Si è conclusa a Seveso la seconda fase del progetto nazionale “Shine to Share”, promosso dalla Chiesa cattolica attraverso il Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile e quello per la promozione del sostegno economico della CEI, con la direzione didattica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’iniziativa rivolta ai più giovani, con l’obiettivo di formarli come portatori di messaggi di speranza e fede, anche nel mondo digitale, spesso terreno fertile per fake news e hatespeech.
Per quattro giorni, il Centro Ambrosiano di Documentazione e Studi Religiosi ha ospitato 100 giovani content creator provenienti da tutta Italia, selezionati attraverso un video racconto sulla propria esperienza di fede nei territori e nelle Diocesi. Tra i partecipanti, anche un gruppo di giovani di Azione Cattolica.
Il filo conduttore dell’esperienza, “Comunicare bene il bene”, ha ispirato i laboratori e gli incontri guidati da professionisti della comunicazione, giornalisti e docenti universitari. Un’esperienza cheha valorizzato l’impegno di tanti giovani attivi in parrocchie, associazioni e movimenti, offrendo strumenti pratici per raccontare la bellezza della fede con linguaggi attuali e autentici, soprattutto sui social media.
Un percorso formativo che ha fornito competenze su comunicazione, tecnologie digitali e risorse creative per diffondere il positivo e far emergere il bene spesso invisibile che la Chiesa promuove attraverso le sue molteplici iniziative. Un modo per attivare processi generativi, costruire relazioni, dare visibilità a storie significative e rafforzare una Chiesa accogliente e casa per tutte e tutti.
La prossima tappa sarà a Roma, dove i partecipanti contribuiranno alla narrazione del Giubileo dei Giovani, proseguendo lo spirito di “Shine to Share”: condividere la luce.