Condividiamo pienamente il principio che investire nella natalità sia un investimento cruciale per il futuro, ma le dichiarazioni della Premier Giorgia Meloni contrastano fortemente con il suo operato e con la realtà che le famiglie vivono quotidianamente. Forse, la sua memoria sarà corta, ma la nostra è lunga e ricordiamo perfettamente la scelta di portare dal 5% al 10% l’Iva sui prodotti per l’infanzia e gli assorbenti. Così come conosciamo bene le difficoltà incontrate da chi cerca di conciliare vita e lavoro in questo Paese, tra costi esorbitanti per i servizi e supporti spesso insufficienti. Purtroppo, la realtà è ben diversa dalle dichiarazioni.
Ci rammarica notare che, al di là delle intenzioni, i dati demografici più recenti continuano a mostrare un calo delle nascite, con un tasso di natalità che non è mai stato così basso, nonostante la presenza e la narrazione di una Premier donna.
Nel nostro Paese serve una vera politica di sostegno alla natalità per calmierare i costi elevati del crescere un figlio, per ovviare alla carenza di asili nido e servizi per la prima infanzia e per contrastare le disuguaglianze sociali ed economiche, a partire dalla povertà e dalla precarietà lavorativa. In sintesi, occorre avere una visione collettiva della natalità per non far fuggire all’estero i pochi figli che, per ora, riusciamo a mettere al mondo.