Whatsapp cerca di limitare la disinformazione con l’Intelligenza Artificiale (IA) di Meta. Secondo l’applicazione di messaggistica più popolare in Italia le fake news sono diffuse 6 volte più velocemente delle notizie vere. Per questo, la casa madre, Meta, prende precauzioni con la nuova funzionalità Ask Meta AI.
Una garanzia sulla crittografia
Come combattere efficacemente le famose catene a invio rapido, maggiori responsabili della circolazione di fake news su Whatsapp, e garantire il rispetto della privacy? È questo il nodo principale che gli esperti e i programmatori dell’applicazione di messaggistica hanno dovuto affrontare prima di annunciare la scorciatoia di Ask Meta AI.
Infatti, con la crittografia end-to-end Whatsapp non ha accesso ai contenuti delle chat e questo, pur essendo un bene per la protezione per la privacy degli utenti, non permette tuttavia di contenere le fake news. L’applicazione infatti non è usata solo come strumento di comunicazione ma soprattutto negli ultimi anni è diventato un vero passaparola di notizie, vere o false che siano.
Con la nuova funzione Ask Meta AI si da la possibilità agli utenti di verificare i contenuti con rapidità e senza uscire dall’applicazione. Premendo a lungo il messaggio basta selezionare “Ask Meta AI” per inoltrare al chatbot i media. Con una semplice domanda, Meta potrà giudicare il contenuto solo in base all’input richiesto. Dunque, tutto sembra rimanere nelle mani dell’utente, il sistema non è programmato per essere automatico e dare giudizi, preservando la libertà di giudizio.
Articolo di T.S.
L’articolo MetaAI contro le fake news su Whatsapp: interviene “Ask Meta AI” proviene da Notiziario USPI.