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viaggio surrealista in Catalunya tra Figueres, Portlligat e Púbol
Salvator Dali @ad-italia.it
Le due cose più fortunate che possono capitare a un pittore sono: primo, essere spagnolo, e secondo, chiamarsi Dalí. Queste due cose sono successe a me”. E, poi: “Mi considero uno dei padri dell’umanità”. E, infine: “Il Surrealismo sono io”. Basterebbero queste tre frasi per dare un’idea del carattere istrionico di Salvador Dalí. Pittore, scultore, designer, scrittore, cineasta e provocatore, l’artista catalano aveva uno stile originale e rivoluzionario. Come è naturale i luoghi da lui abitati riflettevano il suo carattere e sono ancora una buona cartina tornasole per scoprire qualcosa di più sull’autore di opere come La Persistenza della Memoria e Gli Elefanti. Ma non solo: perché entrare nelle sue case è una vera emozione, un’esperienza da fare assolutamente quando si viaggia in Catalunya
A Figueres la casa natale e il teatro museo
Tutto ha avuto inizio a meno di due ore da Barcellona, nel centro di Figueres. In carrer Monturiol 6 la Casa Natal di Dalí è ora aperta al pubblico. Qui, tra le sale di un palazzo modernista del 1898, i visitatori possono seguire un percorso emozionante, visivo e sonoro, che li accompagna a scoprire i diversi volti dell’artista. Immagini, spazi, oggetti e ologrammi raccontano la famiglia, l’infanzia e il percorso artistico dell’artista in rapporto con Figueres che all’inizio del Novecento era una una città di frontiera, francesizzata, aperta e commerciale, borghese e con una forte tradizione democratica.
Sito web: www.casanataldali.cat
Indirizzo: Carrer Monturiol 6, Figueres
Casa di Salvador Dali a Figueres @empordaturisme.com
A solo 5 minuti a piedi da qui il Teatre-Museu Dalí ospita la più vasta collezione di opere dell’artista e offre la cornice ideale per conoscere la sua carriera, dalle prime esperienze alle iconiche creazioni surrealiste, fino alle opere degli ultimi anni di vita. Il museo, costruito sopra i resti di un vecchio teatro bruciato durante la Guerra Civile, è stato concepito e disegnato proprio da Dalí e costituisce di per sé l’oggetto surrealista più grande del mondo. Visitarlo è come fare un viaggio nella mente dell’artista.
L’esterno è stupefacente con le decorazioni-croissant sui muri e le grandi uova sul tetto. All’interno, sulle pareti che delimitano il teatro, tanti manichini dorati danno il benvenuto ai visitatori. La sala del tesoro custodisce le opere che ripercorrono la carriera artistica del pittore e mostrano le sue sperimentazioni. Nella sala Mae West il volto dell’attrice americana è composto da due quadri con vedute di Parigi che diventano occhi, un caminetto con la legna che fa da naso, un sipario formato da una parrucca che si trasforma in capelli. Il sofà di pelle rossa che riproduce le labbra è stato esposto negli anni Trenta nella boutique parigina della stilista e amica di Dalí Elsa Schiaparelli.
Il consiglio in più: impossibile andarsene senza ammirare l’esposizione permanente dedicata ai gioielli disegnati dal maestro. C’è persino un cuore di rubini meccanizzato che batte senza sosta.
Sito web: salvador-dali.org
Indirizzo: Plaça Gala i Salvador Dalí 5, Figueres
Sala Mae West al Teatro Museu Dali di Figueres @catalunyaexperience.it
A Portlligat la casa vista mare
Il borgo marinaro di Cadaqués si rivela dopo le curve di una strada sinuosa che attraversa il verde della montagna e scende verso il blu del mare. L’atmosfera isolata e la vocazione da buen retiro di questo villaggio a due ore da Barcellona ha convinto molti artisti e poeti a trasferirsi qui, da Pablo Picasso a Federico García Lorca. Sul muro della pasticceria Can Cabrisas, vera istituzione in città, è appesa una foto di Dalí che tiene davanti a un occhio un “tap”, un dolcetto a forma di tappo di champagne. Il pittore era solito frequentare la pasticceria perché nella frazione di Portlligat aveva ristrutturato alcune case di pescatori trasformandole in una dimora degna del suo genio dove vivere con la moglie e musa Gala (e per molto tempo anche con l’amica Amanda Lear).
Cadaques @Agencia Catalana de Turisme
Ad accogliere i visitatori che desiderano scoprire la Casa Museo Dalí c’è un gigantesco orso bianco che serve da porta ombrelli e introduce allo stile stravagante della dimora. Nella camera da letto trova posto una voliera pensata per un solo grillo (al maestro piaceva il suo canto), la stanza circolare dove Gala riceveva gli amici sembra un’alcova marocchina e nel salottino c’è uno specchio che permetteva a Dalí di “essere il primo in Spagna a vedere sorgere il sole”. Ma è lo studio la vera meraviglia perché campeggiano due dipinti che l’artista lasciò incompiuti quando, alla morte della moglie, si trasferì al Castello di Púbol. La zona della piscina è l’ultimo colpo di teatro prima di uscire dalla villa con il divano a forma di bocca (il Mae West Lips Sofa) e i poster pubblicitari degli pneumatici Pirelli.
Sito web: www.salvador-dali.org
Indirizzo: Platja de Portlligat, Cadaqués
Il consiglio in più: la caletta su cui si affaccia la casa di Dalí e Gala è un assaggio della bellezza del parco Cap de Creus. Qui, percorrendo un breve sentiero in discesa dal faro, si arriva alle due cale Jugadora che, con i loro fondali di sabbia bianche e rocce, sono l’ideale per fare snorkeling.
Casa Museo Dali @itsnicethat.com
A Púbol il castello immerso nella natura
Costruito in epoca medioevale, il castello Gala Dalí, a mezz’ora da Girona, è stato comprato nel 1968 da Dalí come regalo per la moglie Gala. La coppia concordò persino che l’artista non avrebbe fatto visita alla sua musa se non avesse ricevuto un invito scritto da lei. Il maestro restaurò e decorò il castello con il suo stile inconfondibile, mescolando il gotico con il surrealista. Dipinse gli interni dando al maniero il suo tocco personale, nel giardino installò statue a forma di elefanti dalle zampe lunghissime e realizzò una fontana a forma di testa di pesce. Il risultato fu un luogo romantico, misterioso e affascinante. Qui, dopo la morte di Gala nel 1982, si trasferì in pianta stabile.
La visita dei tre piani del castello disposti attorno a un cortile alto e stretto porta a scoprire le sale dove viveva la coppia, dalla camera da letto fino all’atelier d’artista, dalla terrazza panoramica alla piscina, dalla cucina al garage con la Cadillac nera, dai giardini in stile francese alla cripta dove è stata sepolta Gala. Oltre ai dipinti e ai disegni che Dalí regalò alla moglie, si può vedere anche una collezione di abiti di alta moda di Dior, Pierre Cardin, Chanel, Elizabeth Arden indossati dalla musa.
Sito web: salvador-dali.org
Indirizzo: Gala Dalí, La Pera, Púbol
Il consiglio in più: il castello si trova nel cuore del Baix Empordà, tra incantevoli borghi e filari di vite a perdita d’occhio. La Festa Major di Púbol si celebra a metà agosto con concerti ed eventi gastronomici.
Castell de Gala di Salvador Dalí de Púbol @Agencia Catalana de Turisme
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