Grazie all’impegno collettivo, la raccolta fondi ha raggiunto 79.505 euro al 30 giugno 2025 e ha continuato a crescere fino ad arrivare a 94.626 euro al 1° settembre 2025.
La campagna Building Hope for Gaza, promossa da Altromercato, dall’Associazione Culturale dei lavoratori di Altromercato e da Equo Garantito, con il supporto della Fondazione Altromercato, è nata per rispondere all’emergenza Gaza, portando aiuti umanitari urgenti e sostegno alla filiera agricola palestinese di PARC.
In un contesto di guerra che ogni giorno mette a rischio la sopravvivenza della popolazione civile, le donazioni per Gaza hanno fatto e continuano a fare la differenza.
Emergenza Gaza: l’impatto degli aiuti sul campo
I dati disponibili si riferiscono agli interventi di PARC nella striscia di Gaza aggiornati al 31 agosto 2025.
Fino a quella data, gli aiuti umanitari hanno raggiunto oltre 5,1 milioni di persone nella Striscia di Gaza, rispondendo ai bisogni più urgenti in tre settori fondamentali:
- Sicurezza alimentare: più di 2,8 milioni di persone hanno ricevuto pacchi alimentari, pasti caldi ed e-voucher. Sono stati distribuiti oltre 411.000 pacchi alimentari, più di 327.000 pasti caldi, quasi 21.000 e-voucher e 819 kit per la cura dei neonati.
- Acqua, igiene e servizi essenziali (WASH): quasi 1,9 milioni di persone hanno avuto accesso ad acqua potabile e servizi igienici. Sono stati distribuiti oltre 126.000 m³ di acqua, più di 103.000 kit igienici e oltre 12.000 dignity kit per donne e bambini, insieme a 226 WC mobili.
- Rifugi e beni non alimentari: circa 448.000 persone hanno ricevuto rifugi di emergenza e beni indispensabili. Tra questi, oltre 7.692 rifugi di emergenza, più di 6.000 kit per neonati, 20.000 coperte e oltre 25.000 sacchi di vestiti.
Un esempio specifico di questa attività è la distribuzione, avvenuta il 19 agosto 2025, di rifugi di emergenza temporanei a famiglie sfollate i cui ripari erano stati distrutti da bombardamenti e condizioni meteorologiche avverse.
In quell’occasione, in collaborazione con ACTED, sono stati forniti kit di rifugio di emergenza (ESK) che includono materiali come teli, legname importato, corde e chiodi, per la costruzione di ripari più sicuri e duraturi.
Tra i beni distribuiti ci sono diverse decine di tonnellate di couscous, freekeh (grano verde tostato), olio d’oliva, datteri Medjoul e za’atar per la produzione di pane. Mentre la guerra non si ferma, garantire un accesso costante a questi beni di prima necessità diventa un fondamentale atto di resistenza umana.
La scelta di farlo utilizzando prodotti del commercio equo e solidale palestinese si trasforma in un potente atto politico. Significa sostenere l’economia locale, affermare l’identità e la cultura di un popolo, e lanciare un chiaro messaggio: non ci arrendiamo all’ingiustizia. In questo modo, il diritto al cibo, all’acqua e alla protezione dei civili non sono visti come semplici privilegi da negoziare, ma come Diritti Umani inalienabili che devono essere garantiti a tutti.
Come donare
Chiediamo il sostegno alla campagna tramite una donazione alla “Fondazione Altromercato” via bonifico o versamento in conto corrente postale, specificando nella causale “Erogazione liberale per Parc-Palestina”.
Conto bancario IBAN: IT 26 B 08081 11610 000306006582
Conto Corrente postale n° 1058137025
Intestati a Fondazione Altromercato, Via Roma 61, Bolzano.
Ricordiamo che per avere la deducibilità in sede di dichiarazione dei redditi saranno da esibire la contabile del bonifico o la ricevuta del versamento postale.