Etica, impresa e territorio a Hey Char! La sostenibilità aziendale secondo Massimo Folador - Emporio delle Parole

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Da anni circolano informazioni più disparate sul tema della sostenibilità aziendale, ovvero della capacità di un’azienda di “durare nel tempo”. Cosa significa allora adottare un “Modello di gestione d’impresa etico” per rispondere alla complessità? Perché il “bene comune”, l’etica può essere oggi un fattore determinante nello sviluppo sostenibile di un’impresa? Quali riflessioni, quali valori e quali prassi sono alla base di questo Modello? «Quando si parla di impresa, spesso si pensa che tutto parta dai valori interni o dalla mission aziendale. In realtà, il primo passo è guardare al contesto: una realtà aziendale prende forma, cresce e prospera solo se sa recuperare dal proprio ambiente risorse non solo economiche, ma anche energetiche e sociali». Sono Parole di Massimo Folador, docente di Business ethics alla Liuc, consulente e autore di saggi di successo, noto per il suo lavoro sui temi dell’etica d’impresa, della sostenibilità, della formazione della leadership e della gestione delle organizzazioni secondo principi valoriali. “Etica e impresa, la relazione al centro della sostenibilità aziendale” è il titolo dell’incontro con Folador all’Open Teathre della Tessitura di Figino Serenza in programma il prossimo 21 ottobre nel corso dell’evento Hey Char! Crea il Futuro del Lavoro.

Nella giornata aperta e immersiva, tra innovazione, salute e benessere, con oltre 50 attività e 30 esperienze pratiche, talk, laboratori e spazi dedicati alle persone e al lavoro che cambia alle 15.45 prenderà la parola Folador. «L’impresa – anticipa il docente – è profondamente radicata nel territorio in cui vive: si nutre dei suoi problemi e delle sue opportunità, e, a sua volta, contribuisce a creare valore». È questa la prima lezione dei “sacri testi” di economia aziendale: il valore si genera nella relazione con il contesto e nei cambiamenti che questo impone.
Oggi, però, il contesto presenta sfide nuove: ambientali e sociali innanzitutto, seguite da una distribuzione della ricchezza sempre più diseguale, fenomeni migratori sempre più evidenti e la costante difficoltà di reperire risorse finanziarie. «Spesso si pensa che il problema più grande sia quello dei soldi, economico – dice Folador – ma alle domande che pone il contesto occorre rispondere non solo con i bilanci, ma con una responsabilità più ampia, che coinvolga l’etica e la responsabilità sociale. Serve una risposta pratica, basata su comportamenti concreti e guidata da una visione di bene comune». Un’impresa è davvero tale quando capisce la “gravità” del contesto in cui si muove e agisce di conseguenza, spesso molto più rapidamente della politica. Soluzioni che gli imprenditori illuminati affrontano anche facendo squadra. In un mondo in cui le risorse si fanno più scarse e le difficoltà aumentano, cooperare, condividere, collaborare e prendersi cura delle persone è una risposta non solo nobile, ma intelligente. In questa fase diventa fondamentale scegliere un approccio orientato ai valori, che parte da un’etica vissuta e quotidiana, come ho imparato anni fa in oratorio.

«La sostenibilità non è solo questione ambientale: è l’esito di una serie di scelte e investimenti lungimiranti che incidono su tutto il sistema. Già nel passato – ricorda il docente della Liuc – i monaci del Cinquecento seppero trasformare ecosistemi malsani in comunità vitali, creando le basi per la nascita di paesi e città: una vera “impresa” di valorizzazione territoriale ante litteram».

L’Italia e territori come quello comasco o varesino devono saper valorizzare punti di forza che spesso altri paesi, come Francia o Inghilterra, ci invidiano: storia, competenze, spirito di collaborazione e specifici valori. L’incognita più grande resta l’“inverno demografico”, come sostengono i sociologi: la famiglia, quale primo nucleo sociale, è chiamata oggi ad affrontare drammi che nei prossimi anni diverranno centrali per l’intera società.

