- L’economia italiana ha continuato a espandersi a un ritmo moderato. Tuttavia, le prospettive a breve termine sono offuscate da un’elevata incertezza e le sfide strutturali, tra cui la bassa crescita della produttività e l’invecchiamento della popolazione, incidono sulle prospettive economiche.
- Un risultato di bilancio migliore del previsto nel 2024 ha permesso di tornare a un avanzo primario. Proseguire la solida performance di bilancio sarà essenziale per riportare il debito pubblico su una traiettoria discendente e rafforzare la resilienza.
- Aumentare la produttività, nonché potenziare e qualificare l’offerta di lavoro, sono essenziali per stimolare la crescita in modo duraturo e compensare l’impatto dell’invecchiamento della popolazione.
Consiglio esecutivo del Fondo monetario internazionale (FMI) ha completato la consultazione dell’articolo IV per l’Italia. [1] Le autorità hanno acconsentito alla pubblicazione del rapporto dello staff preparato per questa consultazione. [2]
Ritmo moderato
L’economia italiana ha continuato a espandersi a un ritmo moderato. Il PIL reale è cresciuto dello 0,7% nel 2024, sostenuto dalla spesa nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e da un contributo positivo delle esportazioni nette. Nonostante l’accresciuta incertezza sulle politiche commerciali globali, l’attività economica nel primo trimestre del 2025 si è mantenuta resiliente, grazie alla continua crescita degli investimenti e a un mercato del lavoro robusto.
Inflazione fino al 2%
L’inflazione headline è gradualmente aumentata fino a poco meno del 2% a giugno, il credito alle famiglie è tornato positivo e la contrazione del credito alle imprese si è attenuata. I rapporti tra deficit e debito pubblico nel 2024 si sono rivelati migliori del previsto e hanno consentito il ritorno a un avanzo primario. Tuttavia, permangono delle sfide.
Debito elevato
Il debito pubblico rimane elevato, la crescita della produttività è debole, la popolazione sta invecchiando rapidamente, la partecipazione femminile alla forza lavoro rimane ben al di sotto della media UE e le disparità regionali persistono.
Previsione
Si prevede che la crescita moderi allo 0,5% nel 2025, prima di risalire temporaneamente allo 0,8% nel 2026, grazie all’aumento della spesa correlata al NRRP e alle ricadute commerciali positive dalla Germania. L’inflazione complessiva dovrebbe attestarsi in media all’1,7% quest’anno, prima di convergere all’obiettivo del 2% della BCE nel 2026. Vi sono rischi al rialzo, tra cui l’accelerazione della crescita globale e i maggiori guadagni derivanti da investimenti pubblici e riforme, ma i rischi al ribasso rimangono significativi. La crescita della produttività potrebbe deludere, ad esempio, a causa di un’attuazione ritardata del NRRP, le tensioni commerciali potrebbero intensificarsi, i conflitti regionali potrebbero intensificarsi, le condizioni finanziarie globali potrebbero inasprirsi e i costi di finanziamento aumentare, e gli shock climatici macro-critici potrebbero perturbare l’attività economica.
Valutazione del Consiglio Esecutivo [3]
I Direttori Esecutivi hanno concordato con l’impostazione della valutazione del personale. Hanno accolto con favore la resilienza dell’economia italiana, con politiche solide a sostegno della crescita continua e di un’occupazione a livelli record. Allo stesso tempo, rilevando che le sfide strutturali derivanti dalla debole crescita della produttività e dal rapido invecchiamento della popolazione sono diventate questioni urgenti, i Direttori hanno sottolineato che accelerare lo slancio delle riforme per rafforzare la traiettoria di crescita dell’Italia è una priorità fondamentale.
Bene la solida performance fiscale dello scorso anno e il ritorno a un avanzo primario
I Consiglieri hanno elogiato la solida performance fiscale dello scorso anno e il ritorno a un avanzo primario. Hanno tuttavia osservato che il debito pubblico rimane persistentemente elevato e hanno sottolineato la necessità di un risanamento duraturo per indirizzarne la traiettoria su un chiaro percorso discendente.
A tale proposito, hanno accolto con favore l’impegno delle autorità per un piano fiscale a medio termine che bilanci le considerazioni di sostenibilità del debito e le esigenze di investimento e sia in linea con il quadro di bilancio dell’UE. A sostegno di tali sforzi, i Consiglieri hanno chiesto di continuare a migliorare il rispetto degli obblighi fiscali, razionalizzando la spesa fiscale e sostituendo i sussidi inefficienti con misure volte a migliorare la produttività.
Qualsiasi nuova misura di spesa dovrebbe essere compensata con risparmi altrove. Per consolidare la riduzione delle vulnerabilità legate al debito nel medio termine, i Consiglieri hanno sottolineato l’importanza di contenere le pressioni legate alle pensioni, migliorare l’economicità della spesa e ridurre il rischio del settore pubblico riducendo l’importo dei prestiti garantiti dallo Stato in essere, rafforzando al contempo la trasparenza e il monitoraggio delle passività potenziali.
