Il Ddl governativo sull'Intelligenza artificiale è in terza lettura - redigo.info

Compatibilità
Salva(0)
Condividi

Il testo del Ddl governativo recante disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale, così come modificato dalla Camera dei deputati, è stato trasmesso al Senato per la terza lettura.

Si compone di 28 articoli, tesi a introdurre regole nazionali in armonia con il quadro normativo europeo di cui al Regolamento (Ue) 2024/1689 del 13 giugno 2024 (c.d. “AI Act”). L’intenzione del Legislatore italiano è predisporre un sistema di principi di governance e misure specifiche adatte al nostro contesto per mitigare i rischi e cogliere le opportunità dell’Intelligenza artificiale. 

L’ossatura è dedicata agli aspetti tecnici e di tutela agganciati alle applicazioni dell’IA nei campi pubblico e privato.

L’impiego dell’Intelligenza artificiale ha, in questo testo, una visione antropocentrica; occorre vigilanza sui rischi economici e sociali e sull’impatto in ordine ai diritti fondamentali. Il disegno di legge si inserisce nel solco di attività (governative e parlamentari) precedenti e contemporanee all’esame dell’AI Act.

Lo sforzo governativo si snoda lungo tre filoni.

Il primo consiste nell’impegno del Governo che, sulla base delle linee del Libro Bianco sull’IA della Commissione europea, a partire dal 2020 ha elaborato una Strategia nazionale per l’IA (eseguita dal MIMIT), che si inserisce nel quadro del Piano Coordinato Europeo per l’IA, e va collocata nell’ambito di un’azione sinergica tra Stati membri dell’UE e istituzioni comunitarie. A tale riguardo, il 22 luglio 2024 è stato pubblicato il documento completo della Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026, che identifica tre macro obiettivi strategici:

i) sostenere la realizzazione e l’adozione di applicazioni di IA per supportare pratiche gestionali, modelli produttivi e progetti di innovazione;

ii) promuovere le attività di ricerca scientifica funzionale e applicata;

iii) valorizzare il capitale umano attraverso la formazione e la crescita di talenti in possesso delle necessarie competenze.

Il secondo filone è di natura parlamentare, costituito dall’intensa attività conoscitiva svolta, nell’attuale legislatura, da vari organi della Camera dei deputati. Le norme si articolano qui in Capi, come segue:

Capo I Principi e finalità.

Stabilisce i principi fondamentali per l’uso dell’Intelligenza artificiale, anche nei settori produttivi e di difesa, promuovendo un approccio trasparente e rispettoso dei diritti fondamentali. Reca, inoltre, una serie di definizioni, riprese dall’ordinamento europeo, di termini usati nel testo.

Capo IIDisposizioni di settore.

Disciplina l’applicazione dell’IA in ambiti specifici come il sistema sanitario, la ricerca scientifica, il lavoro, la pubblica amministrazione e l’attività giudiziaria, promuovendo adeguate tutele di trattamento e protezione dei dati personali e regolando l’uso di questi strumenti per garantire che non si verifichino discriminazioni.

Contiene (articolo 16) una delega al Governo per definire una disciplina organica relativa all’utilizzo di dati, algoritmi e metodi matematici per l’addestramento dei sistemi di IA.

Capo IIIStrategia nazionale, Autorità nazionali e azioni di promozione.

Detta misure inerenti alla redazione e aggiornamento della Strategia nazionale per l’IA, specificando che essa deve favorire le collaborazioni pubblico-private e promuovere la ricerca e la formazione. Inoltre, l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e l’Agenzia per la cyber-sicurezza nazionale (ACN) sono designate, all’articolo 20, quali autorità nazionali per l’Intelligenza artificiale, dunque sono responsabili di garantire l’applicazione e l’attuazione della normativa nazionale ed unionale.

È prevista una delega al Governo per l’adeguamento della normativa nazionale all’AI Act.

Capo IV Disposizioni a tutela degli utenti e in materia di diritto d’autore.

Il capitolo prevede misure per proteggere gli utenti nell’uso dell’IA, assicurando la tutela della privacy e dei diritti d’autore, ivi compresa la regolamentazione dell’uso dell’IA per la creazione e manipolazione di contenuti. È inclusa una modifica alla legge sul diritto d’autore per estendere la protezione anche alle opere create con l’ausilio dell’IA.

Capo VDisposizioni penali.

Si prevedono modifiche al Codice penale per punire l’uso illecito, introducendo ad esempio la responsabilità penale per chi diffonde contenuti generati con IA in modo ingannevole e per chi utilizza l’IA in modo da compromettere la sicurezza o l’integrità di persone o sistemi.

Capo VIDisposizioni finanziarie e finali.

Reca la clausola di invarianza finanziaria, nonché ulteriori disposizioni finali tra cui la possibilità, per l’ACN, di concludere accordi di collaborazione con soggetti privati.

Redazione redigo.info

Recapiti
redazione