Consiglio Nazionale INT, delineato il futuro nel Congresso del 2026 - redigo.info

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Lo scorso 18 settembre 2025 si è riunito il Consiglio Nazionale INT (Istituto Nazionale Tributaristi) per deliberare su un ordine del giorno particolarmente fitto e importante. L’Organo direttivo dell’INT, presieduto dal Presidente Riccardo Alemanno, ha approvato le prime indicazioni regolamentari del prossimo Congresso, che si terrà in ottobre 2026 a Roma.

Sono state, con l’occasione, delineate le linee guida dei contenuti, del titolo e degli ospiti del Congresso.

Il Consiglio si è anche soffermato sulla recente introduzione della tutela delle professionalità di cui alla Legge 4/2013, inserita nella Legge Delega di riforma dell’Albo unico DCEC, ad opera del Consiglio dei Ministri. Un passo importante per salvaguardare l’attività di migliaia di professionisti associativi. Il Consiglio, ringraziato il Presidente Nazionale Alemanno per il lavoro svolto, all’unanimità ha deliberato una serie di interventi tesi a seguire l’iter legislativo della Legge Delega, senza tuttavia tralasciare la prossima Legge di Bilancio, auspicando che contenga l’ulteriore riduzione delle aliquote IRPEF per i redditi medi, nonché interventi per il mantenimento, o il ripristino, dell’equità (come l’estensione ai professionisti associativi ex Lege 4/2013 della tutela del professionista in malattia o infortunio, ad oggi [inspiegabilmente, ndr] limitata ai professionisti del sistema ordinistico).

Soddisfatto delle deliberazioni, alcune delle quali sotto “giusto” vincolo di riservatezza, il Presidente ha ringraziato componenti e Direttore generale del Consiglio, ribadendo: ” L’Istituto Nazionale Tributaristi è un consesso associativo che, al di là del riconoscimento legislativo della Legge 4/2013, trova pieno riconoscimento nei rapporti istituzionali e si fonda sulla condivisione di ideali e valori di tutte le iscritte e di tutti gli iscritti. Le nostre affermazioni, non sono mai le vittorie di un singolo, ma dell’intero INT, donne e uomini che lavorano e danno lavoro e null’altro chiedono se non di continuare a svolgere la loro attività professionale nel rispetto delle norme, ma pretendendo [eguale, ndr] rispetto per la loro figura di professionisti del settore tributario.”.

Attendiamo l’evento del 2026 che, come i precedenti otto, stimolerà un dialogo alto, proficuo, collaborativo, propositivo, rispettoso di ogni categoria tra le professioni intellettuali.

dir. Alessia Lupoi

Redazione redigo.info

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