Comunicato stampa
23 ottobre 2025
Nessuna revisione alle norme sul benessere animale per il 2026: l’Europa disattende le aspettative di milioni di cittadini e le istanze di numerosissime associazioni animaliste, tra cui in prima linea anche l’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), che da anni chiedono impegno e azioni concrete per migliorare le condizioni degli animali rinchiusi negli allevamenti.
Le promesse da parte della Commissione Europea risalgono al 2024, quando il Commissario per la Salute e il Benessere animale Olivér Várhelyi aveva annunciato l’intenzione di realizzare nel 2026 i miglioramenti in materia di benessere animale voluti dai cittadini e dalle cittadine dell’UE, in particolare quelli richiesti dagli 1,4 milioni di cittadini che hanno sostenuto l’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) End the Cage Age (EtCA).
Un progetto che l’OIPA aveva sostenuto e appoggiato, pur mantenendo ferma la propria posizione rispetto agli allevamenti: un allevamento cage-free rimane pur sempre un allevamento, che inevitabilmente determinerà la sofferenza e la morte degli animali. Non esistono animali “da reddito” e l’obiettivo finale rimane l’abolizione integrale degli allevamenti.
“Spiace constatare che l’Europa perda volontariamente un’occasione preziosa per adeguarsi alla sensibilità attuale, che vuole una maggiore attenzione al benessere animale da parte dei cittadini di tutta Europa. La Commissione Europea volta le spalle alle promesse fatte finora, ignorando la necessità urgente di una modifica alle condizioni in cui sopravvivono milioni di esseri senzienti prima di finire al macello. Le immagini che provengono dagli allevamenti intensivi sono sconcertanti e una società che possa definirsi civile non può continuare a ignorarle.”
Massimo Comparotto, Presidente OIPA Italia
L’OIPA coglie l’occasione per ricordare che, a differenza di altri Paesi che hanno già approvato la carne coltivata, l’Europa continua a rinviare un pronunciamento favorevole, ostacolando l’adozione di un’alternativa concreta alla macellazione. Un ritardo che non solo rallenta il progresso scientifico e ambientale, ma condanna milioni di animali a sofferenze evitabili.
Insomma, per l’OIPA l’Europa manifesta una politica retrograda mascherata da volontà di conservare tradizioni agro alimentari sorpassabili, proteggendo un sistema economico che inevitabilmente si scontrerà non solo con l’etica, ma anche con la necessità di azioni concrete per combattere la crisi climatica.
Informazioni per la stampa (recapiti non pubblicabili):
Ufficio stampa OIPA
Tel. 3204056710
ufficiostampa@oipa.org
Canale Telegram Oipa media
Canale WhatsApp Oipa media
Archivio dei comunicati Oipa