Via libera dal Senato alla legge delega su salari e contratti collettivi - redigo.info

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Il 23 settembre 2025, il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge n. 957, con 78 voti favorevoli e 52 contrari. Il provvedimento delega il Governo ad adottare, entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi in materia di retribuzione dei lavoratori, contratti collettivi, controllo e trasparenza.

L’obiettivo della delega consiste nel rafforzare il diritto dei lavoratori a una retribuzione equa, proporzionata e sufficiente, come stabilito dall’articolo 36 della Costituzione. Il Governo dovrà quindi:

  • garantire trattamenti retributivi giusti;
  • contrastare il lavoro sottopagato, anche in relazione a modelli organizzativi specifici;
  • incentivare il rinnovo puntuale dei contratti collettivi nazionali;
  • combattere il dumping contrattuale e la concorrenza sleale.

Il Governo dovrà inoltre definire i contratti collettivi nazionali più applicati per ciascuna categoria e riconoscere i relativi trattamenti economici come base minima da garantire. Le imprese appaltatrici e subappaltatrici dovranno applicare questi stessi livelli retributivi, mentre le stazioni appaltanti dovranno rafforzare i controlli per garantirne il rispetto.

I lavoratori non coperti da contratti collettivi riceveranno il trattamento previsto per la categoria più affine. Il Governo dovrà anche introdurre strumenti per promuovere la contrattazione di secondo livello, tenendo conto delle differenze territoriali nel costo della vita.

Altresì, la legge prevede l’obbligo di indicare il contratto collettivo applicato nei flussi telematici verso l’INPS, nelle comunicazioni obbligatorie e in busta paga, anche per attribuire agevolazioni contributive.

In caso di mancato rinnovo dei contratti collettivi entro termini congrui, o in settori scoperti dalla contrattazione, il Ministero del Lavoro interverrà per stabilire i trattamenti economici minimi.

La delega prevede anche una riforma della vigilanza sul sistema cooperativo e l’introduzione di modelli di partecipazione dei lavoratori alla gestione e agli utili d’impresa.

In conclusione, il Governo dovrà migliorare trasparenza, controlli e comunicazione dei dati retributivi e contrattuali, potenziando le ispezioni e introducendo un sistema di monitoraggio semestrale sull’efficacia delle misure adottate.

Redazione redigo.info

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