INNOVATION DAYS 2025 – TOSCANA | BANCA IFIS - Format Research

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 25 settembre 2025

INNOVATION DAYS 2025 – TOSCANA Innovazione ed export per vincere la sfida della crescita

Il 23 settembre, in occasione del quarto appuntamento del 2025 degli Innovation Days, il road show organizzato da Il Sole 24 Ore e Confindustria che racconta l’economia italiana attraverso le eccellenze regionali, Banca Ifis ha presentato il Market Watch dedicato alla Toscana, realizzato anche su dati Format Research.

Regione chiave per l’economia italiana, forte di una robusta struttura produttiva e un’importante vocazione all’export

  • Grazie alla sua solida base manifatturiera e la forte vocazione all’export, la Toscana fornisce un contributo significativo allo sviluppo economico del Paese.
  • Nel 2023 si è posizionata al 7° posto (era 4a l’anno precedente, 9a nel 2020) nel ranking nazionale per sviluppo economico; si distingue per un significativo tasso di crescita dei consumi (+1,6%), un elevato tasso di occupazione (69,3%) e una quota export pari al 10% sul totale italiano; la crescita del PIL (-0,1%) e del valore aggiunto industriale (-3,4%), negativa, la relegano alle ultime posizioni della relativa classifica.
  • Le imprese toscane prevedono per il 2025 un fatturato pressoché stabile (-0,2 versus -0,4% a totale nazionale), sebbene in parte condizionato dall’aumento dei costi di energia, materie prime e personale. Meccanica e Tecnologia si confermano motori dello sviluppo regionale, con incrementi di fatturato superiori all’1%; comparti storici come Moda e Automotive mostrano, al contrario, segnali di debolezza.
  • Distintiva la propensione all’esportazione, grazie alla qualità dei suoi prodotti manifatturieri, agroalimentari e farmaceutici: il 55% delle imprese toscane esporta parte della produzione contro il 44% della media nazionale. Nel 2024 le esportazioni toscane hanno accelerato del +13,6%, una dinamica migliore rispetto a quella del Centro (+4,0%) e del complesso del Paese (-0,4%).
  • La vivacità del tessuto imprenditoriale locale si riscontra anche nelle attività di M&A: 89 operazioni quelle registrate in Regione lo scorso anno, il 7% del totale nazionale.
  • Il 5% delle imprese toscane ha inoltre in programma l’acquisizione di nuovi business, con le Medie imprese che mostrano una propensione doppia. Chi programma la crescita per linee esterne è disposto ad aprire il capitale dell’azienda a terzi nel 36% dei casi.

Investimenti resilienti, tra innovazione e sostenibilità

  • Nonostante l’impasse del fatturato, quasi un quarto delle imprese toscane intende aumentare gli investimenti sia nel 2025 che nel 2026, segno di fiducia nel medio periodo. Gli interventi previsti nel biennio 2025-2026 riguardano in primis la sostenibilità, la digitalizzazione e l’innovazione nei processi produttivi.
  • La Regione è classificata come “innovatore moderato” (al pari dell’Italia nel suo complesso) nel Regional Innovation Scoreboard, con un recupero nel 2024 sino al 6° posto nel ranking nazionale dopo il 10° del 2023. Tra i punti di forza le co-pubblicazioni pubblico-privato, la domanda di marchi e la spesa in innovazione per addetto; le criticità riguardano invece l’innovazione di prodotto e processo delle Pmi.
  • Focalizzandosi sugli spazi di miglioramento, più bassa di 7 p.p. rispetto alla media nazionale la propensione degli imprenditori toscani ad investire nelle nuove tecnologie (45% versus 52%). IA e cloud le aree che si svilupperanno maggiormente.
  • Coerentemente con la crescente preoccupazione delle imprese per l’aumento dei costi di produzione, si investe in tecnologia per ridurre i costi e/o aumentare la produttività.

Sostenibilità, driver strategico

  • La Regione mostra una propensione all’investimento in sostenibilità superiore alla media nazionale, con una forte crescita attesa entro il 2026, diffusa a quasi tutte le aree di investimento. Il focus rimane comunque sul riciclo dei rifiuti, energie rinnovabili e riduzione delle emissioni.
  • La sostenibilità impatta fortemente anche la scelta dei fornitori: un imprenditore toscano su quattro non accetta fornitori non sostenibili, con i settori Chimico e Farmaceutico e Logistico tra i più rigorosi.

Il settore nautico toscano tra tradizione e innovazione

  • La Toscana, cuore pulsante della nautica d’eccellenza, si conferma essere un polo strategico per la produzione navale italiana grazie a un tessuto industriale che unisce tradizione artigiana e innovazione tecnologica: con un fatturato totale di circa 2,6 miliardi di euro, la Regione è seconda solo al Friuli-Venezia Giulia (sede di Fincantieri). I distretti di Livorno, Pisa e Viareggio rappresentano il cuore pulsante del comparto, ospitando cantieri di fama mondiale come Benetti, Perini Navi, Codecasa e Rossinavi.
  • Il settore è un laboratorio di innovazione tecnologica: ICT, gemelli digitali, mixed reality e stampa 3D stanno trasformando progettazione e produzione mentre IA, sensoristica e propulsioni alternative rendono la navigazione più sicura e sostenibile.
  • Per quanto in parte limitati dagli ingenti investimenti richiesti e dalla persistente impronta artigianale che caratterizza il comparto, tra le Pmi del settore nautico l’innovazione tecnologica trova un’adozione maggiore che nella manifattura toscana considerata nel suo complesso (48% versus 45%). Tra le tecnologie più diffuse, le soluzioni in cloud e di automazione automatica dei processi.
(Foto da Pixabay)
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