Forum Conftrasporto: futuro in gioco tra infrastrutture, tecnologia e transizione verde - Format Research

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 23 ottobre 2025

La sede nazionale di Confcommercio a Roma ha ospitato, ieri 22 ottobre,  l’appuntamento annuale dei trasporti e della logistica. Sangalli: “Investire nelle infrastrutture per ridurre il gap del Paese”. Salvini: “Il Green Deal va cancellato”.

La sede nazionale di Confcommercio a Roma ha ospitato il 22 ottobre scorso la decima edizione del Forum Conftrasporto–Confcommercio, l’appuntamento annuale più rilevante per il settore dei trasporti e della logistica, con la partecipazione del vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini.

La conferenza stampa di apertura dei lavori, è stata aperta dal presidente della Fondazione Cselie
presidente di Lumesia, Fabrizio Palenzona, che ha sottolineato che “‘in Italia abbiamo serio un problema di adeguamento delle infrastrutture. Siamo favorevolissimi all’Europa, ma poi vediamo come non incida nei fatti specifici: penso al Brennero, alle difficoltà del mercato unico che è una salvezza per l’Europa.

C’è anche il tema dell’adeguamento di nuovi sistemi, l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie. Non può spaventarci il futuro ma dobbiamo essere capaci di interpretarlo e di essere noi a dare miglior contributo ai decisori.

Sappiamo che il governo e il parlamento hanno ruolo centrale in democrazia, ma sappiamo anche che le nuove tecnologie corrono molto più velocemente rispetto alla burocrazia”.

Successivamente è stata presentato uno studio sull’impatto del sistema ETS (Emission Trading System), il principale strumento europeo per il contrasto ai cambiamenti climatici) sul trasporto marittimo e intermodale, grazie ai dati dello studio Freight Insights (leggi il documento integrale in pdfelaborato dal Most (Centro nazionale per la mobilità sostenibile) e dalla Fondazione Centro studi economia della logistica e delle infrastrutture (Cseli).

Con l’estensione, nel 2027, del sistema europeo di scambio delle emissioni (Ets) al trasporto stradale ci avviamo verso una nuova impennata dei prezzi, paragonabili a quelli dello shock energetico del 2022 post-guerra in Ucraina. L’analisi prevede un gettito, su scala nazionale, tra i 2 e i 3 miliardi di euro su base annua con un aumento di prezzo per il gasolio di circa il 20%.

Il costo dell’Ets2 si aggiunge a quello dell’accisa, già la più alta d’Europa. Per le imprese di autotrasporto quindi la quota di Ets2 annulla definitivamente il rimborso parziale dell’accisa. Per quanto riguarda l’attuale sistema Ets nel trasporto marittimo, il gettito su base europea è tra circa 6 e 8 miliardi. ù

Valori che andranno ad aumentare probabilmente nei prossimi anni quando la totalità delle emissioni prodotte verranno tassate. L’attuale sistema, che si applica solo in caso di servizi che coinvolgono un porto europeo, esclude gli scali del lato africano del Mediterraneo e questo genera una perdita di competitività per i porti europei.

Tra i vari dati si evidenzia quello del transhipment extra-Ue, con un risparmio di 50 euro per ogni container da 40 piedi. Per una nave da 10.000 container si registra un risparmio da 500.000 euro per ogni viaggio che non entra in Europa.

Pasquale Russo: Con l’ETS2 le ripercussioni sul trasporto stradale sono pesantissime.

La chiusura della conferenza stampa è stata affidata al “padrone di casa” il presidente di ConftrasportoPasquale Russo: “Con l’ETS2 le ripercussioni sul trasporto stradale sono pesantissime. Noi stimiamo che ci sarà un aumento dei costi energetici, quindi del carburante fino al 30% e non è sostenibile”.

Ricordiamo che già oggi – ha detto Russo – c’è un sistema che sterilizza alcune accise per rendere competitivo l’autotrasporto italiano. Con l’ETS2 noi aboliamo completamente la competitività del trasporto stradale e presupponiamo che ci saranno delle pesantissime conseguenze. Perché più 30% di costo sul carburante significa essere completamente fuori mercato”.

Sangalli: “Trasporti e logistica essenziali per l’economia diffusa”

Il presidente di Confcommercio è intervenuto al decimo forum di Conftrasporto facendo un’analisi completa del settore e delle sue prospettive future. “Confcommercio è la casa delle reti: dei trasporti, della logistica, del commercio e dei servizi che ogni giorno garantiscono la circolazione delle merci e il funzionamento dell’economia. Investire in infrastrutture significa rafforzare la democrazia sostanziale di un Paese che ha bisogno di ridurre le distanze, creare opportunità e migliorare la qualità della vita. Infrastrutture moderne e diffuse permettono la libera circolazione di merci, persone e idee: e la libertà di movimento genera fiducia, cooperazione e sviluppo. Per l’economia diffusa, trasporti e logistica sono fattori essenziali che abilitano la crescita delle imprese e la vivibilità dei territori.

