COMUNICATO STAMPA
Ex-Ilva, Fim Fiom Uilm: Basta rinvii, è il tempo delle soluzioni definitive
Esprimiamo solidarietà al sindaco e a tutta la cittadinanza di Taranto che ha a cuore la democrazia, l’ambiente e la salute, visto il clima di tensione crescente che ha portato all’annuncio delle sue dimissioni. Chiediamo che si ripristinino al più presto le condizioni di convivenza civile e confronto democratico, a partire dal ritorno in carica del primo cittadino.
Il confronto, anche duro e difficile, non deve travalicare i confini del reciproco rispetto delle posizioni su una questione che non trova soluzione da anni.
Fim Fiom e Uilm sono mobilitate con i lavoratori e le lavoratrici per realizzare un piano che abbia tre obiettivi: il risanamento ambientale, la decarbonizzazione e le garanzie occupazionali per superare il ciclo produttivo a carbone garantendo salute e ambiente, da anni perseguito per il territorio.
Il rischio concreto è che senza la certezza di un piano industriale e delle risorse ci sia un vero e proprio fallimento.
Inoltre, con l’attuale autorizzazione integrata ambientale e in assenza di un vero progetto con forni elettrici e DRI, si rischia di non raggiungere il passaggio dal ciclo integrale a quello decarbonizzato.
La continuità produttiva è necessaria al progressivo processo di sostituzione del ciclo integrale con il piano presentato: 8 anni con 4 forni elettrici (3 Taranto, 1 Genova), Polo DRI a Taranto, investimenti nei vari plant sulla verticalizzazione degli impianti garantendo l’approvvigionamento energetico di gas con tutte le soluzioni tecniche possibili, nessuna esclusa.
È tempo di assumersi la responsabilità di decidere per il bene comune e traguardare una transizione ecologica e sociale per cui lottiamo dal 26 luglio del 2012.
Il fallimento e la chiusura dell’ex Ilva sarebbero un disastro ambientale, sociale, occupazionale e produttivo.
Insieme alle lavoratrici e ai lavoratori abbiamo vissuto anni di lavoro, scioperi, lotte e contrattazione puntualmente disattesi da istituzioni e soggetti privati. È ora di realizzare un piano per la transizione ecologica e tecnologica degli impianti garantendo tutta l’occupazione (ADI in A.S., Ilva in A.S., indotto e appalti) anche con leggi speciali che risarciscano i lavoratori e i cittadini.
Questo piano di investimenti pubblici e privati deve avere la garanzia delle istituzioni dello Stato a tutti i livelli anche attraverso un ruolo diretto nella gestione e a garanzia di tutti gli aspetti realizzativi del piano industriale volto alla decarbonizzazione.
Lavoratori e cittadini, lavoro e salute solo insieme possono dare un futuro a Taranto se si realizza un piano chiaro con risorse e una gestione che rispetti gli obiettivi stabiliti.
Non c’è più tempo da perdere. Il 1° agosto a Palazzo Chigi lo ribadiremo con forza al Governo.
Lo dichiarano i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella.
Roma, 29 luglio 2025 Uffici Stampa Fim, Fiom, Uilm