Obiettivo dell'Europa: proteggere cittadini, realtà produttive e professioni con regole rigorose ed efficaci sulla concorrenza
Riccardo Alemanno – Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi – dichiara, a margine della partecipazione INT alla consultazione pubblica indetta dalla Commissione europea in materia di revisione delle norme procedurali antitrust: “La limitazione della concorrenza e/o posizioni dominanti sul mercato da parte di soggetti produttivi, siano essi imprese o professionisti, danneggia fortemente non solo gli operatori economici, soprattutto il cittadino consumatore, il quale è sempre il soggetto penalizzato dalla mancanza di concorrenza, che si traduce in regimi monipolistici per la cessione di beni e/o prestazioni di servizi”.
Viene condiviso, pertanto, l’obiettivo unionale di raggiungere un’applicazione rigorosa ed efficace delle norme europee in materia di concorrenza, potendo in tal modo meglio proteggere le imprese (i professionisti, anche) e i consumatori in tutta Europa, stimolando così la competitività.
Non è tutto. L’INT ha potuto ribadire in sede Ue la rilevanza delle norme antitrust a supporto della Direttiva 2018/958 (recepita dallo Stato membro Italia con D. Lgs. n. 142/2020), che prevede un test di proporzionalità prima dell’adozione di una nuova regolamentazione delle professioni o di correzioni delle già esistenti.
E’ stato necessario tornare alla tutela delle professioni di cui alla Legge n. 4/2013, il cui ruolo va salvaguardato allo stesso modo in cui viene protetto quello delle professioni ordinistiche, stante che i professionisti associativi “versano – sottolinea Alemanno, ndr. – i loro contributi previdenziali alla gestione separata dell’INPS, cassa di previdenza dei professionisti privi di cassa autonoma privata, il cui saldo estremamente positivo, sostenuto dai versamenti dei 450mila soggetti iscritti, contribuisce a garantire la sostenibilità dei conti dell’ente previdenziale pubblico.”.
dir. Alessia Lupoi
Redazione redigo.info