Federmetano sugli esiti del 3° incontro del dialogo strategico UE sul futuro dell’automotive - Federmetano

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Rinnovato l’appello a una vera neutralità tecnologica ed all’equiparazione dei veicoli a biometano ai BEV.

A valle del discorso sullo Stato dell’Unione di Ursula von der Leyen e del terzo incontro del Dialogo strategico sul futuro dell’industria automobilistica europea, arriva anche da parte di Federmetano un giudizio negativo su quanto emerso da questi importanti appuntamenti, ossia sulla sostanziale riconferma della linea tracciata per l’automotive con il pacchetto FF55 del 2021, con tutte le sue limitazioni.

“Il nuovo appello di Mario Draghi sul settore automotive e la strategia di politica energetica europea, è solo l’ultimo degli appelli al buonsenso, alla responsabilità e al concreto sforzo per la riduzione delle emissioni di CO2 che registriamo”, dichiara Dante Natali, Presidente della Federazione nazionale dei distributori e trasportatori di metano.

Aggiunge poi: “Ancora una volta, ma ora con una partecipazione ben più ampia (in particolare gli AD dei maggiori gruppi automobilistici europei), sentiamo ribadire ciò che per diversi anni Federmetano, come le altre associazioni di categoria, si sforza di ripetere e argomentare.

Prima di tutto, serve un approccio di vera neutralità tecnologica! L’evidente difficoltà di progresso del progetto imposto di elettrificazione del trasporto leggero – impantanato tra limiti tecnologici rifiutati dall’utenza, costi troppo elevati e problemi di infrastrutture e disponibilità reale di energia – ha portato allo scoperto il fallimento di una politica europea che, incomprensibilmente, continua a imporre la realizzazione del sogno di un trasporto solo appannaggio di elettroni e idrogeno.

Siamo a fianco dell’Europa nell’immane sforzo di riduzione delle emissioni di CO2, ma l’industria, la ricerca e la politica devono riappropriarsi ognuna del proprio ruolo e delle proprie responsabilità. La politica non deve assumersi ruoli che non le appartengono, bensì lasciare che la ricerca e l’industria trovino le strade migliori per raggiungere il risultato desiderato.

L’estremizzazione a cui assistiamo da luglio 2021 (presentazione del FF55) in ambito automotive ha prodotto solo danni. In Italia il consumo di carburanti fossili è in aumento, e con esso anche le emissioni di CO2 (altro che dimezzamento al 2030), mentre le auto elettriche non aumentano quanto auspicato, nonostante gli incentivi messi in campo.

Per contro il biometano, uno dei biocarburanti più promettenti e meno costosi, da fine 2024 in Italia ha completato la sostituzione del gas naturale fossile in autotrazione. Oggi quindi il milione di veicoli a biometano che circolano nel nostro Paese non emette nuova CO2. Eppure il biometano è stato abbandonato dai maggiori costruttori, sacrificato sull’altare del motore elettrico, e da alcuni anni è lasciato a sé stesso.

Urge una decisa inversione di rotta con una chiara e definitiva apertura ai biocarburanti, che devono essere riconosciuti a pieno titolo come strumento di riduzione delle emissioni, al pari dell’elettrico.

Ma il Governo può fare qualcosa da subito e a costo zero! Riconoscere l’equiparazione dei veicoli a biometano a quelli elettrici, un atto che garantirebbe un riconoscimento della reale contribuzione al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e che darebbe nuova linfa al settore biometano autotrazione. Un settore che oggi registra sia i migliori risultati ambientali, sia i peggiori andamenti di mercato, mettendo a rischio un lavoro enorme che ha permesso di realizzare una rete di 1600 stazioni di rifornimento in grado di coprire tutto il territorio italiano”.


Allegati:

Comunicato stampa di Federmetano del 18/09/2025


Rassegna stampa:

– QUOTIDIANOENERGIAIT: Federmetano sollecita l’equiparazione delle auto a biometano alle Bev, DEL  18-09-2025

Recapiti
Alessandro