Catalogo Nazionale Dati, tre Digital Talk con Istat per esplorare le potenzialità innovative di schema.gov.it
Home PA Digitale Governance Catalogo Nazionale Dati, tre Digital Talk con Istat per esplorare le potenzialità innovative di schema.gov.it
Prende il via a settembre il ciclo di tre digital talk che FPA organizza in collaborazione con Istat, per condividere con le pubbliche amministrazioni buone pratiche, modelli e standard per contribuire in maniera semplice ed efficace al Catalogo Nazionale Dati. Il Catalogo Nazionale Dati della pubblica amministrazione, raggiungibile sul portale Schema.gov.it, permette la creazione di un ecosistema digitale pubblico coerente facilitando la condivisione e il riuso dei dati, base indispensabile per sviluppare servizi efficienti e vicini ai cittadini. “Questa è un’infrastruttura per il futuro digitale della PA”, sottolinea Massimo Fedeli, Capo Dipartimento Sviluppo di Metodi e Tecnologie per la Produzione e Diffusione dell’Informazione Statistica di Istat, che supporterà gli enti nella modellazione e nell’adozione di best practice di gestione dei dati
22 Luglio 2025
L
Patrizia Licata
Giornalista
Foto di GuerrillaBuzz su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/diagramma-7hA2wqBcSF8
La generazione di valore dai dati nelle pubbliche amministrazioni dipende dalla capacità di far dialogare le informazioni abbattendo quei silos che perpetuano duplicazioni ed errori e ostacolano lo sviluppo di servizi efficienti e vicini ai cittadini. Infatti, l’interoperabilità è il cuore del Catalogo Nazionale dei Dati (www.schema.gov.it) e sarà il filo conduttore dei 3 Digital Talk, organizzati da FPA in partnership con Istat, che si snoderanno a partire da settembre, con cadenza mensile. Gli incontri esploreranno il funzionamento e le opportunità di Schema.gov.it, uno strumento in continua evoluzione che armonizza e standardizza i modelli di dati condivisi, garantendo che formato e significato delle informazioni siano preservati e compresi negli scambi.
“Schema.gov.it ha una chiara visione strategica: è un’infrastruttura per il futuro digitale della PA”, afferma Massimo Fedeli, Capo Dipartimento Sviluppo di Metodi e Tecnologie per la Produzione e Diffusione dell’Informazione Statistica, Istat. “Fornisce un terreno comune per le diverse amministrazioni, facilitando la collaborazione e la condivisione di informazioni in modo strutturato e significativo. Non solo promuove la trasparenza e la partecipazione civica attraverso dati più comprensibili e accessibili ma, grazie al superamento dei silos, abilita l’interoperabilità dei dati e può migliorare la qualità dei servizi pubblici”.
La linfa di Schema.gov.it sono le risorse semantiche (ontologie, schemi dati e vocabolari controllati) che le pubbliche amministrazioni vi fanno e vi faranno confluire: tutte le PA sono invitate a collaborare.
Schema.gov.it, un linguaggio comune per i dati della PA
Schema.gov.it è stato realizzato dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dall’Istat con la collaborazione degli esperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), e AgID. Nato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Catalogo sostiene la creazione e progettazione di servizi digitali interoperabili per condividere informazioni tramite la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).
Schema.gov.it supporta l’interoperabilità semantica in quanto condizione essenziale per un ecosistema digitale pubblico, abilitando lo scambio di dati e informazioni tramite la PDND. Raccogliendo ontologie, vocabolari controllati, tassonomie e schemi di API, Schema.gov.it facilita la condivisione e il riuso dei modelli condivisi, fornendo un vero e proprio “terreno comune” per costruire un ecosistema digitale pubblico coerente.
Nel contesto della Strategia nazionale dati, basata sull’interoperabilità semantica quale presupposto necessario per un interscambio informativo tramite la Piattaforma digitale nazionale dati (PDND), “è prevista una pubblicazione che descrive nel dettaglio l’attuazione del progetto “National Data Catalog – il catalogo nazionale per la semantica dei dati”. Nel contributo, si analizzano le soluzioni adottate dall’Istat per sviluppare le risorse semantiche dei dati della PA (i contenuti del Catalogo) e fondate sulla valorizzazione della stretta collaborazione tra tutte le professionalità coinvolte”, spiega Fedeli. “L’analisi viene svolta alla luce delle esperienze più significative scaturite dalla collaborazione tra l’Istat e gli Enti che, per lo sviluppo delle proprie risorse semantiche, hanno richiesto la semantic stewardship dell’Istat dimostrando, così, di condividere il metodo messo in campo dallo stesso Istituto. Inoltre, Istat descriverà i prodotti sviluppati e messi a disposizione degli enti contributori per realizzare risorse semantiche che rendono i loro asset dati semanticamente interoperabili”.
L’importanza di contribuire al Catalogo nazionale dati
La pubblicazione di risorse semantiche su schema.gov.it attualmente avviene tramite l’harvesting (raccolta) dai repository indicati dall’ente pubblico titolare dei dati descritti dalle risorse stesse. La funzione di harvesting consente di importare in maniera automatica i metadati, espressi in risorse semantiche, relativi ai dataset che le pubbliche amministrazioni e le società che erogano anche e-service tramite la PDND.
