Le Segreterie Nazionali hanno proclamato lo sciopero nazionale per il prossimo 17 ottobre a sostegno del rinnovo del CCNL dei servizi ambientali, su mandato dell’attivo nazionale unitario dei delegati, prendendo atto dello stato delle trattative su quattro tematiche principali: rafforzamento delle tutele su salute e sicurezza per tutti i profili professionali in tutte le attività lavorative; riforma del sistema di classificazione del personale; contrasto alle differenze generazionali e sociali; riqualificazione del TEC (Trattamento Economico Complessivo).
Un’ulteriore motivazione della vertenza sindacale è relativa allo stato del confronto sul diritto di sciopero nel settore, aperto su sollecitazione della Commissione di Garanzia dell’Attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali. Sul possibile riordino dell’Accordo di Settore 1° marzo 2001 le Parti hanno assunto posizioni difficili da conciliare, con proposte delle Associazioni delle imprese che le Segreterie Nazionali ritengono assolutamente da respingere.
Sulle proposte relative al rinnovo del CCNL, puntualmente rappresentate dalle Organizzazioni sindacali con la dettagliata esposizione delle piattaforme sindacali, si sono registrate divergenze molto ampie su alcuni temi e, su altre materie ritenute fondamentali dalle Segreterie Nazionali, addirittura una mancanza totale di risposte da parte delle Associazioni delle imprese.
La forte rigidità delle parti datoriali sulla riforma del sistema classificatorio, il loro totale disinteresse sulle reali condizioni del lavoro, la loro dichiarata contrarietà ad un robusto rinnovo della parte economica e il tentativo di irrigidire le modalità di accesso al diritto di sciopero, insieme alla sostanziale indisponibilità al confronto sugli altri temi rappresentati nelle piattaforme sindacali, sembrano evidenziare due principali aspetti dell’approccio assunto dalle Associazioni delle imprese.
Da una parte si tenta un rinnovo “al ribasso”, tutto schiacciato sul contenimento del costo del lavoro, fortemente penalizzante sul piano delle tutele e dello sviluppo delle retribuzioni.
Dall’altra si prova ad allungare i tempi della trattativa per realizzare un vantaggio economico attraverso il rinvio degli adeguamenti, normativi e salariali, che il Sindacato ritiene indispensabili per migliorare la condizione delle lavoratrici e dei lavoratori e per sostenere lo sviluppo industriale del comparto.
Un approccio di attacco al valore del lavoro, alle professionalità, al reddito di chi ogni giorno garantisce un servizio pubblico essenziale per la collettività.
Le distanze che ad oggi rendono impossibile una sintesi tra le parti hanno indotto Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel a proclamare lo sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi ambientali per il 17 ottobre 2025, a sostegno delle rivendicazioni schematicamente riassunte nelle pagine successive.
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SALUTE E SICUREZZA |
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Il Sindacato propone di:
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Le Associazioni datoriali non hanno fornito riscontri significativi alle proposte rappresentate nelle piattaforme sindacali. |
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RIFORMA DEL SISTEMA CLASSIFICATORIO |
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Il Sindacato propone di:
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Le Associazioni datoriali propongono di:
addetti. |
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CONTRASTO AI GAP GENERAZIONALI E SOCIALI |
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Il Sindacato propone di:
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Le Associazioni datoriali non hanno fornito riscontri significativi alle proposte rappresentate nelle piattaforme sindacali. |
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riqualificazione del TEC (trattamento economico complessivo) |
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Il Sindacato propone di:
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Le Associazioni datoriali non hanno fornito riscontri significativi alle proposte rappresentate nelle piattaforme sindacali. |
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RIFORMA DEL CODICE DI REGOLAMENTAZIONE DEL DIRITTO DI SCIOPERO |
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Il Sindacato propone di:
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Le Associazioni datoriali propongono di:
lunedì);
storici;
impianti. |
In sintesi, è chiara la volontà delle imprese di non concludere il rinnovo contrattuale e di cogliere i presunti vantaggi che il mancato rinnovo del CCNL porta alle “casse aziendali” a danno delle lavoratrici, dei lavoratori e dei cittadini.
Ora è indispensabile rimuovere gli ostacoli pretestuosi che sono stati posti al tavolo delle trattative, manifestando in modo chiaro e inequivocabile la contrarietà delle lavoratrici e dei lavoratori alle inaccettabili forzature che sono state rappresentate dalle Associazioni datoriali.
Il Sindacato ha fatto delle proposte serie che sostengono lo sviluppo industriale del settore, con punti di grande equilibrio economico che danno forza e prospettiva al comparto, ai lavoratori e alle aziende.
Lo sciopero del prossimo 17 ottobre deve essere la risposta forte e assordante a chi pensa ancora che il settore possa essere precarizzato, impoverito e reso inerme di fronte alle logiche della finanza o, peggio ancora, all’idea che il lavoro alla fine è solo merce di scambio.
Nei prossimi giorni bisogna impegnarsi negli attivi territoriali unitari e nelle centinaia di assemblee unitarie per preparare al meglio lo sciopero e i presidi territoriali provinciali e regionali (la decisione del luogo del presidio è in capo alle strutture regionali), affinché il confronto investa anche la politica locale e i cittadini.
Per questo è necessario confrontarsi con i Sindaci, con l’Anci regionale, con le prefetture e con le forze politiche, parlando del nostro progetto e raccontando, in modo esplicito e concreto, la determinazione e la rabbia delle lavoratrici e dei lavoratori che garantiscono quotidianamente decoro e tutela ambientale, senza aumenti economici adeguati da anni e senza garanzie sul proprio futuro.
Come sempre, sta solo a noi affrontare le sfide del futuro.
Avremmo preferito farlo insieme alle imprese ma, evidentemente, come spesso accade non hanno la necessaria visione e l’attenzione per chi lavora e crede nel proprio lavoro.
Segreterie Nazionali
Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel