Montmartre: 21 segreti del quartiere più bohémiens di Parigi 4 Settembre 2025 – Posted in: Lo Sapevi che – Tags: #Montmartre #Parigi #arte #viaggio #storia #bohémien #fenomenologia #curiosità #travelblog #cultura
Montmartre non è solo un quartiere di Parigi, ma un simbolo intramontabile di arte, libertà e contrasti. Dalla leggenda di San Dionigi al fascino del Sacré-Cœur, dalle notti del Moulin Rouge ai pittori della Place du Tertre, scopri storia e 21 curiosità sul colle più bohémiens della capitale francese.
Introduzione
Montmartre non è solo un quartiere di Parigi: è un mito. Arroccato sul suo colle a nord della città, ha visto scorrere secoli di storia, sangue e colori. Fu luogo sacro fin dall’antichità, teatro di martiri cristiani, rifugio di artisti e rivoluzionari, palcoscenico di cabaret e sogni proibiti.
Dall’imponente basilica del Sacré-Cœur alle luci del Moulin Rouge, Montmartre incarna un paradosso tipicamente parigino: spiritualità e trasgressione, arte e commercio, malinconia e festa. Camminare tra i suoi vicoli è come attraversare le pagine di un romanzo che non smette di scriversi.
Storia di Montmartre in breve
- Origini antiche: il nome deriva da Mons Martyrum, “Monte dei Martiri”, perché qui, secondo la tradizione, fu decapitato San Dionigi nel III secolo.
- Età medievale: divenne zona di monasteri e vigne, lontana dal centro città.
- XIX secolo: con l’urbanizzazione e la rivoluzione industriale, Montmartre divenne rifugio degli artisti che non potevano permettersi lussuosi atelier al centro.
- Belle Époque: nacquero cabaret e locali che fecero la storia della notte parigina.
- Oggi: quartiere turistico, ma ancora vibrante, dove resiste un’anima autentica fatta di musica, pittori di strada e scorci inattesi.
21 curiosità su Montmartre
- La collina più alta di Parigi – Con i suoi 130 metri, è il punto naturale più alto della città.
- San Dionigi senza testa – La leggenda narra che, dopo la decapitazione, raccolse la sua testa e camminò fino a Saint-Denis.
- Il Sacré-Cœur come “scusa politica” – La basilica fu voluta dopo la Comune di Parigi (1871), come “espiazione” per i peccati della città ribelle.
- Il cimitero degli artisti – Al Cimetière de Montmartre riposano personaggi come Degas, Truffaut e Dalida.
- Picasso e il Bateau-Lavoir – Qui, in uno stabile fatiscente, Picasso dipinse Les Demoiselles d’Avignon, dando il via al cubismo.
- Van Gogh e la fame – A Montmartre Van Gogh visse con il fratello Theo, tra povertà estrema e paesaggi che ritroviamo nei suoi quadri.
- Il cabaret Le Chat Noir – Primo locale a usare un’insegna luminosa elettrica. Simbolo della notte bohémienne.
- Il Moulin Rouge e il can-can – Fondato nel 1889, inventò lo spettacolo di danza che divenne leggenda.
- Il vigneto urbano – Clos Montmartre produce circa 500 bottiglie l’anno.
- La Place du Tertre – Storica piazza degli artisti, dove pittori e ritrattisti continuano a lavorare en plein air.
- Il Lapin Agile – Cabaret frequentato da Picasso, Apollinaire e Modigliani.
- Renoir e il giardino segreto – Il pittore amava dipingere nel giardino oggi inglobato nel Musée de Montmartre.
- La fontana dei “martiri” – Una piccola fontana ricorda il luogo del supplizio di San Dionigi.
- Il muro dei “Ti amo” – Nel square Jehan Rictus c’è un murale con “Je t’aime” scritto in oltre 250 lingue.
- Una collina di mulini – Nell’Ottocento Montmartre era punteggiata di mulini a vento, oggi ne restano due.
- Henri de Toulouse-Lautrec – Qui realizzò i celebri manifesti pubblicitari del Moulin Rouge.
- Il fantasma della Comune – Nei vicoli si racconta ancora la leggenda di Louise Michel, “la vergine rossa”, eroina della rivolta.
- Cinema e Montmartre – Dal Fabuleux destin d’Amélie Poulain a film d’autore, Montmartre è stato spesso set cinematografico.
- Il villaggio nel cuore della città – Ancora oggi, con le sue scale, giardini e stradine acciottolate, sembra un paese indipendente.
- La musica di strada – Fisarmoniche e chitarre accompagnano i turisti lungo i gradini del Sacré-Cœur.
- Dalida, icona eterna – Una statua la ricorda nel quartiere che amava e che ancora oggi le rende omaggio.
Perché visitare Montmartre oggi
Perché Montmartre è un luogo che cambia a seconda dell’ora, del passo, dello sguardo. Al mattino puoi perderti tra i pittori della Place du Tertre, al tramonto contemplare Parigi dall’alto del Sacré-Cœur, di notte farti travolgere dalle luci del Moulin Rouge.
Montmartre è malinconia e leggerezza, poesia e disordine. È una ferita e un sorriso, un abbraccio che sa di vino e vento.
Conclusione
Montmartre non si fotografa soltanto: si vive, si ascolta, si respira.
Ogni angolo custodisce una storia, ogni gradino una memoria, ogni sera una nuova promessa.
👉 E tu, quale volto di Montmartre porteresti nel cuore: l’arte silenziosa dei suoi atelier o la vitalità scatenata dei cabaret?
© copyright 2025 – tutti i diritti sono riservati.