Italia: crescita moderata e bilancio migliore del previsto | FMI - Format Research

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 22 luglio 2025

  • L’economia italiana ha continuato a espandersi a un ritmo moderato. Tuttavia, le prospettive a breve termine sono offuscate da un’elevata incertezza e le sfide strutturali, tra cui la bassa crescita della produttività e l’invecchiamento della popolazione, incidono sulle prospettive economiche.
  • Un risultato di bilancio migliore del previsto nel 2024 ha permesso di tornare a un avanzo primario. Proseguire la solida performance di bilancio sarà essenziale per riportare il debito pubblico su una traiettoria discendente e rafforzare la resilienza.
  • Aumentare la produttività, nonché potenziare e qualificare l’offerta di lavoro, sono essenziali per stimolare la crescita in modo duraturo e compensare l’impatto dell’invecchiamento della popolazione.

Consiglio esecutivo del Fondo monetario internazionale (FMI) ha completato la consultazione dell’articolo IV per l’Italia. [1] Le autorità hanno acconsentito alla pubblicazione del rapporto dello staff preparato per questa consultazione. [2]

Ritmo moderato

L’economia italiana ha continuato a espandersi a un ritmo moderato. Il PIL reale è cresciuto dello 0,7% nel 2024, sostenuto dalla spesa nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e da un contributo positivo delle esportazioni nette. Nonostante l’accresciuta incertezza sulle politiche commerciali globali, l’attività economica nel primo trimestre del 2025 si è mantenuta resiliente, grazie alla continua crescita degli investimenti e a un mercato del lavoro robusto.

Inflazione fino al 2%

L’inflazione headline è gradualmente aumentata fino a poco meno del 2% a giugno, il credito alle famiglie è tornato positivo e la contrazione del credito alle imprese si è attenuata. I rapporti tra deficit e debito pubblico nel 2024 si sono rivelati migliori del previsto e hanno consentito il ritorno a un avanzo primario. Tuttavia, permangono delle sfide.

Debito elevato

Il debito pubblico rimane elevato, la crescita della produttività è debole, la popolazione sta invecchiando rapidamente, la partecipazione femminile alla forza lavoro rimane ben al di sotto della media UE e le disparità regionali persistono.

Previsione

Si prevede che la crescita moderi allo 0,5% nel 2025, prima di risalire temporaneamente allo 0,8% nel 2026, grazie all’aumento della spesa correlata al NRRP e alle ricadute commerciali positive dalla Germania. L’inflazione complessiva dovrebbe attestarsi in media all’1,7% quest’anno, prima di convergere all’obiettivo del 2% della BCE nel 2026. Vi sono rischi al rialzo, tra cui l’accelerazione della crescita globale e i maggiori guadagni derivanti da investimenti pubblici e riforme, ma i rischi al ribasso rimangono significativi. La crescita della produttività potrebbe deludere, ad esempio, a causa di un’attuazione ritardata del NRRP, le tensioni commerciali potrebbero intensificarsi, i conflitti regionali potrebbero intensificarsi, le condizioni finanziarie globali potrebbero inasprirsi e i costi di finanziamento aumentare, e gli shock climatici macro-critici potrebbero perturbare l’attività economica.

Valutazione del Consiglio Esecutivo [3]

I Direttori Esecutivi hanno concordato con l’impostazione della valutazione del personale. Hanno accolto con favore la resilienza dell’economia italiana, con politiche solide a sostegno della crescita continua e di un’occupazione a livelli record. Allo stesso tempo, rilevando che le sfide strutturali derivanti dalla debole crescita della produttività e dal rapido invecchiamento della popolazione sono diventate questioni urgenti, i Direttori hanno sottolineato che accelerare lo slancio delle riforme per rafforzare la traiettoria di crescita dell’Italia è una priorità fondamentale.

Bene la solida performance fiscale dello scorso anno e il ritorno a un avanzo primario

I Consiglieri hanno elogiato la solida performance fiscale dello scorso anno e il ritorno a un avanzo primario. Hanno tuttavia osservato che il debito pubblico rimane persistentemente elevato e hanno sottolineato la necessità di un risanamento duraturo per indirizzarne la traiettoria su un chiaro percorso discendente.

A tale proposito, hanno accolto con favore l’impegno delle autorità per un piano fiscale a medio termine che bilanci le considerazioni di sostenibilità del debito e le esigenze di investimento e sia in linea con il quadro di bilancio dell’UE. A sostegno di tali sforzi, i Consiglieri hanno chiesto di continuare a migliorare il rispetto degli obblighi fiscali, razionalizzando la spesa fiscale e sostituendo i sussidi inefficienti con misure volte a migliorare la produttività.

Qualsiasi nuova misura di spesa dovrebbe essere compensata con risparmi altrove. Per consolidare la riduzione delle vulnerabilità legate al debito nel medio termine, i Consiglieri hanno sottolineato l’importanza di contenere le pressioni legate alle pensioni, migliorare l’economicità della spesa e ridurre il rischio del settore pubblico riducendo l’importo dei prestiti garantiti dallo Stato in essere, rafforzando al contempo la trasparenza e il monitoraggio delle passività potenziali.

