Dal cammino alla creazione artistica, dall’ascolto del territorio alla riflessione ecologica: si è conclusa la terza edizione di Abitare il paesaggio, la Summer School di UNIDEE Residency Programs, realizzata con il sostegno della Fondazione Zegna. Un’esperienza immersiva che, dall’8 al 17 luglio 2025, ha coinvolto otto studenti del Liceo Artistico G. e Q. Sella di Biella in un percorso tra natura, arte e sostenibilità, accompagnati dall’artista Claudia Losi.
Il modulo – parte di un progetto triennale avviato nel 2023 e rivolto ai giovani del territorio – ha offerto ai partecipanti l’opportunità di vivere l’Oasi Zegna in modo profondo e partecipato, riscoprendo il paesaggio alpino sperimentando pratiche di ascolto e osservazione del paesaggio.
Il percorso si è articolato in due momenti: una prima fase esperienziale in alta quota, tra rifugi e sentieri dell’Oasi Zegna, e una seconda fase laboratoriale negli spazi di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto a Biella. Guidati dall’artista Claudia Losi e accompagnati dalla guida ambientale Fabrizio Calatti, i ragazzi hanno approfondito il valore storico, geologico ed ecologico dei luoghi. Incontri sul campo con allevatori, letture collettive, momenti di silenzio e raccoglimento, esercizi sensoriali e testimonianze – tra cui quelle di Marcello Vaudano (Presidente DocBi), Ruggero Poi e della filmmaker Vanina Lappa – hanno arricchito il percorso, in un intreccio di sapere, esperienza e relazione.
La transumanza come metafora
Tema centrale della residenza è stato quello della transumanza, interpretata non solo come pratica antica ma anche come gesto simbolico di attraversamento e trasformazione. “Non c’è un pastore che governa il gregge – ha spiegato Losi – ma una persona che accompagna e si modifica insieme al gruppo. Siamo stati un piccolo gregge che ha lasciato la pianura per salire in quota, portando a valle, al ritorno, una narrazione collettiva, sensibile e nutriente”.
Rientrati a Biella, gli studenti hanno trasformato materiali, suggestioni e riflessioni raccolte lungo il cammino in una narrazione corale, fatta di immagini, suoni, parole e oggetti. Il lavoro si è concretizzato in una performance finale presentata al pubblico giovedì 17 luglio a Cittadellarte, alla presenza della presidente della Fondazione Zegna, Anna Zegna, dell’artista Claudia Losi, delle famiglie e dei rappresentanti delle realtà coinvolte. L’open studio si è aperto con la proiezione del video documentario realizzato da Nicholas Ferrara e si è concluso con una performance in cui i ragazzi, a piedi scalzi, hanno camminato su una grande mappa disegnata a terra, tracciando la parola “vita”, emersa come sintesi profonda dell’intero percorso.
“Abbiamo voluto offrire ai ragazzi l’opportunità di vivere il paesaggio in modo esperienziale, comprendendo quanto sia importante l’equilibrio tra natura e comunità per il nostro futuro. – Ha commentato Anna Zegna – Il pensiero del fondatore Ermenegildo Zegna trova oggi continuità nel dialogo con la visione di Michelangelo Pistoletto”.
Un dialogo che si rinnova di anno in anno, generando esperienze educative che lasciano tracce nel territorio e in chi lo abita, e che fanno dell’arte uno strumento concreto di consapevolezza e trasformazione collettiva.