Lavori parlamentari
Nelle ultime settimane, il Parlamento è stato investito da un ingente numero di decreti-legge varati dal Governo, che dovranno essere convertiti in legge entro l’estate. I provvedimenti trattano ambiti diversi, tra cui il nuovo rinvio dell’entrata in vigore della cosiddetta sugar tax al 1° gennaio 2026, l’intervento sul payback dei dispositivi medici, la riduzione dell’IVA sulla cessione delle opere d’arte e nuove misure a sostegno degli ex impianti Ilva. Le opposizioni hanno espresso forti critiche per il ricorso eccessivo alla decretazione d’urgenza da parte del Governo. Inoltre, a seguito dell’approvazione definitiva del DL Sicurezza, la Corte di Cassazione ha segnalato diversi profili di criticità, evidenziando vizi nella forma e nell’adozione del provvedimento, in particolare per l’assenza dei requisiti di necessità e urgenza e per la disomogeneità dei contenuti.
Scontro sul terzo mandato
L’emendamento della Lega sul terzo mandato per i governatori è stato bocciato in Commissione Affari Costituzionali al Senato, con solo 5 voti favorevoli e 15 contrari, per la mancanza di un accordo con Forza Italia, contraria per “questione di principio”. La proposta avrebbe permesso la ricandidatura di governatori come Luca Zaia in Veneto, Vincenzo De Luca in Campania e Michele Emiliano in Puglia, ma ora resta l’incertezza sul futuro politico delle regioni coinvolte. Nel centrodestra si accendono tensioni tra Lega e Fratelli d’Italia, che ha aperto al dialogo in vista della decisione della Conferenza delle Regioni. La vicenda è legata alle riforme del regionalismo e potrebbe influenzare le prossime elezioni nazionali.
Sfida commerciale UE-USA
L’Unione Europea e gli Stati Uniti non hanno ancora raggiunto un accordo definitivo sui dazi. Se da un lato l’amministrazione Trump minaccia nuove misure a partire dal 9 luglio, Bruxelles chiede l’eliminazione immediata dei dazi più gravosi, soprattutto su autovetture e acciaio. La differenza di vedute riguarda principalmente sia il metodo, con l’UE contraria ad un’intesa a tappe, sia il merito, come le aliquote su settori strategici. Resta sempre sullo sfondo la possibilità per l’Europa di valutare eventuali contromosse fiscali sulle Big Tech, cercando una partnership con la Cina. Contestualmente, il presidente della Fed Powell ha sottolineato che senza i dazi sarebbe stato possibile un taglio dei tassi, mentre Bruxelles insiste su un ruolo nella riforma del WTO per riequilibrare i rapporti commerciali globali.
Venti di guerra nel Medio Oriente
Con la situazione a Gaza ancora incerta, Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran colpendo siti nucleari e militari, con l’obiettivo dichiarato di rallentare lo sviluppo dell’arma atomica. Gli attacchi sono stati coordinati con gli Stati Uniti, che sono intervenuti con raid aerei sui principali impianti nucleari iraniani, utilizzando bombe bunker-buster. Secondo fonti di intelligence, i raid statunitensi avrebbero causato danni limitati, colpendo solo le strutture superficiali, mentre le infrastrutture sotterranee sarebbero rimaste intatte. Ciò contrasta con le dichiarazioni della Casa Bianca, secondo cui i siti nucleari iraniani sarebbero stati completamente distrutti. In risposta, l’Iran ha lanciato missili e droni contro obiettivi israeliani, inclusi insediamenti civili, e ha successivamente colpito una base americana in Qatar, quest’ultima senza conseguenze. Durante la sua visita a Washington, il premier israeliano Netanyahu ha chiesto al presidente Trump garanzie per un futuro attacco contro l’Iran, qualora venisse rilevato un potenziamento del programma nucleare o missilistico iraniano.
Social Review: i trend topic dell’ultimo mese
Giorgia Meloni
Il politico più performante sul tema Referendum è Giorgia Meloni, che su Instagram ha commentato con un tono velatamente ironico – insieme a una foto sorridente – le valutazioni della segretaria del PD Schlein: “Elly Schlein dice che i voti del referendum dicono no a questo Governo…”. Il contenuto ha raccolto quasi 200K interazioni. Nel grafico sottostante si può notare un chiaro picco di menzioni in Italia il 9 giugno (128.6K menzioni), nell’ultimo giorno delle votazioni al referendum – in cui sono usciti anche i risultati. Considerando l’ultimo mese si contano 530.5K menzioni e 8.3 milioni di interazioni.
Giorgia Meloni
Il personaggio politico con l’uscita più performante sul tema Conflitto Israele-Iran è Giorgia Meloni. In una foto su Instagram, la premier ha comunicato il suo colloquio con il Presidente statunitense Donald Trump durante il G7: “(…) Abbiamo discusso dei principali dossier internazionali, con particolare attenzione alla situazione in Iran e in Medio Oriente.
Abbiamo inoltre affrontato il tema delle relazioni economiche tra UE e USA, ribadendo l’importanza di rafforzare la cooperazione transatlantica”. Il contenuto ha ben performato, raccogliendo 268K interazioni. Nel grafico sottostante si nota il picco di menzioni – poi rimaste alte nelle due settimane seguenti – nel giorno dell’attacco israeliano in Iran, il 13 giugno (96.4K menzioni). Le citazioni totali in Italia nell’ultimo mese sono state 1.1 milioni, mentre il tasso di engagement ha raggiunto 14.4 milioni di interazioni.