Introduzione
“Come stai, come state? Vogliamo che la scuola sia in grado di farvi questa domanda e di ascoltare le vostre risposte”.
Con queste parole l’assessora regionale alla Scuola e Politiche per l’infanzia, Isabella Conti, accolta da 350 studenti presenti, insieme a più di 50 insegnanti, dirigenti e formatori, ha inaugurato gli Stati generali dell’Educazione e della Formazione, in programma al Centro Internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia, che per l’occasione si è trasformato in un teatro vibrante di cittadinanza attiva, dialogo e partecipazione. ‘Finestre sul futuro. Ogni aula è un domani in costruzione’ il titolo della tre giorni promossa dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e Reggio Children.
In apertura, i saluti video del sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari - collegato dal Mozambico, dove è in missione istituzionale - che ha voluto sottolineare “la centralità della scuola e dell’educazione per la comunità reggiana” e come, “anche nelle zone distrutte della provincia di Gaza, dove sembra non esserci più nulla, la speranza riparta sempre da un gesto semplice e radicale: ricostruire una scuola”.
Dopo aver ascoltato gli studenti, è intervenuto il presidente della Regione, Michele de Pascale.
“Queste voci che ho sentito, così dirette e appassionate- ha sottolineato il presidente-, sono la prova che dobbiamo ripartire da loro per costruire una scuola capace di accompagnare i ragazzi e le ragazze non solo nell’acquisizione di competenze, ma anche nella crescita personale, affettiva e relazionale. La Regione vuole essere al loro fianco, con tutti gli strumenti di partecipazione possibile, a partire dal Consiglio regionale delle ragazze e dei ragazzi, perché la scuola torni a essere e sia sempre più un luogo di partecipazione consapevole e attiva”.
“Abbiamo fortemente voluto iniziare questi Stati generali dalla voce dei ragazzi e delle ragazze- ha ribadito l’assessora Conti- perché solo mettendosi in ascolto si può davvero capire come agire, valorizzando il ruolo e le competenze di tutti gli attori del mondo della scuola. È il momento di parlarne non più in termini solo di orari, aule o organici, ma attraverso gli occhi di chi la vive ogni giorno. Dobbiamo costruire insieme quella idea del ‘sortirne insieme’ che era il credo di Don Milani e che appartiene alla nostra miglior tradizione politica e pedagogica. E non poteva esserci luogo più simbolico e proattivo del Centro Loris Malaguzzi, dove ogni giorno si nutrono i cittadini di oggi e di domani”.
“Il Centro Internazionale Loris Malaguzzi, nato nel 2006 e gestito da Reggio Children, è molto più di un auditorium- ha rilanciato Marwa Mahmoud, assessora all’Istruzione del Comune di Reggio Emilia- È un laboratorio permanente per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità di ogni bambina e bambino. Vogliamo includere in questo cammino di crescita e cittadinanza attiva anche i ragazzi e gli adolescenti, per farne uno spazio di riflessione e opportunità per tutti e tutte e costruire qui il futuro della nostra comunità”.
E sono state proprio le voci dei ragazzi e delle ragazze le vere protagoniste della giornata: paura, relazioni, rappresentanza, educazione affettiva, rapporti intergenerazionali, partecipazione politica, inclusione. Tra loro, la voce di Agata, studentessa delle superiori, che ha raggiunto in carrozzina il podio degli interventi: “La parola inclusione non dovrebbe nemmeno esistere- ha detto con voce debole e parole forti-. Mi ferisce quando mi sento giudicata per non essere in grado di fare determinate cose, ma io penso e mi esprimo liberamente. Il tema della scuola è uno solo, ed è uguale per tutti: far partecipare chiunque, dare opportunità a tutti con qualunque possibilità”.
Le sue parole hanno suscitato una standing ovation che ha unito studenti, docenti, dirigenti e rappresentanti istituzionali. La Generazione Z - è il messaggio forte e chiaro che parte da Reggio Emilia - è pronta alla mobilitazione e alla partecipazione. Voci e sguardi verso il futuro.
La mattinata di apertura degli Stati generali, condotta dalla giurista e divulgatrice Nogaye Ndiaye, è proseguita con gli interventi di Vanessa Roghi, storica dell’educazione e coordinatrice scientifica della tre giorni, che ha richiamato l’articolo 3 della Costituzione “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che limitano di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini”; Maura Gancitano, che ha parlato del “sostegno mentale pubblico e gratuito come diritto”, e del giornalista e formatore Daniele Biella, che attraverso un semplice sondaggio per alzata di mano ha mostrato come la parola più spesso associata dagli studenti alla scuola sia ancora ‘ansia’.