Abbiamo voluto fortemente questo convegno con il quale si intende testimoniare l’importanza, ormai sempre più radicata, dei Vigili del Fuoco nel sistema-paese, colpito con preoccupante frequenza da continue emergenze, che dimostrano sempre più l’indispensabilità della nostra figura professionale in veste di rappresentanza primaria dello Stato, come parte integrante imprescindibile della concezione e sicurezza globale. Questa peculiarità è talmente concreta e tangibile da collocare saldamente
noi Vigili del Fuoco in testa alla classifica nazionale della fiducia che gli italiani ripongono verso le istituzioni dello Stato. Vigili del Fuoco sono “amati dai cittadini”, come recita il titolo del convegno, perché incarnano i valori di dedizione, coraggio e spirito di servizio. Di questa considerazione popolare dobbiamo essere fieri ed orgogliosi e trarne spunto motivazionale per non fermarci e non cullarci negli allori, rimanendo sempre all’altezza del nostro ruolo, per non venir meno alle aspettative che i cittadini ripongono nel Corpo e in ogni Vigile del Fuoco. Ed è scopo della Federdistat far sì che il Corpo Nazionale venga messo nelle migliori condizioni, perché possa espletare la propria funzione di soccorso e salvaguardia del Paese. Il nostro sindacato rivendica un ruolo importante nel Corpo Nazionale e vuole imprimere un forte impulso al cambiamento verso un’evoluzione del Corpo, mirata ad assicurare il miglior servizio alla popolazione. Siamo da sempre convinti che un Paese che voglia crescere abbia bisogno
di un’amministrazione efficiente, che investa sui propri lavoratori e, in particolare, su quelle categorie che possano essere portate ad esempio per l’efficienza, per l’operato, per la concretezza e per la professionalità. In considerazione della fase che stiamo vivendo siamo più che mai convinti che l’azione sindacale, quella vera ed autentica, vada affermata e rilanciata affinché venga intesa, anche dai tanti denigratori dell’ultima ora, quale risorsa per il Paese e non, viceversa, come “palla al piede” per lo
sviluppo. Abbiamo cercato di interpretare una rappresentanza sindacale sempre consapevole del proprio ruolo, responsabile e attenta rispetto alle problematiche, un sindacato in evoluzione, positivo, propositivo progettuale, interessato alla ricerca continua di ogni soluzione perseguibile per il miglioramento delle condizioni di lavoro di tutti i colleghi del Corpo Nazionale. Oggi è anche il giorno dell’orgoglio perché possiamo affermare a testa alta che la nostra Organizzazione Sindacale, pur tra le enormi difficoltà, ha
conseguito risultati importanti (tra tanti: siamo firmatari del contratto 2022-2024 e siamo rappresentativi anche per gli operativi per il 2025- 2027). Questi risultati non vanno considerati come un punto d’arrivo, ma come un trampolino che ci darà slancio verso obiettivi più alti. Sappiamo che la struttura del Corpo è complessa e sappiamo di aver sempre dovuto fare i conti con la scarsità di risorse, ma siamo anche tutti
consapevoli che ogni singolo componente del Corpo ha sempre supplito personalmente alle carenze strutturali, sommando al lavoro dovuto un lavoro aggiuntivo, per spirito di squadra e senso del dovere. Un tempo e una fatica che spesso non sono retribuiti, come per i retraining, perché il Vigile del Fuoco è consapevole di non essere un semplice impiegato e sa che nel proprio compito si riflette una missione istituzionale: portare soccorso. Noi chiediamo migliori mezzi di soccorso, dispositivi, equipaggiamenti,
attrezzature di protezione e di emergenza ed una più attenta valutazione della formazione di tutti i vigili. E’ una richiesta che oggi, alla luce della disponibilità prevista di fondi europei, può trovare una risposta
significativa da parte dell’Amministrazione. Bisogna lavorare, predisporre dei percorsi condivisi che non escludano, ma che anzi aggreghino, completino, favoriscano una reale integrazione dell’attività di soccorso pubblico con il sistema di Protezione Civile. Ebbene noi Vigili del Fuoco vogliamo essere silenziosamente professionali nel nostro lavoro, silenziosamente attenti nel soccorso, silenziosamente determinati nell’aiuto che portiamo, ma non dobbiamo e non possiamo essere silenziosi nel costruire con caparbietà il nostro futuro, per la nostra crescita, per il nostro forte contributo alla sicurezza del nostro amato territorio. Pertanto intendiamo che i lavori di questo convegno siano una potente cassa di risonanza per le nostre istanze di valorizzazione del CNVVF e di ogni donna e di ogni uomo che ne faccia parte.

Antonio Barone Segretario Generale Federdistat VV.F Cisal