Solidarietà Odg Abruzzo al giornalista Sigfrido Ranucci per l’attentato subito | Ordine dei Giornalisti d'Abruzzo

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Ottobre 17, 2025

Solidarietà e vicinanza a Sigfrido, alla sua famiglia e alla redazione di Report                                             

“La bomba fatta esplodere sotto l’auto di Sigfrido Ranucci vicino casa sua rappresenta un inquietante salto di qualità degli attacchi contro il giornalismo d’inchiesta e la libertà di informazione.

A lui, alla sua famiglia, alla redazione di Report va tutta la solidarietà e vicinanza del consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

Siamo certi che saranno rafforzate le misure di protezione: c’è una parte delle istituzioni che protegge il giornalismo, mentre un’altra fomenta irresponsabilmente l’odio. C’è un attacco concentrico all’autonomia dei giornalisti e il ritorno delle bombe ci riporta ad anni bui della storia italiana.
Dopo gli insulti, le accuse di faziosità, le campagne di diffamazione, le aggressioni in piazza, adesso si alza il tiro: come ai tempi di Cosa Nostra, cone ai tempi delle Brigate Rosse. Chi non china la testa viene colpito.
Il Consiglio nazionale dell’Ordine intraprenderà ogni azione per denunciare minacce, violenze e intimidazioni e per contrastare questo clima di caccia al giornalismo che rischia di riportarci agli anni più bui della Repubblica.”

Lo afferma il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli commentando il grave attentato al conduttore di Report

Anche l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo esprime solidarietà e vicinanza al collega Sigfrido Ranucci  bersaglio del grave attentato intimidatorio avvenuto davanti alla sua abitazione. La bomba  che nella notte ha distrutto le auto del conduttore di Report e di sua figlia è un attacco diretto non solo a lui ma anche al giornalismo d’inchiesta, alla libertà di informazione  e al  diritto dei cittadini ad essere informati.    Dopo gli insulti, le campagne diffamatorie  e le aggressioni in piazza nei confronti di cronisti impegnati a svolgere il loro lavoro,  ora c’è chi alza il tiro e fa esplodere una bomba nel tentativo di condizionare e imbavagliare chi ogni giorno, con grande impegno civile e professionale,   esercita un mestiere  indispensabile per la democrazia.  La libertà di stampa va difesa contro ogni aggressione ed è necessario garantire a Ranucci il diritto di poter svolgere il suo lavoro in totale  sicurezza.

Recapiti
Germana D'Orazio