Home » News » Innovazione » Innovazione, crescita e competitività: startup e scale-up al centro della Strategia UE 2025
Le startup e le scale up europee sono al centro delle politiche UE per il 2025. Questa centralità è evidenziata anche dal Gruppo di Progetto dei Commissari costituito dalla Commissione a gennaio 2025 e dedicato esclusivamente a startup e scaleup. L’istituzione di questo Gruppo evidenzia l’importanza strategica che la Commissione europea attribuisce al settore delle startup e delle scaleup per la crescita economica e l’innovazione in Europa. La sua composizione e il suo mandato riflettono l’intenzione di adottare un approccio coordinato e multidisciplinare per affrontare le sfide e creare un ambiente più favorevole alle startup favorendo la crescita internazionale.
L’iniziativa EU Startup and Scaleup Strategy
L’iniziativa EU Startup and Scaleup Strategy, che sarà adottata nel 2025, rappresenta un momento cruciale per il futuro dell’innovazione e della competitività in Europa.
Questa iniziativa si inserisce nel contesto individuato dal “Competitive Compass” (Bussola per la competitività) della Commissione europea per rilanciare la competitività dell’Unione Europea e guidare la crescita economica nel periodo 2024-2029. Si fonda sulle raccomandazioni dei rapporti di Enrico Letta e Mario Draghi e risponde all’urgenza, di rafforzare la posizione dell’Europa rispetto ai principali concorrenti globali.
La Bussola, infatti, si articola su tre pilastri principali:
- Innovazione: colmare il divario innovativo con i principali concorrenti internazionali, promuovendo la leadership tecnologica e industriale dell’UE. Le misure includono il sostegno a start-up e scale-up, la promozione e l’adozione industriale dell’intelligenza artificiale, la semplificazione delle regole UE, il rafforzamento del capitale di rischio, la mobilità dei talenti e lo sviluppo di infrastrutture digitali e tecnologiche strategiche (AI, semiconduttori, tecnologie quantistiche, biotech, energie pulite, ecc.).
- Decarbonizzazione e competitività: con l’obiettivo di integrare la transizione verde con la competitività, rendendo l’Europa il primo continente a impatto climatico zero, senza perdere terreno industriale e produttivo.
- Sicurezza e riduzione delle dipendenze: con l’obiettivo di ridurre le dipendenze strategiche da Paesi terzi, rafforzando la sicurezza economica e industriale dell’UE.
Gli obiettivi della strategia
La Strategia per le Startup e Scale up risponde in particolare agli obiettivi del primo pilastro per colmare il divario dell’UE rispetto a competitor globali come Stati Uniti e Cina.
Attualmente, solo l’8% delle scaleup a livello mondiale ha sede in Europa, e la quota di venture capital europeo si attesta al 5%, cifre che evidenziano la necessità di un intervento strategico.
Gli obiettivi principali della EU Startup and Scaleup Strategy sono indirizzati alla creazione un contesto legale e operativo che renda più semplice e veloce per le startup innovative crescere ed espandersi nel Mercato Unico.
Tra le novità in discussione c’è la creazione di una “azienda europea” (cosiddetto 28° regime) pensata apposta per le startup: un’unica forma giuridica valida in tutta l’UE, per consentire alle PMI di crescere più facilmente oltre confine, senza dover affrontare regole diverse in ogni Paese. Sarebbe una scelta facoltativa, ma offrirebbe tanti vantaggi pratici a chi vuole puntare in alto.
Una crescente attenzione per le scale-up
L’aspetto peculiare dell’evoluzione politica nei confronti delle startup è quindi la crescente attenzione verso le scale-up, ovvero aziende innovative che rappresentano l’evoluzione naturale della startup, hanno già sviluppato il loro prodotto o servizio, hanno validato un modello di business scalabile e ripetibile, e si sono affermate sul mercato con una crescita significativa e sostenuta.
Questa maggiore attenzione verso la fase di scale up la troviamo anche nella nuova normativa nazionale con la Legge sulla Concorrenza che introduce dei vantaggi sulla durata della permanenza nella sezione speciale del Registro delle Imprese, per le scale-up, al maturare di una serie di requisiti come l’aumento di capitale da parte di un organismo di investimento collettivo del risparmio di almeno un milione di euro per biennio, o l’incremento dei ricavi derivati dalla gestione caratteristica d’impresa superiore al 100%.
L’attenzione verso le scale-up andrà ad influenzare anche alcuni strumenti di Horizon Europe. Nel terzo pilastro (Innovative Europe) è già stato introdotto un nuovo strumento come L’EIC Accelerator scale-up, con finanziamenti in equity da 10 a 30 milioni mentre nel Work Programme 2026 sono attese ulteriori iniziative indirizzate alla crescita delle startup deep-tech.
La situazione italiana
Per quanto riguarda le storie di successo di startup e spin-off italiane che hanno raggiunto livelli di crescita e valorizzazioni di mercato rilevanti sono ancora relativamente poche rispetto al totale delle startup create ed alla qualità della ricerca tecnologica nazionale.
Questi casi di successo si concentrano in particolare nei settori biotech, life sciences, ICT, Fintech. Un dato interessante è comunque evidenziato dal rapporto dell’Osservatorio Venture Capital Monitor (VeM) secondo cui nel 2024 in Italia sono stati investiti nel Technology Transfer 223 milioni su 119 operazioni. Il potenziale di crescita esiste ma il passaggio da startup a scale up richiede un ambiente organizzativo complesso che favorisca la contaminazione di competenze (scientifiche, imprenditoriali, manageriali), la creazione di partnership strategiche tra ricerca, medie e grandi imprese, l’accesso ai capitali per tutte le fasi dello sviluppo dell’impresa, l’accesso ad appalti innovativi della pubblica amministrazione.
L’ecosistema innovativo è quindi importante ma deve essere coniugato ad una leadership aziendale orientata alla crescita rapida e sostenibile che vada oltre la semplice sopravvivenza dell’impresa.
Per una riflessione sull’importanza della vision imprenditoriale, suggerisco il report di CB Insights, pubblicato di recente, con l’analisi degli investimenti di Sam Altman (OpenAI), un imprenditore che indubbiamente di scale-up se ne intende. Due investimenti sono in un certo senso iconici: Helion energy (fusione nucleare) e Retro Biosciences, società, che mira a prolungare la durata della vita attraverso la riprogrammazione cellulare.
Questo articolo è tratto da APREmagazine n. 27 di maggio/2025