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Come prepararsi a un hackathon: consigli pratici per affrontarlo al meglio
Se fai parte del mondo digital, magari hai sentito parlare di hackathon e ti stai chiedendo cosa siano esattamente. Immagina un evento intensivo, spesso un weekend intero, dove persone con diverse competenze si riuniscono per creare qualcosa di nuovo e innovativo. Non è solo codice, anzi: è un mix di creatività, strategia, design e problem-solving, tutto concentrato in un lasso di tempo limitato. L’obiettivo è rispondere a una sfida specifica, sviluppando un progetto che può essere un prototipo, un’applicazione, una campagna o una soluzione a un problema reale.
Partecipare a un hackathon è un’opportunità unica per uscire dalla routine e immergersi in un’esperienza ricca. È un modo fantastico per mettere alla prova le tue capacità, imparare cose nuove sul campo e conoscere persone interessanti. Puoi ampliare il tuo network incontrando developer, designer, marketer e creativi, con cui potresti collaborare in futuro. È anche un’occasione per dare visibilità al tuo talento e al tuo portfolio, dimostrando di saper lavorare in team e sotto pressione. Soprattutto, è uno spazio per sperimentare liberamente, trasformando un’idea in qualcosa di concreto in tempi record.
La preparazione: il primo passo verso il successo
Affrontare un hackathon al meglio significa iniziare a pensarci prima ancora che l’evento cominci. Il primo passo è scegliere l’hackathon giusto per te. Ce ne sono di tantissimi tipi: alcuni sono molto tecnici, altri si concentrano sul design, sulla sostenibilità, sul marketing o su tematiche sociali. Dai un’occhiata al programma, agli sponsor e ai temi proposti per capire quale si allinea meglio con le tue competenze e i tuoi interessi.
Una volta scelto, dedica tempo a leggere con attenzione il brief e il regolamento. Questi documenti contengono tutte le informazioni fondamentali: la sfida da affrontare, i criteri di valutazione, i tool consentiti e le tempistiche. Capire bene cosa ti aspetta ti aiuterà a orientare la tua preparazione.
Un punto cruciale è il team. Alcuni hackathon ti permettono di iscriverti da solo o da sola e trovare una squadra sul posto, altri richiedono che tu abbia già un gruppo formato. Se possibile, cerca di creare un team con persone che abbiano competenze complementari alle tue. Se lavori come developer, cerca chi lavora come designer e magari qualche professionista brava nel marketing o nella comunicazione. La diversità di prospettive è una risorsa enorme. Se decidi di partecipare in solitaria, non preoccuparti: è un’ottima occasione per metterti alla prova e fare nuove conoscenze sul campo.
Nei giorni precedenti l’evento, familiarizza con gli strumenti e i tool che potresti usare. Assicurati di saper usare al meglio i software, le piattaforme o le librerie che potrebbero servirti. Una buona ricerca preliminare sulla tematica dell’hackathon può darti un vantaggio: informarti sulle tendenze, sui casi studio o sulle tecnologie pertinenti ti aiuterà a generare idee più solide e innovative durante l’evento.
Cosa portare (e non solo nello zaino)
Quando partecipi a un hackathon, non è solo ciò che metti nello zaino a fare la differenza, ma anche e soprattutto il tuo approccio mentale. Fisicamente, assicurati di avere con te tutti i dispositivi di cui potresti aver bisogno: il tuo laptop, tablet, e ovviamente tutti i caricabatterie (magari anche un power bank per le emergenze). Utili anche un quaderno e delle penne per appuntare idee e schizzi. Non dimenticare snack energetici come barrette, frutta secca o cioccolato, e una borraccia d’acqua. Mantenere alta l’energia è fondamentale.
Dal punto di vista mentale, la parola chiave è predisposizione. La sera prima dell’hackathon, cerca di dormire a sufficienza, per mantenere alta la tua concentrazione e la creatività per ore. Preparati anche ad affrontare la stanchezza e a gestire lo stress che inevitabilmente si presenteranno. L’hackathon è una maratona, non uno sprint: cerca di gestire la tua energia distribuendola bene nell’arco dell’evento. Sii flessibile, apriti al confronto e alla collaborazione. Lo spirito di squadra è la vera forza motrice di queste esperienze.