I monasteri benedettini sono da 1500 anni un esempio illuminante di che cosa significhi vivere e lavorare in un contesto dove tutti abbiano chiari finalità e obiettivi, ruoli e mansioni e sappiano fare della comunità il proprio punto di forza. Un’organizzazione perfetta che ha attraversato i secoli e che molte cose può dire al mondo manageriale, grazie alla corretta gestione di valori condivisi, a una leadership diffusa e alla capacità di far lavorare insieme persone motivate e consapevoli delle proprie responsabilità. La Regola di San Benedetto è stata per secoli il faro di questi monasteri e ha saputo irradiare buon senso unito a un’estrema concretezza. Oggi rappresenta un richiamo forte alle radici comuni del vivere organizzato, alle sue regole di appartenenza può contribuire a ridare slancio alla vita aziendale e al governo delle imprese.

Il mondo del lavoro si dà appuntamento il 21 ottobre a Figino Serenza, in provincia di Como con Hey Char! Crea il Futuro del Lavoro. Dalle 9.00 alle 17.00, nella sede di Tecnologie d’Impresa Srl in via Colombo 6 a Figino Serenza. L’evento è promosso da Tecnologie d’Impresa Srl, azienda che da quarant’anni si occupa di salute e benessere dei lavoratori, formazione e coaching; da Marelli e Brenna Studio Associato, studio di consulenza contabile, giuslavoristica e societaria del territorio, fondato nel 1976, e da Agile Reloaded, società specializzata in trasformazione agile delle organizzazioni, supporto alla leadership e innovazione dei processi attraverso il pensiero lean e agile.

Il programma (dalle 9 alle 17):
Dalle 9 alle 17 sui tre piani degli spazi di Figino Serenza, fulgido esempio di riuscito recupero di edilizia industriale, saranno allestite oltre trenta aree esperienziali: dalla clinica mobile ai simulatori di guida, dalla realtà virtuale all’escape room HR, fino al teatro interattivo, alle performance dal vivo, ai podcast, ai laboratori Lego Serious Play® e ai percorsi dedicati al benessere. Accanto a queste proposte, si svolgeranno talk e workshop su prenotazione, che affronteranno temi cruciali per il presente e il futuro delle organizzazioni: intelligenza artificiale applicata alle risorse umane, contrattazione sartoriale, diversity equity & inclusion, clima organizzativo, privacy, sostenibilità, feedback, previdenza, whistleblowing e molto altro ancora.

Hey Char! Crea il Futuro del Lavoro
ruoterà attorno ai temi chiave della salute e del benessere in azienda, della formazione immersiva e interattiva, del welfare e delle nuove forme di cura organizzativa. E ancora l’innovazione tecnologica e l’intelligenza artificiale nei processi HR, l’inclusione in tutte le sue declinazioni – parità di genere, disabilità, diversità generazionali – e la sostenibilità, sia sociale sia ambientale. L’iniziativa vuole essere anche un’opportunità per valorizzare le competenze e l’energia delle imprese locali. In un momento in cui il lavoro cambia rapidamente, la vera sfida è costruire luoghi vivi di dialogo e collaborazione, dove le persone siano protagoniste attive delle trasformazioni in corso.

Sito internet
hey-char.it
per le informazioni sul programma

Come partecipare


L’ingresso è gratuito previa iscrizione. Alcune attività sono su prenotazione.
Per iscriversi è sufficiente inquadrare il QR code presente nella locandina o scrivere a: heychar@tecnoimp.it.

Contatti
Tecnologie d’Impresa Paola Masciadri Marketing e Comunicazione paola.masciadri@tecnoimp.it

T: +39 031 76 99 1
Emporio delle Parole Ufficio Stampa Hey CharViviana Dalla Pria T: +39 338.61.11.850
e Paolo Annoni T: +39 347.97.44.302 pressoffice@emporiodelleparole.com

Recapiti
Paolo Annoni