Bilancio 2026-2028, bollinato il ddl. Sostegno e sostenibilità - redigo.info

Compatibilità
Salva(0)
Condividi

Pur considerando le nuove regole di governance economica introdotte l’anno scorso a livello unionale e nelle more del conseguente allineamento del quadro normativo contabile interno, il ddl di bilancio 2026-2028 è presentato secondo la struttura e i contenuti previsti dalla vigente legge di contabilità e finanza pubblica. Il provvedimento, bollinato il 22 ottobre 2025 e disponibile in bozza, interviene in un contesto macroeconomico e geopolitico ancora caratterizzato – lo ha ben ricordato, a margine della conferenza stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il titolare del MEF, Giancarlo Giorgetti – da elementi di incertezza, ed è diretto a coniugare l’azione di sostegno del potere di acquisto, di riduzione del carico fiscale e degli interventi per il sociale con la sostenibilità delle finanze pubbliche.

Il testo che commentiamo è in coerenza con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica e con il percorso della spesa netta indicati nel Documento
programmatico di finanza pubblica 2025 (DPFP 2025), approvato il 9 ottobre 2025 dalle Camere con apposite risoluzioni parlamentari.

L’articolazione del disegno di legge di bilancio 2026-2028 è suddivisa in 34 missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici.

Fisco (e sostegno al potere d’acquisto)

Tra i principali provvedimenti, va segnalata la riduzione dell’IRPEF (scaglione di reddito 28.000-50.000 euro) al 33 per cento, dal 35 della attuale Manovra.

Viene anche introdotto un regime fiscale agevolato per i rinnovi contrattuali, i premi di produttività e il lavoro notturno e festivo dei dipendenti del settore privato.

Al fine di favorire l’adeguamento salariale al costo della vita e rafforzare il legame tra produttività e salario, per i lavoratori dipendenti del settore privato con reddito di lavoro di importo non superiore a 28.000 euro, gli incrementi retributivi corrisposti nell’anno 2026, in attuazione di rinnovi contrattuali sottoscritti negli anni 2025 e 2026, saranno assoggettati a una imposta sostitutiva dell’IRPEF (e relative addizionali) pari al 5 per cento.

Il settore privato beneficia, inoltre, di una misura che prevede, per gli anni 2026 e 2027, la riduzione dal 5 all’1 per cento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle somme erogate sotto forma di premi di risultato di partecipazione agli utili d’impresa e innalza da 3.000 euro a 5.000 euro il limite di reddito agevolabile. Per il periodo di imposta 2026, sempre a beneficio dei lavoratori dipendenti del settore privato con reddito non superiore a 40.000 euro nell’anno 2025, talune somme corrisposte a titolo di trattamento accessorio saranno assoggettate a una imposta sostitutiva dell’IRPEF (e relative addizionali) pari al 15 per cento, entro il limite complessivo annuo di 1.500 euro.

Per l’anno prossimo si prevede la proroga:

  • della detrazione IRPEF al 50 per cento per le spese relative a interventi di recupero edilizio, di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico sulle abitazioni principali;
  • della detrazione IRPEF al 36 per cento per le spese relative agli stessi interventi effettuati su immobili diversi dall’abitazione principale;
  • della detrazione al 50 per cento per le spese relative all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, fino ad un importo massimo di 5.000 euro.

Di più: si confermano, per il 2026, alle stesse condizioni previste dalla normativa vigente, le misure di esenzione ai fini IRPEF dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Ulteriori conferme derivano dalle condizioni di accesso al regime fiscale agevolato c.d. flat tax al 15 per cento per i redditi da lavoro dipendente e assimilati fino a 35mila euro. Si stabilisce di voler differire al 1° gennaio 2027 la decorrenza dell’efficacia delle disposizioni introduttive:

  • dell’imposta sul consumo dei manufatti con singolo impiego (c. d. plastic tax);
  • dell’imposta sul consumo delle bevande analcoliche edulcorate (c.d. sugar tax).