Durante l’hackathon: la gestione della maratona creativa
Una volta iniziato l’hackathon, ti sembrerà che il tempo voli. La gestione del tempo diventa essenziale: è utile stabilire fin da subito delle scadenze interne per le diverse fasi del progetto (dall’ideazione alla prototipazione, fino alla preparazione della presentazione finale). Dividete i compiti all’interno del team in base alle competenze di ciascun membro, ma siate pronti e pronte a darvi una mano a vicenda e a scambiare i ruoli se necessario.
La comunicazione è il cuore di un hackathon. Parlate apertamente nel team, condividete i progressi, chiedete aiuto quando siete in difficoltà. Ci saranno momenti di stallo o crisi: è normale. In questi frangenti, non ostinatevi a lavorare sullo stesso problema. Fate una breve pausa: una camminata, un caffè, o qualche minuto per staccare la mente. Spesso, allontanarsi per un attimo dal problema permette di trovare nuove soluzioni. Imparare a decidere cosa scartare e cosa valorizzare è un’abilità preziosa: a volte, l’idea migliore non è quella più complessa, ma quella che puoi realizzare meglio nel tempo a disposizione.
Ricorda che l’obiettivo finale è una buona presentazione. Non importa quanto geniale sia la tua idea se non riesci a comunicarla in modo efficace. Lavora sulla chiarezza, sulla sintesi e sull’impatto visivo della vostra demo o presentazione. Fare delle prove interne prima del momento clou può fare la differenza.
Dopo l’hackathon: valorizzare l’esperienza
Che tu abbia vinto o meno, l’hackathon è un’esperienza da capitalizzare. Anche se il tuo progetto non è arrivato sul podio, hai imparato, sperimentato e creato qualcosa in un tempo record. Valorizza l’esperienza: aggiungi il progetto al tuo portfolio, descrivendo la sfida affrontata, la soluzione proposta, il tuo ruolo nel team e le competenze che hai messo in gioco.
Condividi il progetto sui tuoi canali social o su piattaforme professionali. Questo non solo ti darà visibilità, ma potrebbe anche attirare l’attenzione di potenziali collaboratori o datori di lavoro. Rimani in contatto con le persone conosciute: le relazioni sono fondamentali nel mondo digital. Una semplice email o un messaggio su LinkedIn possono trasformarsi in future opportunità.
Prenditi un momento per riflettere su cosa migliorare. Cosa ha funzionato bene nel team? Dove avreste potuto essere più efficienti? Quali nuove competenze hai acquisito? Questa auto-analisi è preziosa per la tua crescita futura. Ogni hackathon può essere un trampolino per opportunità future: un’idea nata durante l’evento potrebbe trasformarsi in una startup, potresti ricevere proposte di lavoro da aziende che hanno notato il tuo talento, o semplicemente aumentare la tua visibilità nel settore.
Gli hackathon sono molto più di semplici competizioni. Sono veri e propri spazi di sperimentazione, dove l’apprendimento è rapido e la crescita personale è accelerata. Ti permettono di toccare con mano il processo creativo, dall’idea embrionale alla sua prima forma concreta, il tutto in un ambiente stimolante e collaborativo. Sono l’ambiente ideale per chi vuole mettersi in gioco, imparare facendo e scoprire fino a che punto può spingere la propria creatività e le proprie capacità.
Partecipa agli hackathon della Rome Future Week® 2025
Dal 15 al 21 settembre Rome Future Week® ti aspetta in tutta Roma e alla Casa delle Tecnologie Emergenti con due hackathon da non perdere:
- Educazione 5.0 Lab, l’hackathon per riscrivere l’educazione con le parole di chi la vive, in collaborazione con Little Genius International e IUL – Università Telematica degli Studi, il 18 settembre dalle 9:00 alle 18:30 (iscriviti qui per partecipare)
- Next Gen Prevention, l’hackathon per riscrivere la prevenzione con la voce dei giovani, con il sostegno della Fondazione MSD (iscriviti qui per partecipare).