Accolto con favore l’ulteriore miglioramento della solidità del settore bancario
I Consiglieri hanno accolto con favore l’ulteriore miglioramento della solidità del settore bancario, con politiche macroprudenziali che bilanciano adeguatamente i requisiti di stabilità con l’esigenza di sostenere l’erogazione del credito. In un contesto di incertezza, i Consiglieri hanno chiesto di continuare a monitorare la qualità dei prestiti e i legami tra il settore sovrano e quello finanziario. Hanno inoltre sottolineato la necessità di affrontare le vulnerabilità residue di alcuni istituti meno significativi e hanno accolto con favore i continui sforzi per recepire le raccomandazioni del FSAP 2020 e rafforzare il quadro normativo AML/CFT.
Sforzi per aumentare durevolmente la produttività e la crescita
I Direttori hanno sottolineato che sforzi di riforma sostenuti sono essenziali per aumentare durevolmente la produttività e la crescita. Hanno accolto con favore i progressi nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e hanno sottolineato che il suo completamento completo e tempestivo rimane una priorità.
Inoltre, hanno evidenziato i piani di riforma contenuti nel Piano a Medio Termine delle autorità e hanno osservato che le riforme successive, basate sugli insegnamenti tratti dall’elaborazione e dall’attuazione del PNRR, dovrebbero concentrarsi sulla promozione della produttività, dell’innovazione, dell’offerta di manodopera qualificata e della partecipazione al mercato del lavoro, promuovendo al contempo la transizione verso le energie rinnovabili e infrastrutture energetiche resilienti. I Direttori hanno inoltre ampiamente appoggiato le raccomandazioni del personale sulla transizione verde e sulla sicurezza energetica. Un migliore accesso al capitale di rischio contribuirebbe inoltre a rilanciare il dinamismo del settore privato e un’integrazione più approfondita a livello UE migliorerebbe ulteriormente l’accesso ai finanziamenti. I Direttori hanno sottolineato che le politiche industriali dovrebbero essere ben mirate per affrontare i fallimenti del mercato ed essere coordinate a livello UE.
Si prevede che la prossima consultazione dell’Articolo IV con l’Italia si terrà secondo il consueto ciclo di 12 mesi.
Tabella 1. Italia: indicatori economici selezionati
| 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | |
| Proiezioni | ||||||
| Economia reale (variazione percentuale) | ||||||
| PIL reale | 4.8 | 0,7 | 0,7 | 0,5 | 0,8 | 0,6 |
| Domanda interna finale | 4.8 | 2.3 | 0,6 | 0,9 | 0,9 | 0,5 |
| Esportazioni di beni e servizi | 9.9 | 0,2 | 0,4 | -2.4 | 0,2 | 0,6 |
| Importazioni di beni e servizi | 12.9 | -1,6 | -0,7 | -2.0 | 0,9 | 0,5 |
| prezzi al consumo | 8.7 | 5.9 | 1.1 | 1.7 | 2.0 | 2.0 |
| Tasso di disoccupazione (percentuale) 1/ | 8.1 | 7.7 | 6.6 | 6.6 | 6.7 | 6.8 |
| Finanze pubbliche | ||||||
| Prestiti/indebitamenti netti delle amministrazioni pubbliche 2/ | -8.1 | -7.2 | -3.4 | -3.3 | -2,8 | -2.7 |
| Saldo strutturale complessivo (percentuale del PIL potenziale) | -8.7 | -7.7 | -3,5 | -3.1 | -2.6 | -2,5 |
| Debito lordo delle amministrazioni pubbliche 2/ | 138.3 | 134.6 | 135.3 | 136,9 | 138.4 | 138,5 |
| Bilancia dei pagamenti (percentuale del PIL) | ||||||
| Saldo del conto corrente | -1.7 | 0,1 | 1.1 | 0,9 | 0,8 | 1.2 |
| Bilancia commerciale | -1,8 | 1.5 | 2.6 | 2.0 | 1.9 | 2.1 |
| Tasso di cambio | ||||||
| Regime di cambio | Membro dell’UEM | |||||
| Tasso di cambio (valuta nazionale per dollaro USA) | 0,9 | 0,9 | 0,9 | … | … | … |
| Tasso effettivo nominale: basato sull’indice dei prezzi al consumo (2000=100) | 104.6 | 108.2 | 110.0 | … | … | … |
| Fonti: autorità nazionali; Eurostat; ed elaborazioni degli staff del FMI. | ||||||
| 1/ Eurostat. 2/ Percentuale del PIL. | ||||||
[1] Ai sensi dell’Articolo IV dello Statuto del FMI, il FMI tiene discussioni bilaterali con i membri, solitamente ogni anno. Un team di personale visita il paese, raccoglie informazioni economiche e finanziarie e discute con i funzionari degli sviluppi e delle politiche economiche del paese. Al ritorno alla sede centrale, il personale prepara un rapporto, che costituisce la base per la discussione da parte del Consiglio esecutivo .
[2] Ai sensi dello Statuto del FMI, la pubblicazione di documenti relativi ai paesi membri è volontaria e richiede il consenso del membro. Il rapporto dello staff sarà pubblicato a breve sulla pagina www.imf.org/en/Countries/ITA .
[3] Al termine della discussione, il Direttore Generale, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione, riassume le opinioni dei Direttori Esecutivi e tale sintesi viene trasmessa alle autorità del Paese. Una spiegazione di eventuali qualificatori utilizzati nelle sintesi è disponibile al seguente indirizzo: http://www.IMF.org/external/np/sec/misc/qualifiers.htm .