Catalunya da gustare: un viaggio tra sapori, tradizione e innovazione - Catalunya Turismo

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  • un viaggio tra sapori, tradizione e innovazione

    Plat de trinxat de la Cerdanya @Agencia Catalana de Turisme

Materie prime bio, sostenibili e di altissima qualità, maestria degli chef pluripremiati, valorizzazione delle diverse tradizioni culinarie e capacità di innovazione hanno fatto guadagnare alla Catalunya, prima tra tutte, il titolo di Regione Mondiale della Gastronomia. I suoi prodotti tipici, come l’olio extravergine d’oliva, i formaggi e il prosciutto iberico, il vino Cava e la birra, la frutta e la verdura local parlano dell’eccellenza di un territorio sempre attento alla biodiversità e al rispetto per l’ambiente. Produttori, ristoratori e chef sono ogni giorno stimolati a dare il meglio di loro per valorizzare la cultura e le tradizioni della regione. Ecco allora, zona per zona, prodotto per prodotto, una panoramica dei sapori dell’enogastronomia catalana.

I formaggi

Dal Penedès al Maresme, dalla Cerdanya al Baix Empordà, i formaggi catalani sono un vero prodotto di eccellenza. La varietà geografica (montagna, pianura, costa) e climatica della Catalunya favorisce una grande diversità di latte (vaccino, ovino e caprino) e di tecniche casearie, che danno vita a formaggi di alta qualità, sia freschi che stagionati. Formatge de tupí (prodotto in contenitori di terracotta), Mató (proposto spesso come dessert), formatge d’Alt Urgell i la Cerdanya (stagionato e dop), Tou dels Til·lers (morbido e dal sapore burroso): c’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Formaggi catalani @catalunya.com

Dove li gusti:

Can Xicoy è un’azienda agricola familiare in contrada Sant Iscle Km 19.5 ad Arenys de Munt, ai piedi del Montnegre, che produce formaggi con il latte crudo della loro mandria di 400 capre. La fattoria si può visitare per incontrare gli animali e vedere il caseificio. Xerigots, in carrer del Comerç 36 a Vilafranca del Penedès, seleziona e fa maturare formaggi artigianali di qualità, conservandoli in tini per il vino dell’Ottocento. In Cerdanya Molí de Ger usa solo latte crudo da vacche di razza frisona, i suoi formaggi sono il riflesso dell’erba fresca dei pascoli, del clima e del suolo della Regione. Per assaggiarli ci sono le gastronomie e i ristoranti gourmet che punteggiano la valle come la Formatgeria de Llívia.

I siti utili: canxicoy.com, xerigots.cat, molideger.com, laformatgeria.com

Can Xicoy @canxicoy.com

Le fragole

Color rosso vivo, sapore dolce e aromatico, polpa succosa e consistente sono le caratteristiche delle fragole del Maresme, la comarca stretta tra Barcellona e la Costa Brava. Affacciata sul mar Mediterraneo e protetta dai rilievi della Serralada Litoral, la zona è famosa per il clima temperato, i paesaggi costieri e la lunga tradizione agricola (qui si coltivano anche pomodori, ciliegie, fiori e viti). Insomma, è la destinazione ideale per chi cerca esperienze rurali autentiche, gastronomia locale e itinerari naturalistici.

Fragole catalane @Agencia Catalana de TUrisme

Dove le gusti

l’azienda Can Marpons ad Arenys de Munt coltiva le fragole dal 1870, non usa pesticidi, pratica la rotazione delle colture e impiega gli animali per arare, disboscare e sorvegliare il bestiame. In primavera Can Marpons apre le porte in Rial Bellsolell ad Arenys de Munt. I visitatori possono vedere la piantagione, entrare nelle serre e scoprire  tutto il processo produttivo. Alla fine se ne vanno con un gustoso cestino di fragole. Ma le fragole del Maresme si gustano tutto l’anno e sono anche tra gli ingredienti dei gelati del Paral·lelo, la gelateria in carrer de Sèneca 18 a Barcellona.

I siti utili: canmarpons.cat, parallelogelato.com

Can marpons @gastroteca.cat

I gamberi rossi

Freschi, saporiti e nutrienti: i gamberi rossi arrivano direttamente dalla costa catalana al mercato del pesce e da lì alle migliori cucine dei ristoranti. Conosciuti per la loro qualità eccezionale, il sapore intenso e l’alto valore nutrizionale, si distinguono per la freschezza garantita dalla vicinanza dei porti locali. Pescati da giugno a settembre sono un pilastro della cucina della Catalunya. Lungo la Costa Brava il prodotto è freschissimo tra Palamós e il Cap de Creus, includendo anche le zone costiere di Calonge i Sant Antoni nel Baix Empordà.

Gamberi rossi @gt gourmet palamos - Nicole Biarnes

Dove li gusti:

A Barcellona il ristorante Atempo in carrer de Còrsega 200 li serve nei maki accompagnati da una bouillabaisse, il Cinc Sentits in carrer d’Entença 60 li prepara con ciliegie e mandorle, il Via Veneto in carrer de Ganduxer 10 con aspic e gelato di salsa rosa.

I siti utili: atemporestaurant.com, cincsentits.com, viavenetobarcelona.com

Ristorante Via Veneto Restaurant Barcelona @xceed.me

Il fuet

Il fuet è un salame sottile e lungo, tipico della Catalunya, fatto con carne di maiale finemente macinata e speziata. Il nome deriva proprio dalla sua forma e significa “frustino”. Morbido, ma compatto, ha una pasta fine e un gusto equilibrato tra dolcezza della carne e pepe. Perfetto per il pica-pica, lo spuntino tipico spagnolo, si gusta con i vini rossi giovani o con i bianchi freschi e fruttati delle regioni del Penedès e del Priorat.

Fuet llonganissa de Vic@ Agencia Catalana de Turisme

Dove lo gusti:

Ca la Teresona è una gastronomia storica nel borgo di Vic (carrer dels Argenters 4) che permette ai visitatori di preparare il loro fuet artigianale. Durante il laboratorio si insacca la carne e si lega il salume che poi viene fatto stagionare. I partecipanti possono etichettare il fuet con il proprio nome e seguire il processo di stagionatura tramite la FuetCam.

I siti utili: grupcalateresona.com

La Cervesa

Cinquanta km a nord est di Barcellona, il Montseny è una zona montuosa ricca di sorgenti di acqua pura e ricca di minerali, un elemento fondamentale per la produzione di birra di qualità. Il clima fresco e umido è ideale per la fermentazione, ecco perché negli ultimi anni in zona sono nati piccoli birrifici artigianali che uniscono la tradizione dei birrai con tecniche innovative.

Alta Iolo Cervezas @Agencia Catalana de Turisme

Recapiti
Matteo Viani