Sedersi sull’erba, respirare a pieni polmoni e condividere cibo e risate: poche cose sanno regalare un senso di libertà e benessere come un picnic estivo. È un gesto semplice, ma ricco di significato: ci invita a rallentare, a scegliere con cura ciò che portiamo in tavola (o meglio, sulla coperta), e a ritrovare un contatto autentico con la natura e con le persone. Non servono lunghi viaggi o mete esotiche: basta un prato, una spiaggia al tramonto, l’ombra fresca di una pineta, oppure il parco cittadino dietro casa. L’importante è scegliere un luogo accogliente, lontano dallo stress e dal rumore, in cui il tempo sembri scorrere più piano.
Il picnic è anche un invito alla creatività: un menù pensato per essere gustato all’aperto, con piatti semplici ma di qualità, che raccontino la stagione e il territorio. È l’occasione per sperimentare ricette che si prestano a essere trasportate facilmente, consumate senza fretta e condivise in armonia. In questo, lo spirito slow diventa protagonista: prediligere ingredienti locali e di stagione, ridurre gli sprechi, organizzare tutto in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Ogni picnic è un piccolo viaggio, un modo per scoprire scorci inaspettati, assaporare il paesaggio insieme ai nostri cibi, trasformare un pasto in un ricordo speciale. Che sia un appuntamento romantico, una giornata in famiglia o una pausa tra amici, è sempre un’esperienza che nutre corpo e spirito. Preparatevi, quindi, a stendere la tovaglia, aprire il cestino e lasciarvi avvolgere dai profumi dell’estate.
Come riempire il cestino
Quando si tratta di riempire il cestino, la regola d’oro è semplicità e praticità. Meglio optare per piatti preparabili in anticipo, buoni a temperatura ambiente e facili da mangiare anche senza posate. In piena estate conviene evitare alimenti troppo delicati – come certi formaggi freschi o salse a base di uova – e puntare su piccole porzioni che riducano manipolazione e sprechi. Qualità e stagionalità restano imprescindibili, anche per un pranzo informale: un ventaglio di proposte che accontenti tutti, tenendo conto di allergie e stili alimentari diversi.
L’ideale? Un menù che parta da qualche stuzzichino di verdura croccante, prosegua con torte salate, polpette, focacce o paste fredde, e si chiuda con frutta di stagione, magari già tagliata o infilzata in spiedini colorati, e un dolce leggero. Da bere, acqua in abbondanza, succhi di frutta casalinghi per i più piccoli e, per chi vuole, un bicchiere di vino o birra fresca.
Infine, non dimentichiamo che anche il trasporto e l’allestimento possono essere slow: contenitori riutilizzabili, borsa termica, stoviglie non usa e getta, sacchetti per non disperdere i rifiuti e un’attenzione particolare a lasciare il luogo più pulito di come l’abbiamo trovato.
Tre ricette per il vostro picnic slow
Insalata di zucchine e pinoli
Ingredienti per 4 persone
• mezzo chilo di piccole zucchine
• un etto di pinoli
• un etto di parmigiano reggiano
• aceto balsamico
• olio extravergine di oliva
• sale
Pulite le zucchine eliminandone le estremità, lavatele, asciugatele e tagliatele a rondelle sottili. Tostate i pinoli in un padellino. Riducete il parmigiano in scaglie e riunite tutti gli ingredienti in una insalatiera, mescolando bene. Miscelate mezzo bicchiere di olio con due cucchiai di aceto, aggiungete un pizzico di sale e battete energicamente con una forchetta, ottenendo una emulsione omogenea con cui condire l’insalata. Lasciate insaporire per circa un quarto d’ora prima di servire. Tempo di esecuzione mezz’ora, più il riposo.
Plumcake salato ai peperoni
Ingredienti per 8 persone
• 2 etti e mezzo di farina di grano tenero
• 15 g di lievito per torte salate
• 6 etti di peperoni
• un ciuffetto di basilico
• 80 g di olive taggiasche
• 3 uova
• un dl di latte
• 30 g di olio extravergine di oliva
• sale, pepe
Lavate i peperoni e divideteli a metà. Eliminate i semi e le costoline bianche, quindi tagliateli a striscioline e cuoceteli per una decina di minuti in una padella antiaderente con un filo di olio (dovranno rimanere abbastanza sodi). Spegnete il fuoco, salate e unite qualche fogliolina di basilico spezzettata. In una ciotola battete con una frusta le uova con il latte e l’olio, poi unite la farina e il lievito, dopo averli setacciati insieme. Aggiungete i peperoni, una volta raffreddati, le olive denocciolate e grossolanamente tritate, un pizzico di sale. Mescolate e versate in uno stampo rivestito con carta forno. Cuocete in forno preriscaldato a 190 °C per 35-40 minuti. Servite il plumcake tiepido tagliato a fette.
Il consiglio slow: usate i peperoni dei Presìdi Slow Food, come quelli di Voghera!
Tortini di cioccolato bianco e nespole
Ingredienti per 8 persone
• 2 etti e mezzo di farina di farro
• mezzo cucchiaio di lievito per dolci
• 2 etti e mezzo di nespole
• 75 g di cioccolato bianco
• un etto di zucchero semolato, un etto di zucchero di canna chiaro
• 3 uova
• una bacca di vaniglia
• un limone
• 225 g di burro
• sale
Riscaldate il forno a 180 °C se statico, 160 se ventilato. Imburrate e infarinate uno stampo rettangolare di 20×30 centimetri. Lavate e asciugate le nespole, dividetele a metà, eliminate i noccioli e tagliatele a tocchetti. Spezzettate grossolanamente il cioccolato. Lasciate ammorbidire il burro a temperatura ambiente; aprite la bacca di vaniglia e recuperatene i semini; grattugiate la buccia del limone; setacciate la farina con il lievito. Sbattete con una frusta il burro con gli zuccheri, i semini di vaniglia e la buccia di limone fino a quando il composto non diventerà cremoso; unite, sempre mescolando, le uova, una alla volta, la farina e il lievito, poi un pizzico di sale. Aggiungete in ultimo il cioccolato, le nespole e mescolate delicatamente per amalgamare il tutto. Cuocete per una ventina di minuti, fino a doratura della superficie. Sfornate e lasciate intiepidire. Una volta raffreddato, sformate il dolce e tagliatelo a quadrotti.