Financial Wellbeing: il ruolo strategico degli HR

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Negli ultimi anni il tema del financial wellbeing è emerso come una delle nuove priorità per le organizzazioni. Non si tratta solo di un beneficio accessorio, ma di un fattore che incide direttamente sul benessere delle persone e, di conseguenza, sui risultati aziendali. Diversi studi dimostrano che le preoccupazioni economiche sono tra le principali fonti di stress per i lavoratori: un elemento che può compromettere concentrazione, produttività e motivazione.

Per le imprese, questo scenario rappresenta una sfida e allo stesso tempo un’opportunità. Garantire ai collaboratori strumenti e iniziative che favoriscano una maggiore sicurezza economica significa ridurre il rischio di assenteismo e turnover, rafforzare la capacità di attrarre talenti e consolidare la reputazione aziendale come datore di lavoro attento al benessere delle persone.

In questo contesto, il ruolo degli HR diventa cruciale: non solo come gestori di politiche retributive, ma come promotori di un approccio integrato al wellbeing, in grado di trasformare un potenziale fattore critico in un vantaggio competitivo sostenibile.

Le survey: individuare bisogni e priorità

Le indagini interne sono il punto di partenza per comprendere in modo oggettivo i bisogni finanziari dei collaboratori e delle collaboratrici. Consentono di raccogliere dati utili, identificare aree critiche e definire priorità di intervento. Il loro valore va oltre la misurazione: diventano la base per decisioni strategiche in grado di rispondere in modo mirato alle reali necessità.

Grazie alle survey, gli HR possono progettare piani di welfare più efficaci, introdurre benefit coerenti e monitorare nel tempo l’impatto delle iniziative di financial wellbeing.

Formazione: dalla consapevolezza alla gestione efficace delle risorse

Una volta mappati i bisogni, la formazione rappresenta la leva per trasformare i dati in azioni concrete. Percorsi di educazione finanziaria offrono ai collaboratori strumenti pratici per gestire meglio risparmi, spese e investimenti, aumentando il livello di consapevolezza e riducendo lo stress legato al denaro.

La formazione non è solo un intervento tecnico: diventa un’opportunità per rafforzare la cultura aziendale, favorendo un approccio più sereno e responsabile alla vita finanziaria e lavorativa.

Focus group: approfondire e co-progettare soluzioni

Accanto ai dati quantitativi delle survey, i focus group permettono di analizzare in profondità le esigenze dei collaboratori e delle collaboratrici e di raccogliere proposte direttamente dai team. Questo confronto diretto consente di cogliere sfumature che le indagini standard non rilevano e di costruire soluzioni realmente aderenti al contesto aziendale.

Coinvolgere le persone in questa fase aumenta il senso di partecipazione, rafforza la fiducia reciproca e rende più efficace l’implementazione delle iniziative.

Un approccio integrato per un impatto duraturo

Survey, formazione e focus group, se utilizzati in modo coordinato, generano un processo virtuoso che unisce ascolto, analisi e azione. Non si tratta di attività isolate, ma di un sistema integrato capace di migliorare la sicurezza economica dei collaboratori e delle collaboratrici e, al tempo stesso, la resilienza organizzativa.
In questo scenario, il ruolo degli HR assume una dimensione strategica: non solo gestori di processi, ma promotori di benessere e valore sostenibile per l’intera azienda.

Conclusione

Investire nel financial wellbeing significa garantire ai collaboratori e alle collaboratrici maggiore stabilità e serenità, con benefici tangibili in termini di produttività, motivazione e retention. Attraverso survey mirate, programmi formativi strutturati e momenti di confronto, le aziende possono rafforzare la propria cultura interna e posizionarsi come realtà attente al benessere delle persone e alla sostenibilità a lungo termine.

Rachele Sforza

Psicologa specializzata in benessere organizzativo,
formatrice e consulente, con esperienza in soft skills,
coaching e supporto psicologico aziendale.

Recapiti
Marta Chiara Buiatti