03/10/2025
Diana Daneluz
Oltre la diversità, per combattere l’esclusione di tanta parte della popolazione dal mondo del lavoro, promuovere l’unicità come valore in tutte le aziende e le organizzazioni e per le istituzioni. Un libro-manifesto e una associazione. Per capire come fare.
In tempi in cui la diversità — fisica, culturale, sociale, artistica — viene sempre più riconosciuta come risorsa vitale per coesione, innovazione e sviluppo, un titolo come Side by Side, oltre la diversità, si prefissa di spalancare finestre sul vivere comune, sull’incontro con l’altro, sull’empatia e sull’arricchimento reciproco. Questo libro indaga la diversità non come problema, ma come valore, attraverso esperienze concrete, testimonianze e un invito all’ascolto attivo.
Il libro è stato presentato il 23 settembre scorso a Roma, alla Libreria del Palazzo delle Esposizioni, con interventi di Fiona May e Annalisa Minetti – autrici della prefazione– e alla presenza dell’Autore, Filippo Poletti, giornalista, molto seguito anche su Linkedin per le tematiche del lavoro. Con lui Joelle Gallesi e Fulvio Matteoni che con Alessia Salmaso guidano la omonima Associazione di cultura economica e sociale Side by Side. Il libro spiega anche il perché di questa associazione e ciò da cui ha preso impulso: la consapevolezza che affrontare la vita insieme è sempre meglio. “Fianco a fianco”, nella comprensione reciproca, genera resilienza e poi successo, nelle vite personali così come all’interno delle istituzioni e delle organizzazioni. Un punto di partenza che si traduce in un lavoro di stimolo verso la società perché valorizzi la parola “insieme” e impegni le persone a raggiungere i propri obiettivi, anche nel lavoro, appoggiandosi reciprocamente. I numeri, infatti, sono preoccupanti: il tasso di occupazione femminile è al 53,3%, il 34,3% quello dei detenuti e il 33,5% per le persone con gravi limitazioni. A dispetto del valore che invece, insieme all’occupazione giovanile, potrebbe generare per il sistema-Paese un mercato del lavoro più inclusivo, che valorizzi le competenze di tutti, come motore di crescita. Le aziende pubbliche o private, attente a valorizzare l’unicità, si rivelano infatti più creative e attrattive. E infine anche più competitive.
L’obiettivo cui Poletti, insieme ai fondatori della realtà non profit, Salmaso e Matteoni, e Joelle Gallesi, componente del comitato direttivo, è quello di contribuire a promuovere una inclusione sempre più ampia anche nel nostro Paese, con azioni mirate che traducano la diversity e l’inclusion in politiche aziendali strutturate anche nel settore privato come, ad esempio, una strategia di procurement che privilegi, in fase di gara, la selezione di fornitori che dimostrino un impegno concreto e misurabile verso l’inclusione.
La chiave è, come spesso, nel linguaggio, che definisce e crea la realtà. Per questo come spiega Annalisa Minetti, ambasciatrice di Side by Side, il passaggio da “diversità” a “unicità” è cruciale. Riconoscendo l’unicità di ciascuno e promuovendola come valore a fondamento della società. Seppure ci sia tanto lavoro da fare per realizzare una società davvero inclusiva, è indubbio che tanti passi avanti siano stati fatti. Proprio a partire dal linguaggio. Oggi chi si adopera per l’inclusione, nei fatti, prova quasi un fastidio verso questa parola. Perché vede, piuttosto, l’inclusione come un motore, che sta spingendo ad un cambio di paradigma, che genera valore nel momento in cui l’unicità è libera di esprimersi nel rispetto reciproco e induce il contesto a rinnovarsi ed innovare per poter, appunto, includere. Promuovere l’empowerment di persone uniche, diverse, si traduce in quest’ottica in una promozione di tutte le persone, nel reciproco arricchimento che il confronto, qualunque confronto, reca con sé. E se questo sta succedendo da tempo nel mondo dello sport e delle grandi organizzazioni, più lento è il processo nelle istituzioni e nelle imprese più piccole. Dove lavorare per portare cultura dell’unicità. Una cultura che comprende la promozione della parità di genere, naturalmente, ma anche la valorizzazione delle diverse abilità, un aperto dialogo intergenerazionale, l’apertura verso la reintegrazione nel lavoro delle persone detenute.
Nel libro, le riflessioni di autorevoli esperti su questi temi sono arricchite da interviste alle aziende per mostrare in concreto “come fare”. Circa duecento pagine divise in quattro capitoli completate da un dizionario bibliografico e da una sitografia che consentono a chi lo desideri di approfondire. Diversità vs inclusione è il filo rosso di queste righe, che ospitano tante testimonianze, “includendo” il lettore in esperienze reali che testimoniano il ritorno per le organizzazioni che deriva dall’abbracciare l’unicità. Trenta visioni messe nero su bianco per rendere palese a chi legge, dopo la parte dedicata alla teoria, le fasi della messa a terra di una autentica integrazione. Lo scopo del libro è facilitare questo passaggio dal parlare di integrazione – anche se tanta parte del volume è dedicata proprio alle parole – ad attuarla nella realtà aziendale, associativa e personale. Una cosa per la quale, come per tutto, occorrono delle competenze. La prima delle quali è educarsi alla capacità di ascoltare.
Alle interviste sulle best practices aziendali hanno contribuito: Allianz Global Investors, Gruppo VéGé, NTT DATA Italia, Perfetti Van Melle Italia, Carrefour Italia, GXO Logistics Italy, IKEA Italia, Autostrade per l’Italia, Cisco Italia, ENGIE Italia, Hunters Group, Kantar Insight Division Italy, Leroy Merlin Italia, NHOOD Services Italy.
Side by Side: oltre la diversità, creare unicità e valore nelle aziende e per le istituzioni
Autore: Filippo Poletti
Casa editrice: Lit Edizioni
Data di pubblicazione: settembre 2025