Accolto con favore l’ulteriore miglioramento della solidità del settore bancario

I Consiglieri hanno accolto con favore l’ulteriore miglioramento della solidità del settore bancario, con politiche macroprudenziali che bilanciano adeguatamente i requisiti di stabilità con l’esigenza di sostenere l’erogazione del credito. In un contesto di incertezza, i Consiglieri hanno chiesto di continuare a monitorare la qualità dei prestiti e i legami tra il settore sovrano e quello finanziario. Hanno inoltre sottolineato la necessità di affrontare le vulnerabilità residue di alcuni istituti meno significativi e hanno accolto con favore i continui sforzi per recepire le raccomandazioni del FSAP 2020 e rafforzare il quadro normativo AML/CFT.

Sforzi per aumentare durevolmente la produttività e la crescita

I Direttori hanno sottolineato che sforzi di riforma sostenuti sono essenziali per aumentare durevolmente la produttività e la crescita. Hanno accolto con favore i progressi nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e hanno sottolineato che il suo completamento completo e tempestivo rimane una priorità.

Inoltre, hanno evidenziato i piani di riforma contenuti nel Piano a Medio Termine delle autorità e hanno osservato che le riforme successive, basate sugli insegnamenti tratti dall’elaborazione e dall’attuazione del PNRR, dovrebbero concentrarsi sulla promozione della produttività, dell’innovazione, dell’offerta di manodopera qualificata e della partecipazione al mercato del lavoro, promuovendo al contempo la transizione verso le energie rinnovabili e infrastrutture energetiche resilienti. I Direttori hanno inoltre ampiamente appoggiato le raccomandazioni del personale sulla transizione verde e sulla sicurezza energetica. Un migliore accesso al capitale di rischio contribuirebbe inoltre a rilanciare il dinamismo del settore privato e un’integrazione più approfondita a livello UE migliorerebbe ulteriormente l’accesso ai finanziamenti. I Direttori hanno sottolineato che le politiche industriali dovrebbero essere ben mirate per affrontare i fallimenti del mercato ed essere coordinate a livello UE.

Si prevede che la prossima consultazione dell’Articolo IV con l’Italia si terrà secondo il consueto ciclo di 12 mesi.

Tabella 1. Italia: indicatori economici selezionati

202220232024202520262027
Proiezioni
 Economia reale (variazione percentuale)
    PIL reale4.80,70,70,50,80,6
    Domanda interna finale4.82.30,60,90,90,5
    Esportazioni di beni e servizi9.90,20,4-2.40,20,6
    Importazioni di beni e servizi12.9-1,6-0,7-2.00,90,5
    prezzi al consumo8.75.91.11.72.02.0
    Tasso di disoccupazione (percentuale) 1/8.17.76.66.66.76.8
 Finanze pubbliche
    Prestiti/indebitamenti netti delle amministrazioni pubbliche 2/-8.1-7.2-3.4-3.3-2,8-2.7
    Saldo strutturale complessivo (percentuale del PIL potenziale)-8.7-7.7-3,5-3.1-2.6-2,5
    Debito lordo delle amministrazioni pubbliche 2/138.3134.6135.3136,9138.4138,5
 Bilancia dei pagamenti (percentuale del PIL)
   Saldo del conto corrente-1.70,11.10,90,81.2
   Bilancia commerciale-1,81.52.62.01.92.1
 Tasso di cambio
    Regime di cambio Membro dell’UEM
    Tasso di cambio (valuta nazionale per dollaro USA)0,90,90,9
    Tasso effettivo nominale: basato sull’indice dei prezzi al consumo (2000=100)104.6108.2110.0
 Fonti: autorità nazionali; Eurostat; ed elaborazioni degli staff del FMI.
 1/ Eurostat.

2/ Percentuale del PIL.

[1] Ai sensi dell’Articolo IV dello Statuto del FMI, il FMI tiene discussioni bilaterali con i membri, solitamente ogni anno. Un team di personale visita il paese, raccoglie informazioni economiche e finanziarie e discute con i funzionari degli sviluppi e delle politiche economiche del paese. Al ritorno alla sede centrale, il personale prepara un rapporto, che costituisce la base per la discussione da parte del Consiglio esecutivo .

[2] Ai sensi dello Statuto del FMI, la pubblicazione di documenti relativi ai paesi membri è volontaria e richiede il consenso del membro. Il rapporto dello staff sarà pubblicato a breve sulla pagina www.imf.org/en/Countries/ITA .

[3] Al termine della discussione, il Direttore Generale, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione, riassume le opinioni dei Direttori Esecutivi e tale sintesi viene trasmessa alle autorità del Paese. Una spiegazione di eventuali qualificatori utilizzati nelle sintesi è disponibile al seguente indirizzo: http://www.IMF.org/external/np/sec/misc/qualifiers.htm .

(Foto da Pixabay elaborazione F Ascani)

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