22/10/2025
Assia Viola*
A Napoli la tappa dell’Oscar di Bilancio racconta la sostenibilità come intelligenza decisionale e connessione territoriale
A Napoli, la tappa campana del Roadshow dell’Oscar di Bilancio – promossa da FERPI, Borsa Italiana e Università Bocconi – ha riportato il dibattito sulla rendicontazione al suo significato più autentico: un atto di consapevolezza.
Non solo un insieme di dati o di obblighi, ma uno strumento di intelligenza decisionale, che guida le scelte, racconta le relazioni e definisce l’identità di un’organizzazione.
Il confronto, ospitato a Palazzo Calabritto il 15 ottobre, sede dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli, ha messo in dialogo ordini professionali, imprese e istituzioni: un ecosistema che cresce quando si riconosce come filiera della sostenibilità.
Dal mondo delle professioni, della formazione, dell’impresa e delle infrastrutture è emersa un’idea comune: il bilancio non è un documento “a valle”, ma un progetto “a monte”, un atto di progettualità che coinvolge la cultura aziendale, la governance e le persone, e che richiede visione, curiosità e prontezza nel leggere i cambiamenti.
È ciò che le testimonianze di A2A, ANAS, Confindustria Caserta e Confindustria Salerno, con Getra e Sider Pagani, hanno evidenziato: la redazione del report di sostenibilità come occasione per misurarsi, interrogarsi e innovare.
Perché la sostenibilità non è solo equilibrio tra indicatori economici, ambientali e sociali, ma anche capacità di costruire connessioni territoriali e di restituire valore alle comunità.
Come ha sottolineato Federica Cordova (Commissione Sostenibilità ODCEC Napoli), “la sostenibilità non è una novità ma il trasferimento all’esterno di regole di comportamento imprenditoriale che già esistono: comunicarla significa valorizzare il proprio brand e costruire fiducia.”
Una riflessione che rimanda al concetto di fair presentation: raccontare ciò che realmente si fa, in modo chiaro, verificabile e comprensibile.
Raccontare la sostenibilità significa praticare un fact checking quotidiano, verificare la coerenza tra obiettivi e azioni, tra ciò che si comunica e ciò che si realizza, come hanno anche ricordato A2A (vincitrice nel 2024 del Premio Oscar di Bilancio- Categoria Gen Z) e la Commissione Sostenibilità dell’Ordine dei Giornalisti della Camapania.
Le riflessioni emerse hanno toccato anche la necessità di una “grammatica comune” tra scuole, imprese e cittadini – come ricordato da Tullia Cautiello (Docente e Presidente del Blue Green Economy Award) – e il ruolo del design nei processi decisionali, sottolineato da Giulia Scalera (Accademia di Belle Arti di Napoli – Pluffstudio): due prospettive che riportano al valore culturale e comunicativo della sostenibilità.
Nel dialogo conclusivo, il coordinatore dell’Oscar di Bilancio Andrea Razeto (Hitachi Rail) ha invitato le organizzazioni a “candidarsi non solo per competere, ma per crescere”, mentre la consigliera nazionale FERPI Elena Salzano (Incoerenze) ha richiamato il senso profondo della rete FERPI: costruire ponti tra mondi che spesso non si incontrano, unendo linguaggi, esperienze e obiettivi.
La tappa di Napoli ha dimostrato che la rendicontazione è, prima di tutto, un processo di relazione e fiducia: un esercizio che chiama imprese, istituzioni e professionisti a condividere non solo risultati, ma visioni.
Perché – come abbiamo ricordato più volte nel corso della giornata – il tempo non si ferma: ma possiamo scegliere come raccontarlo.
E allora… hurry up!
Qui il comunicato stampa dell’evento.
L'Oscar di Bilancio è promosso da FERPI, in collaborazione con Università Bocconi e Borsa Italiana, con Deloitte technical supporter e Il Sole 24 ore media partner.
*Delegata FERPI Campania e Direttore Comunicazione SMA Road Safety