Le principali motivazioni per contribuire al catalogo possono essere riassunte in:
- Condivisione e comprensione dei dati tra enti: Schema promuove l’utilizzo di modelli di dati condivisi e standardizzati, facilitando la comprensione e lo scambio di informazioni tra diverse pubbliche amministrazioni.
- Supporto alla creazione di API semanticamente e tecnicamente interoperabili: Schema fornisce gli strumenti necessari per sviluppare API che utilizzano modelli di dati comuni garantendo l’interoperabilità tra i diversi sistemi informativi.
- Validazione delle informazioni rispetto al modello comune: Schema agevola il processo di pubblicazione delle risorse semantiche, eseguendo controlli di validità dei metadati descrittivi generali che devono essere definiti per garantire la scopribilità delle risorse.
- Catalogazione delle risorse semantiche di rilevanza nazionale: Schema cataloga e rende accessibili le risorse semantiche utilizzate dalle pubbliche amministrazioni, facilitando la loro scoperta, riutilizzo e integrazione.
Rispetto a tali funzioni primarie, un valore aggiunto del Catalogo è rappresentato anche dalla possibilità di fare evolvere gli open data pubblicati dagli enti o da terzi, in linked open data; ciò grazie agli identificativi unici e permanenti (URI), già associati alle risorse semantiche del Catalogo, che abilitano il collegamento tra i dati.
Pertanto è possibile contribuire allo sviluppo dell’interoperabilità semantica anche degli open data integrando le risorse semantiche pubblicate su schema.gov.it. Inoltre, poiché i dati raccolti ed esposti dal catalogo dati.gov.it confluiscono nel Portale europeo dei dati aperti, questo può favorire l’interoperabilità non solo nazionale ma anche cross-border.
Il supporto di Istat e i Digital Talk
Istat offre supporto alla modellazione e stimolo all’adozione di best practice nella gestione dei dati. Lo farà anche tramite i Digital Talk organizzati con FPA, presentando esempi concreti di successo da parte di enti, tra cui l’Agenzia del Demanio e Inps, nell’uso di schemi dati e API semantiche su PDND. “La sfida culturale e organizzativa dell’interoperabilità esiste, ma mostreremo come superare le barriere e abbracciare un approccio collaborativo ai dati”, evidenzia Fedeli.
Il primo Digital Talk è fissato per il 18 settembre (ore 11.00-12.30). Il titolo è “Il valore nascosto dei dati pubblici: come schema.gov.it abilita l’ecosistema interoperabilità”. L’incontro esplora come schema.gov.it può liberare il potenziale dei dati pubblici italiani, e approfondisce le metodologie e gli strumenti di modellazione essenziali per le fasi di pre-harvesting e per la corretta gestione delle risorse semantiche.
Il secondo Digital Talk è in calendario per il 15 ottobre (ore 11.00-12.30) e si intitola “Standardizzare per collaborare: il ruolo di Schema.gov.it nella costruzione dell’ecosistema interoperabilità”. Il talk condivide i benefici derivanti dall’adozione di standard condivisi per ridurre duplicazioni, migliorare la qualità dei dati e semplificare gli scambi informativi tramite e-service su PDND, nonché del ruolo dello Schema Editor nella creazione e gestione di schemi di dati interoperabili. Viene dato spazio anche al tema della governance per garantire l’evoluzione degli standard.
L’IA rivoluziona la valorizzazione dei dati pubblici in Italia
Il terzo Digital Talk si tiene il 12 novembre (ore 11.00-12.30) ed è dedicato al tema “Il contributo del Catalogo Nazionale Dati all’evoluzione dell’IA nel settore pubblico”. Focus, dunque, sull’intelligenza artificiale e, in particolare, su come l’interoperabilità semantica possa supportare l’IA generativa rendendola più affidabile e coerente e riducendo errori e ambiguità.
“Restiamo al passo con la veloce evoluzione delle tecnologie esplorando nel terzo Talk come l’intelligenza artificiale possa rivoluzionare l’utilizzo e la valorizzazione dei dati pubblici in Italia, evidenziando il ruolo cruciale che Schema.gov.it svolge nell’abilitare questo potenziale”, evidenzia Fedeli. “Ma alla base di tutto c’è il PDND: l’armonizzazione e la standardizzazione dei dati, promosse dal catalogo nazionale, sono prerequisiti fondamentali per l’applicazione efficace e responsabile di tecniche di IA nel settore pubblico. L’IA ha importanti applicazioni nella PA italiana e l’evoluzione dello stesso Schema.gov.it supporterà questa trasformazione con nuove funzionalità e standard. Il nostro obiettivo è garantire al contempo qualità, interoperabilità e rispetto dell’etica”, conclude Fedeli.
I dati di ogni amministrazione possono fare la differenza: per questo Istat invita tutti gli enti a partecipare ai Digital Talk Istat-FPA per scoprire come alimentare il Catalogo Nazionale Dati, migliorare i servizi pubblici e favorire l’innovazione.