegno civile e politico, abbiamo rimesso al centro l’importanza della partecipazione, della rappresentanza democratica, della delega per adesione a un sistema valoriale, della collettività come soggetto politico.
Abbiamo deciso, di conseguenza, di valorizzare la rete dei dirigenti e degli attivisti di Slow Food Italia Aps, in una cornice di condivisione e trasparenza che non semplifica i processi ma li rende più giusti. D’altronde, rappresentare la voce di migliaia di persone in Italia che credono in noi e nel diritto al cibo “buono, pulito e giusto per tutti” determina il valore etico di ciò che facciamo.
Oggi ciò che facciamo è elaborare contenuti, renderli organici e calarli nell’attualità, metterli a terra tramite progettualità concrete di comunità e di filiera, tramite attività a tutela della biodiversità e percorsi di educazione e formazione. Il dialogo costante con i territori, con compagne e compagni di viaggio, ci restituisce suggestioni e prospettive che guardano al futuro e ci permette di evolvere, di accogliere la complessità del cibo e del sistema alimentare.
Oggi, di fronte allo sconquasso ambientale e climatico che viviamo, è evidente che l’agricoltura orientata al massimo profitto è in guerra aperta con gli equilibri dell’ambiente e spesso anche delle comunità. Lavoriamo per garantire a tutti cibo buono pulito e giusto ed è per questo che migliaia e migliaia di persone in Italia ci danno forza e fiducia tesserandosi, diventando soci Slow Food ed entrando in una rete globale che conta nel mondo più di un milione di attivisti!
Siamo in un percorso che vuole superare il miope e superbo antropocentrismo del Novecento e il falso mito dello sviluppo infinito, basato sulla menzogna che le risorse naturali non avessero fine. Siamo in un percorso che ricerca il punto di equilibrio tra attività umane ed ecosistemi, che pone al centro il governo del limite, la pace come obiettivo esistenziale e la giustizia come necessaria premessa. Siamo in un percorso che vuole accogliere la complessità e affrontare i dilemmi etici del nostro rapporto col resto del vivente: perché noi siamo natura. Connessi alle piante, che producono l’ossigeno. All’acqua, di cui siamo fatti. Alla terra, da cui proviene il nostro cibo. Agli animali, perché siamo animali tra gli animali.
L’assemblea 2025 genererà idee, pensiero, strategie, grazie a quel patrimonio di saperi ancestrali, pratiche virtuose, biodiversità, che, insieme alla ricerca scientifica, insieme alle competenze tecniche e tecnologiche oggi abbiamo a disposizione e possono generare un sistema alimentare buono, giusto, equilibrato, sostenibile e resiliente. Un sistema da cui nessuno è escluso.
L’assemblea 2025 genererà la nostra dichiarazione d’amore per il futuro e per le nuove generazioni.
Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia
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