Il Forum Conftrasporto è per questo un’occasione preziosa di confronto e proposta.

Ringrazio il presidente Pasquale Russo per l’impegno con cui porta avanti questo lavoro, anche come vicepresidente confederale. Sostenere gli investimenti in infrastrutture significa colmare i ritardi del Paese, dovuti a limiti geografici ma anche a regole e dotazioni da aggiornare. Gli eventi climatici estremi dimostrano la fragilità di un sistema che va rafforzato. Il ministro Salvini è impegnato in un percorso complesso di ammodernamento, che richiede tempo ma una direzione chiara.

Una mostra all’Ara Pacis, “120 anni di progresso”, racconta bene come le grandi infrastrutture abbiano cambiato l’Italia: un progresso fatto non solo di opere fisiche, ma anche di servizi che garantiscono accessibilità e crescita. Quel “software” è rappresentato da imprese, professionisti e lavoratori che Confcommercio e Conftrasporto rappresentano: autotrasporto, logistica, filiera marittima e portuale. Quest’anno Confcommercio compie 80 anni di impegno a servizio del terziario di mercato: un corpo intermedio autorevole, che rinnova ogni volta il suo patto associativo e promuove politiche concrete per infrastrutture, trasporti ed economia del mare. Il nostro metodo è il dialogo: il “noi” prima dell’“io”.

Questo Forum nasce proprio all’insegna dell’impegno comune, con una giornata dedicata a temi cruciali: il contesto geopolitico e le catene del valore globali, la transizione ecologica ed energetica, la permeabilità delle Alpi e le strozzature delle reti, il lavoro e la formazione dei giovani. I giovani sono le nuove infrastrutture del futuro.

E il lavoro resta il tema dei temi: servono regole chiare sulla rappresentanza di chi firma i contratti, per combattere il dumping salariale e valorizzare i contratti più rappresentativi. Riconoscere chi crea valore significa dare dignità al lavoro e garantire redditi e welfare migliori per le famiglie.

La manovra economica va nella giusta direzione: bene la riduzione dell’Irpef, gli sgravi su straordinari e premi di produttività, e le misure di pace fiscale. Ma serve includere nella detassazione anche i contratti rinnovati nel 2024, come quelli del terziario, del turismo e della ristorazione. Richieste concrete, fondate sulla responsabilità. Perché Confcommercio e Conftrasporto hanno fatto della concretezza e della responsabilità la loro stella polare.”

Salvini: “Green Deal da cancellare”

Il Green Deal va cancellato: non ci vuole né un approccio morbido né progressivo”. Matteo Salvini non usa mezzi termini intervenendo al decimo Forum al di Conftrasporto-Confcommercio, dove la confederazione ha lanciato l’allarme sui costi e gli impatti dei sistemi Ets per il trasporto marittimo e del futuro Ets2 per quello stradale.

Cina e India stanno emettendo e bruciando carbone come mai in precedenza – ha attaccato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti –. Bisogna spiegare alla baronessa von der Leyen che le emissioni non sono sovraniste, ma circolano. Ora la baronessa si rende conto che forse abbiamo aiutato i cinesi.

O è incompetenza o malafede: entrambe non ce le possiamo permettere alla guida dell’Unione europea”. Salvini ha ribadito che non accetterà compromessi sul tema: “Se mi propongono al Consiglio Trasporti un approccio morbido e progressivo sarò maleducato”.

Ponte sullo Stretto di Messina

Passando alle infrastrutture, il ministro ha parlato del Ponte sullo Stretto di Messina, assicurando che i tempi sono ormai maturi per l’avvio dei lavori. “Tra questa settimana e la fine di ottobre la Corte dei Conti darà la sua risposta sul Ponte sullo Stretto.

Se sarà positiva, come io immagino, il testo andrà in Gazzetta Ufficiale e da novembre avremo i primi cantieri”, ha spiegato. Salvini ha poi polemizzato con chi si oppone al progetto: “Siamo alla follia che i più contrari al Ponte, che riduce i tempi di percorrenza, siano gli ambientalisti. Abbiamo degli ambientalisti da ricovero in Italia, che preferiscono tre o quattro ore di coda a Messina e Villa San Giovanni”.

Infine, un accenno alla riforma degli esami di guida: “Sto lavorando da tempo alla revisione delle patenti. Entro fine mandato conto di mettere mano agli esami per renderli più moderni, aggiornati e semplici, che non siano la ruota della fortuna”. Il ministro ha concluso il suo intervento ribadendo l’impegno del governo per “un’Italia che si muove e che lavora, non che si ferma per ideologia”.

Nel corso del Forum ci sono state tavole rotonde dedicate a: infrastrutture e valichi alpini,analisi delle difficoltà di circolazione di beni e persone e dei rallentamenti che frenano l’economia nazionale; lavoro e formazione: evoluzioni normative, carenza di personale, soluzioni per le imprese per mitigare gli effetti della mancanza di domanda.

a cura di  Ugo Da Milano

FORUM CONFTRASPORTO: FUTURO IN GIOCO (Foto di F Ascani)
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