Si introducono ulteriori disposizioni in materia di pacificazione fiscale, prevedendo la possibilità per il debitore di avvalersi della definizione agevolata dei carichi residui affidati dagli enti creditori all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023, derivanti dal mancato versamento di imposte o dall’omesso versamento di contributi previdenziali dovuti all’INPS.

Infine, dal 1° gennaio 2028 si prevede l’abrogazione dell’addizionale regionale all’accisa sul gas naturale usato come combustibile per gli usi delle imprese e dell’imposta regionale sostitutiva per le utenze esenti.

Famiglia, lavoro e previdenza sociale

A sostegno delle famiglie, con l’intento di favorire l’accesso a determinate prestazioni agevolate, si prevede dal 2026 una revisione della disciplina per il calcolo dell’ISEE attraverso la modifica delle scale di equivalenza e della franchigia di esclusione della prima casa (circa 0,5 miliardi annui nel triennio di riferimento).

Per le lavoratrici madri di due o più figli titolari di reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro su base annua si riconosce, anche per il 2026, potenziandola rispetto al 2025, una integrazione al reddito di 60 euro mensili, per ogni mese o frazione di mese di vigenza del rapporto di lavoro o dell’attività di lavoro autonomo.

A supporto della natalità si prevedono, tra l’altro, misure di rafforzamento dei congedi parentali e malattia per i figli minori, di promozione dell’occupazione delle madri lavoratrici nonché incentivi per la trasformazione dei contratti che agevolino la conciliazione tra attività lavorativa e vita privata.

Sono, altresì, destinate nuove risorse per interventi a sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare. Si tende a rifinanziare, inoltre, il fondo per l’acquisto dei beni alimentari di prima necessità (carta “Dedicata a te”).

Il provvedimento mira a investire sull’incremento dell’occupazione giovanile stabile, favorire le pari opportunità nel mercato del lavoro per le lavoratrici svantaggiate, nonché sostenere lo sviluppo occupazionale della Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica, e contribuire alla riduzione dei divari territoriali.

In ambito previdenziale, la sterilizzazione per particolari categorie di lavoratori (quali gli usuranti e i gravosi) comporta siano disposte misure di graduale adeguamento dei requisiti di accesso al pensionamento e variazione della speranza di vita per il biennio 2027-2028. Si incrementa, dal 2026 in favore dei soggetti che si trovano in condizioni disagiate, l’importo delle maggiorazioni sociali e i relativi limiti reddituali per un ammontare di 20 euro mensili e (solo per il prossimo anno), viene prorogata la prestazione c.d. Ape sociale con riferimento a determinate fattispecie, confermando il requisito anagrafico già in vigore per il 2024 e 2025 in 63 anni e 5 mesi.

Investimenti privati

Per favorire gli investimenti privati è riproposta, con alcune modifiche, la maggiorazione delle quote di ammortamento deducibili riguardanti gli investimenti in beni strumentali nuovi materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica o digitale in chiave transizione 4.0, effettuati nel 2026 o, al verificarsi di determinate condizioni, fino al 30 giugno 2027. Tali agevolazioni sono estese anche ai beni transizione 5.0 e rafforzate se gli investimenti sono finalizzati alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica (circa 4 miliardi nel periodo 2027-2034). Si estende anche agli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2028 il credito d’imposta per le zone logistiche semplificate (ZLS), nonché il credito di imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (ZES) di cui sopra.

Per le annualità 2026 e 2027, con l’obiettivo di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese si incrementano le dotazioni di bilancio per la misura agevolativa c.d. nuova Sabatini.

Inoltre, per potenziare il sostegno alle esportazioni e all’internazionalizzazione delle imprese italiane, si rifinanzia il fondo per la promozione degli scambi e l’internazionalizzazione delle imprese e si stanziano risorse aggiuntive nel triennio di riferimento per i contratti di sviluppo in favore delle imprese e per il sostegno e lo sviluppo delle filiere del settore turistico.

Redazione redigo.info

Recapiti
redazione