Poesia/riflessione:
“IL CORPO NEI DCA”
Odiato, Amato, Ignorato, Anestetizzato e INCATENATO!
SOPRA-VVALUTATO e SOTTO-VALUTATO! SOTTO-MESSO!
DOMINARE e ESSERE DOMINATI!
Primo Tentativo disperato di CONTROLLO!
Vittima di una mente incatenata dalla sofferenza,
unico strumento di rivalsa,
inestimabile distrazione,
sempre utile e ignaro SPOSTAMENTO,
pregiata fonte di dolore,
ECCELLENTE promemoria di disperazione,
prezioso espediente sintomatico,
ora ricchezza, ora tragedia.
Realtà concreta e astratta!
Sostanza organica!
Materia tangibile sempre presente!
Detestato, disprezzato, maltrattato!
Compagno di viaggio lungo il cammino che porterà alla liberazione!
All’assoluzione!
All’indipendenza!
Oppresso e dominato: ora padrone, ora servo!
Prigioniero di ogni singola emozione!
Proprio loro, le emozioni belle e brutte, ce lo fanno sentire e vedere grande, grosso, grasso, labile, deforme, IMPOSSIBILE DA SOPPORTARE! E’ una vera questione di vita e di morte!
La percezione del sentire arriva attraverso LUI.
Il sentire stesso è una catena che attanaglia. Gli occhi le sue sbarre.
IL NOSTRO CORPO E’ TEATRO di un’infinità di SENSAZIONI, convive infatti anche con un GRANDE GODIMENTO che è irresistibile perchè dona l’illusione di sentirsi ONNIPOTENTI .
Mille montagne russe che risultano ingestibili, insostenibili.
Eppure dovrebbe essere così amorevolmente soave L’ESSERE SEMPLICEMENTE E MORBIDAMENTE DONNA!
POVERO CORPO, TRATTATO COME UNA COSA, uno strumento. Usato in ogni modo possibile, anche come baratto. Tu che frequentemente sei altro da me, ma proprio lontano come se non facessi parte di me.
Sarcasticamente, GRAZIE A TE, onnipresente, POSSO “SOFFRIRE” sempre! Un inchino di “gratitudine”.
Clicca se vuoi ingrandire l’immagine:
E’ incredibile, questo dipinto mi accompagna praticamente da tutta la vita senza che io me ne fossi accorta. Mi accompagna addirittura dal 4 settembre 1987, ma l’ho scoperto anni dopo.
Ritornerò dopo a raccontare di quella data.
Nel tempo ho acquistato un libro di Tamara de Lempicka, cosa che faccio per diversi artisti, e “Andromeda” mi ha letteralmente rapita. L’ho sentito!
Mi ha emozionata e toccata. L’ho trovato una metafora perfetta per chi soffre di disturbi alimentare, ma anche per altre situazioni ovviamente. UN DIPINTO CHE TI PARLA!
Inutile dire che ho provveduto subito a farne un quadro e a posizionarlo nell’atelier clinico a MondoSole in bella vista.
Gli occhi… la posizione, le forme… le catene…. l’elenco è lungo.
Quanto ci sarebbe da dire.
In qualche modo ho avuto il sospetto che fosse già familiare per me, una sensazione.
Così tempo fa, andando a rivedere vari ricordi, mi sono accorta che il 4 settembre 1987 sono andata a Torino al concerto di Madonna e una delle prime immagini che si vedono sul led, è proprio ANDROMEDA. Per l’intero SUPER FANTASTICO concerto c’è stata tanta Tamara de Lempicka. Il Signor Caso è sempre pieno di sorprese.
Non potevo ricordarmelo. Ero una ragazzina, è passata una vita. Ma ricordo molto bene la grandiosità di quell’evento super. “Siete già caldi”, “Qualcuno ha un pantine?” (Frasi iconiche di Madonna durante il concerto).
Ero già malata, ovviamente, ma mi ero messa in testa di andarci, dovevo andare…. non vado oltre per la storia è lunga. Comunque alla fine c’ero.
Di seguito un piccolissimo estratto del concerto di Madonna nel quale si vede il dipinto (c’era tanta Tamara de Lempicka), mentre invece se desideri vedere l’intero concerto clicca qui, ovviamente la qualità è bassa: