Calendario solidale FIM-CISL 2026

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La pace deve essere costruita con il dialogo tra i popoli e i conflitti non devono essere risolti con le armi

In un contesto globale sempre più caratterizzato da guerre e conflitti locali, la FIM sostiene la necessità di promuovere la pace tra i popoli e l’utilizzo dell’azione diplomatica e delle istituzioni internazionali come strumento di risoluzione dei conflitti e delle controversie tra le nazioni.

Il mondo dei nostri figli avrà un futuro solo se sapremo lavorare per la pace. Noi non crediamo al concetto di “pace attraverso la forza”.

Anche per questo dedichiamo il calendario FIM CISL 2026 al tema della “PACE E DELLA CONVIVENZA TRA I POPOLI”, con una particolare attenzione alla situazione di Gaza dove, nonostante il cessate il fuoco, la situazione resta drammaticamente grave sul piano umanitario.

A Gaza non c’è ancora la Pace, ma permane tra le macerie la fame e la disperazione. Rimangono aperte le questioni legate al riconoscimento di uno stato per il popolo Palestinese.  

Il calendario 2026 contiene una serie di immagini che raccontano il dramma, la distruzione e la sofferenza del popolo palestinese, realizzate dal fotoreporter Omar El Qattaa, che abbiamo contattato attraverso il Patriarcato Latino di Gerusalemme.

L’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, con l’assassinio di 1200 tra civili e militari israeliani e con il rapimento 250 innocenti, ha scatenato una rappresaglia folle e criminale da parte del governo di Netanyahu, attuando un vero e proprio genocidio. Anche dove la politica ha finto di non vedere quello che succedeva, in Europa e in tutto il mondo, migliaia di cittadini hanno protestato e sono scesi in piazza con mobilitazioni e manifestazioni molto partecipate. 

Anche la FIM CISL ha fatto la sua parte partecipando a iniziative e manifestazioni. I bombardamenti sistematici di Israele hanno raso al suolo il 90% degli edifici di Gaza e ucciso oltre 67.000 civili (più di 18.400 sono bambini). Ad oggi, il bilancio di questa follia, vede anche 167.000 feriti, oltre alle 1500 vittime israeliane. Nonostante il cessate il fuoco del 10 ottobre scorso, omicidi e violenze non si sono ancora fermati. 

Morte, violenze, orfani, limitazioni della liberta, odio, migrazioni di massa, danni materiali ed economici sono i risultati assurdi di guerre e conflitti. Papa Francesco coniò l’espressione “terza guerra mondiale a pezzi” per definire la conflittualità che sta caratterizzando il mondo contemporaneo, con oltre 160 conflitti sparsi per il pianeta.

La FIM si è sempre impegnata per la pace e la convivenza pacifica tra i popoli. Oggi più che mai, come previsto dalla nostra Costituzione, ripudiamo la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Inoltre, il velocissimo sviluppo di nuove tecnologie, applicate anche all’industria bellica che caratterizza il nostro tempo, ci obbliga ad essere ancor più portatori di pace.

L’umanità non è assente da Gaza. È lì, crocifissa nei feriti, sepolta sotto le macerie, presente in ogni gesto di misericordia, in ogni mano che consola, in ogni candela accesa nel buio.

Per quanto possa sembrare piccolo davanti all’immensità di questa tragedia, la FIM ha deciso di fare un gesto di solidarietà, contribuendo alla raccolta fondi per Gaza insieme alla CISL, mentre i fondi raccolti con questo calendario, andranno a finanziare un progetto di solidarietà per la popolazione in Cisgiordania sostenuto dalla Chiesa di Taybeh.

Buon anno e grazie per il sostegno, che il 2026 sia un anno di pace, riconciliazione e ricostruzione.

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