SERVE UNITÀ PER COSTRUIRE LA PACE. UN ERRORE DIVIDERE IL FRONTE SINDACALE

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Con disappunto prendiamo atto della decisione assunta dalla CGIL e dalla FIOM di proclamare uno sciopero separato sulla Palestina.

Una scelta che giudichiamo sbagliata e grave perché divide e indebolisce la voce collettiva di lavoratrici e lavoratori su un tema che richiede il massimo della coesione: la denuncia del massacro in corso contro la popolazione civile palestinese.

La FIM-CISL ritiene un errore avviare iniziative di tale portata senza un percorso di confronto e condivisione, come se la Pace fosse una bandiera da sventolare in solitudine invece che una battaglia da combattere tutti insieme.

La nostra organizzazione è impegnata da mesi e senza ambiguità a denunciare l’azione terro- ristica di Hamas e la politica criminale del governo Netanyahu affinché cessi l’uso delle armi e si consenta l’arrivo degli aiuti umanitari per la popolazione. Come Fim abbiamo proposto una mozione, approvata a unanimità, al IV Congresso IndustriAll Europe, per costruire insieme a tutte le forze sindacali una conferenza per la Pace del sindacato internazionale.

La FIM e la CISL aderiranno alla Marcia della Pace di Assisi del 12 ottobre prossimo, insieme a tante altre realtà impegnate sullo stesso terreno, perché crediamo che solo stando uniti si rafforzi la voce di chi chiede giustizia e pace. Abbiamo protestato davanti all’ambasciata isra- eliana e posto al centro dell’ultimo nostro congresso la “questione palestinese”, aderendo alla sottoscrizione di fondi per il tramite della Croce Rossa Italiana.

Per questo ribadiamo con forza che le divisioni indeboliscono il fronte della pace mentre l’unità lo rafforza.

Chi sceglie la strada della frammentazione rischia di rendere più debole la mobilitazione contro la guerra e più difficile il percorso verso la Pace.

La FIM-CISL continuerà a lavorare con determinazione per costruire un ampio fronte inclusivo per far sentire la voce al mondo del lavoro per ottenere al più presto il cessate il fuoco in Pale- stina.

È tempo che tacciano le armi e che tornino a parlare la politica e la diplomazia!

Roma, 17 settembre 2025

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admin