Comunicato stampa
18 settembre 2025
Durante la festa di San Fortunato a Mileto (Vibo Valentia), si è verificato l’ennesimo episodio di sfruttamento animale. A un’asta di paese, una capretta è stata trascinata sul palco e messa in mostra allo scopo di attirare possibili acquirenti. L’animale, che visibilmente spaventato belava dalla paura, è stato ulteriormente ridicolizzato quando il conduttore dell’asta gli ha avvicinato il microfono per far sentire al pubblico il suo verso. Uno spettacolo non solo anacronistico ed eticamente deprecabile, ma anche in aperto contrasto alle norme che tutelano il benessere animale.
Quanto avvenuto a Mileto non è un caso isolato: ogni anno, in numerosi comuni calabresi, si tengono i cosiddetti “incanti”: aste popolari di animali vivi, per lo più da reddito, organizzate per raccogliere fondi destinati alle feste patronali. In queste occasioni, tra elettrodomestici, salumi, formaggi, quadri e statue, compaiono animali come capretti, agnellini, maialini, galline, vitellini, che, prima di essere esposti, vengono legati in mezzo a rumori assordanti e sottoposti chiaramente a un forte stress.
Molte di queste aste si svolgono in piena estate, mentre gli animali sono esposti per ore a temperature elevate per per poi essere venduti al miglior offerente, che li porterà chiaramente a macellazione.
L’OIPA ricorda che eventi di questo tipo possono configurare maltrattamento di animali previsto e punito dal codice penale.
Gli animali messi all’asta, alla stregua di qualsiasi altra merce, vengono privati della dignità che qualsiasi essere vivente meriterebbe. Per questo, anche in previsione delle nuove aste che si terranno a breve, l’OIPA chiede ai Comuni e organizzatori di escludere gli animali vivi dalle le feste di paese e promuovere leggi regionali o regolamenti comunali che vietino la vincita di animali, o sfruttamento di qualsiasi tipo, in occasione di aste, premi, lotterie o eventi simili.
L’associazione si riserva di monitorare tali eventi e di intervenire nelle sedi opportune per la tutela dei diritti violati.
Informazioni per la stampa (recapiti non pubblicabili):
Ufficio stampa OIPA
Tel. 3204056710
ufficiostampa@oipa.org
Canale Telegram Oipa media
Canale WhatsApp Oipa media
Archivio dei comunicati Oipa