The New European: si cambia tutto, tranne la stampa

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Dopo nove anni di attività, e centinaia di numeri pubblicati, il settimanale The New European, nato in occasione del referendum del Regno Unito sulla Brexit – per sostenere le ragioni di chi voleva rimanere nell’Unione Europe – cambia il nome della testata, e diventa The New World. La decisione, diventata esecutiva dai primi giorni del mese di giugno, è stata presa in considerazione del fatto che il mondo sta cambiando rapidamente, e molti temi legati alla discussione se rimanere o meno nell’Unione sono stati progressivamente sostituiti da scenari mondiali più dinamici, e per certi versi inaspettati. La nuova Presidenza americana, lo sviluppo di un conflitto nel vecchio continente, la crisi mediorientale e l’avanzare di alcune sfide apparentemente globali, come l’Intelligenza Artificiale, hanno suggerito di ampliare i confini della pubblicazione, rinominandola da “nuovo Europeo” a “nuovo Mondo”. Una sfida importante per un settimanale che, almeno nelle intenzioni dell’editore, doveva durare per il solo periodo della campagna referendaria, e poi per quasi un decennio ha continuato la distribuzione in edicola. Un luogo dove anche il “nuovo Mondo” sarà sempre a suo agio, visto che il settimanale continuerà ad essere stampato, oltretutto su carta migliorata. Gli oltre 35.000 abbonati potranno immergersi negli approfondimenti dei nuovi temi in discussione, continuando a contare sulla tradizionale forza della stampa, per la diffusione dei contenuti che devono essere assimilati con calma.

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